Tra
le osservazioni che le destre segnalano alle sinistre, figurano le ricorrenti e
faticose ripetizioni circa il ruolo dell'imperialismo yankee in America Latina.
In effetti: alcune sinistre da quasi 200 anni ripetono la stessa cosa, e sembra
che sia il momento di cambiare discorso.
In realtà, le sinistre che sono governate dai loro sciamani ideologici d'Europa
e degli Stati Uniti lo hanno cambiato. Per dire che cosa? Non è chiaro. Ma
quando incorrono nella 'scivolata' di essere obiettive, hanno difficoltà ad
ammettere che il loro discorso è funzionale alle ingiustizie che denunciano.
Suggerimento: conviene insistere. Perché anche l'imperialismo yankee ripete la
stessa cosa da 200 anni: "I problemi dell'America Latina non possono essere
risolti senza gli Stati Uniti: democrazia, sviluppo e un ampio dialogo tra
partner sono i pilastri della nostra politica estera" (Hillary Clinton, 2009).
La Segretaria di Stato ha aggiunto: "Siamo preoccupati per leader che sono eletti
in modo imparziale, liberi e legittimamente, ma che poi cominciano a minare
l'ordine costituzionale e democratico, il settore privato, i diritti dei popoli
ad essere liberi dalle molestie, repressione e partecipare pienamente nelle loro
società".
Vedete: dal 1776 i gringo non muovono il dito dalla linea. E organismi, come
l'Agenzia Internazionale per lo Sviluppo (USAID), sono tra i molti meccanismi
che dispongono per piagare "l'America di miserie in nome della libertà".
Fortunatamente, giornalisti instancabili come il canadese Jean Guy Allard
o la statunitense Eva Golinger, si sono votati a sezionare e spiegarci come
funziona l'USAID in 80 paesi, e quelli che in America Latina formano le "asse
del male", perché si rifiutano di essere soci del "bene", come piacerebbe a
Washington.
Sulla base di archivi declassificati del Dipartimento di Stato e della CIA, la
copiosa informazione elaborata, per anni, da Golinger e Allard lascia pochi
dubbi: dall'Iraq al Venezuela, l'USAID è uno dei meccanismi di intelligence e di
destabilizzazione più attivi del mondo.
L'USAID ha preso forma nel cosiddetto Ufficio per la Pubblica Sicurezza (OPS),
fondato nel 1957 dal presidente Dwight Eisenhower al fine di addestrare e
formare le forze di polizia di altre nazioni. Nel 1961 fu creata come entità
impegnata in "aiuti umanitari", e divenne l'organismo ufficiale al fine di
operare nei paesi con "inclinazioni antidemocratiche".
Come facciata, l'USAID sovvenziona una fitta rete di istituzioni e gruppi
politici i cui obiettivi puntano a rafforzare la politica estera cooperando con
i governi recettori nelle aree economica, agricola, sanitaria, politica ed
'umanitaria'. Tuttavia, i documenti declassificati della CIA dimostrano che
milioni di dollari del suo bilancio sono gestiti in operazioni coordinate dai
servizi segreti.
In realtà, il rapporto tra USAID e la CIA non è nuovo. Nel 1974, ad esempio, il
governo chiuse una divisione della USAID usata per addestrare, finanziare ed
armare più di un milione di poliziotti in America Latina, Asia e Medio Oriente.
Ma nel 2009, la incorporò alla cosiddetta "Iniziativa di Interferenza
Controinsurrezionale" insieme al Dipartimento di Stato e il Pentagono.
Secondo Golinger, l'USAID ha uffici in 100 paesi in via di sviluppo, e collabora
strettamente con organizzazioni private, gruppi indigeni, associazioni
professionali, religiose ed altre agenzie governative.
L'USAID intrattiene rapporti attraverso accordi e contratti con più di 3500
aziende e 300 organizzazioni private degli Stati Uniti, e fornisce sovvenzioni
ad organizzazioni collegate con la CIA, tali come Reporter Senza Frontiere e la
ceca People in Need.
Nel dicembre 2009, un alto funzionario dell'USAID ha confermato al The New York
Times che la CIA utilizza il nome dell'USAID, senza che l'agenzia appaia
direttamente coinvolta nella "donazione" di fondi e contratti.
Nel caso di Cuba, i programmi dell'USAID, dal 1990, sono costati ai contribuenti
150 milioni di dollari in "investimenti" in gruppi antigovernativi ed in
programmi di intelligence. Con queste premesse, il senatore
John Kerry
si è
chiesto, nel giugno 2010, circa l'utilità di questi fondi. Kerry ha osservato
che il denaro è stato utilizzato a Cuba per mobilitare artificialmente proteste
con gruppi dissidenti "profondamente penetrati, al punto che il denaro
statunitense sta, in realtà, contribuendo a finanziare gli organi di sicurezza
dello Stato cubano".
Il senatore ha poi denunciato l'uso di comunicazioni in codice, codici segreti e
pseudonimi, e ha ordinato un'inchiesta sulle numerose truffe rilevate nei
programmi. "Non ci sono prove che questi programmi aiutino il popolo cubano" ha
detto.
In risposta, l'amministrazione Obama ha ammesso che "i programmi per la
democrazia" sono stati utilizzati per attirare l'attenzione internazionale verso
gli attivisti che recluta, finanzia e promuove fuori da Cuba.
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