Cuba denuncia i danni del blocco

alla sanità e all’alimentazione

 

 

17 ottobre 2012 - www.granma.cu

 

 

La missione permanente di Cuba presso le Nazioni Unite ha denunciato i danni provocati dal blocco degli Stati Uniti contro l’Isola ai settori della sanità e dell’alimentazione.

 

Tra il mese di maggio del 2011 e aprile del 2012 solamente i danni alla sanità sono stati stimati di circa dieci milioni di dollari, dice un comunicato della stampa diffuso dalla rappresentazione diplomatica cubana.

 

Cardiocentro infantile William Soler.Una delle ragioni di questo impatto radica nella lontananza dei mercati, negli incrementi dei prezzi per le importazioni dei medicinali, dei reagenti, del materiale deperibile, dei pezzi di ricambio, degli strumenti medici e delle apparecchiature.

 

Il comunicato porta l’esempio degli ospedali pediatrici, come il William Soler, che non dispone del medicinale Levosimendán per il trattamento di un forte problema cardiaco ed è prodotto esclusivamente dai laboratori Abbot degli USA, che non lo vendono a Cuba.

 

Ugualmente è reso difficoltoso l’acquisto dei medicinali alternativi per i bambini con leucemie acute, aggiunge.

 

Nel settore dell’alimentazione i danni si calcolano in 131 milioni, 572967 dollari, dal marzo del 2011 al marzo del 2012.

 

L’acquisto di alimenti in mercati lontani, con l’incremento delle assicurazioni e dei noleggi e il costo addizionale dell’immobilità delle risorse in inventario, sono alcuni dei fattori che provocano notevoli perdite.

 

 

Ambasciatore in Egitto espone innumerevoli

violazioni da parte del blocco contro Cuba

 

 

Le violazioni della Carta della ONU, della legalità internazionale e della libertà commerciale che commettono gli Stati Uniti con il loro blocco contro Cuba sono state esposta ad Il Cairo dall’ambasciatore cubano in Egitto, Otto Vaillant.

 

Il diplomatico ha descritto in una conferenza stampa le perdite economiche del suo paese causate da queste sanzioni, in vigore da oltre mezzo secolo e che calcolate al valore attuale del dollaro ammontano a 1660mila milioni di dollari.

 

In tal senso ha aggiunto che l’attuale amministrazione statunitense non ha modificato questa politica aggressiva, cominciata agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso ed ha elencato le multe multimilionarie applicate da Washington agli organismi bancari, di assicurazioni e finanziari colpevoli di aver fatto affari con l’Isola.

 

Il capo della delegazione cubana ha utilizzato una presentazione in formato digitale per esporre ai giornalisti egiziani l’ostracismo del quale sono vittime i cittadini e le entità che decidono di fare affari con Cuba. Sono azioni extraterritoriali che violano la sovranità di stati terzi che possono essere sconfitte con lo spirito di resistenza dei cubani di fronte all’unica potenza egemonica, ha affermato Vaillant rispondendo ad una domanda.

 

Ha aggiunto che le restrizioni comprendono i farmaci e l’equipaggiamento medico fondamentale per le cure di pazienti affetti da gravi patologie, tra cui bambini con alcuni tipi di cancro, oltre ai settori della cultura, dello sport e la violazione dei marchi registrati, come nel caso del rum Havana Club.

 

È facile comprendere gli effetti di queste perdite per il mio paese, piccolo, carente di fonti d’energia proprie e che, inoltre, non tentenna nel condividere il poco che ha con altri Stati del mondo sviluppato, ha spiegato.

 

Al riguardo ha sottolineato che Cuba ha migliaia di professionisti della sanità e di altre specialità impegnati in tutto il pianeta, molti dei quali in zone remote ed in condizioni difficili.

 

Questo spiega perché 186 paesi dell'ONU hanno votato lo scorso anno a favore della Risoluzione Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba dagli Stati Uniti, che, ha annunciato, sarà presentata nuovamente il 13 novembre all’Assemblea Generale dell’organismo mondiale.