|
Dopo il richiamo di Fidel Le nuove articolazioni della rete in Difesa dell’Umanità |
16 febbraio 2012 - Pedro de la Hoz www.granma.cu
|
Seguendo l’esortazione di Fidel, di seminare idee e creare coscienze per salvare il pianeta dai pericoli della guerra e dal disastro ecologico, i rappresentanti di diversi capitoli nazionali dell’America Latina e dell’Europa della Rete in Difesa dell’Umanità, hanno coinciso sulla necessità di fomentare nuove articolazioni e proposte per mobilitare sempre più ampi settori sociali.
Solo 24 ore dopo l’incontro con il leader della Rivoluzione con un gruppo d’intellettuali che partecipano alla XXI Fiera Internazionale del Libro Cuba 2012, la Casa dell’ALBA Culturale, a L’Avana, ha riunito scrittori, accademici, leader dell’opinione, attorno ad un’agenda che pianifica di dare vigore alla Rete, a tono con la difficile battaglia che si deve sferrare in questi tempi, quando l’impero e i suoi alleati intraprendono una scalata di guerra in Medio Oriente e attizzano la possibilità di una guerra nucleare, ignorando le regole internazionali per ostacolare gli effetti del cambio climatico.
Il capitolo cubano ha posto alla considerazione dei presenti il ridimensionamento del portale digitale che include il sito “Una specie in pericolo”, destinato a dare particolari sui temi relazionati alle minacce per il genere umano e alla natura, nel loro insieme.
Questa piattaforma mediatica, partendo da un disegno dinamico, permette di stabilire vincoli con blogs di noti intellettuali e artisti, tra i quali il Premio Nobel della Pace, Adolfo Pérez Esquivel, lo scrittore e teologo brasiliano Frei Betto, il politologo nordamericano Noam Chomsky, la scrittrice indiana Arundhanti Roy, il cantautore cubano Silvio Rodríguez e la sociologa canadese Naomi Klein.
Il poeta Miguel Barnet ha chiamato l'attenzione sulla necessità di evidenziare nella Rete i contributi della società civile cubana e delle fondazioni che promuovono il pensiero anti egemonico, dalle prospettive politiche, culturali ed antropologiche.
Due interventi dell’argentina Stella Calloni e la brasiliana Marilia Guimaraes, hanno toccato l’urgenza di sommare al fronte in Difesa dell’Umanità le più giovani generazioni.
Il ministro di Cultura, Abel Prieto, ha concesso grande importanza ai risultati dell’incontro: “Per tutti è chiaro che non c’è un minuto da perdere”.
A dieci anni dallo stabilimento della Rete, la venezuelana Carmen Bohórquez, che funge da coordinatrice generale, ha detto che le fondamenta che le hanno dato origine mantengono piena vigenza, per cui si tratta, d’ora in avanti di consolidare spazi e conquistarne altri con tutti gli strumenti possibili. |