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20ma grandiosa vittoria di Cuba all'ONU
Ventesima condanna mondiale al bloqueo USA contro Cuba (PL)
Le Nazioni Unite hanno compiuto oggi due decadi
di condanne annuali consecutive al bloqueo imposto dagli Stati Uniti contro Cuba
da quasi mezzo secolo ed ha esatto il suo sollevamento. Il rifiuto al bloqueo
nordamericano è stato reiterato dal plenario dell'Assemblea Generale dell'ONU
per 186 voti a favore, due in contro (Stati Uniti ed Israele) e tre astensioni
(Isole Marshal, Micronesia e Palau). Libia e Svezia non hanno votato.
ONU: Cuba smentisce le affermazioni degli Stati Uniti
Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha smentito nella ONU gli argomenti esposti dagli Stati Uniti per cercare di giustificare il blocco imposto contro Cuba da circa mezzo secolo.
Il ministro ha detto che il delegato nordamericano nell’Assemblea Generale ha usato flagranti menzogne durante la sessione realizzata martedì 25 nella stessa Assemblea che ha poi approvato la Risoluzione di condanna dell’assedio imposto dagli USA contro l’Isola dei Caraibi.
Rodríguez ha rivelato che questo diplomatico ha lavorato nei detti Corpi della Pace, ed ha compiuto missioni in Ecuador, Nicaragua, Panama, Cile, Turchia e nella regione del Centroamerica e che è stato capo dell’ufficio del coordinatore dei temi cubani a Miami; poi ha denunciato che la sovversione interna, lo spiegamento di agenti al servizio degli Stati Uniti in Cuba e le operazioni segrete formano parte della politica di blocco.
Il ministro cubano ha accusato Washington d’essere responsabile di numerose esecuzioni extragiudiziarie, una parte realizzata con droni - aerei senza equipaggio - che hanno assassinato cittadini ed anche bambini, ed ha responsabilizzato le autorità nordamericane di azioni di tortura, sequestri, voli a prigioni segrete, e di mantenere campi di concentramento in cui si tortura, come nella base di Guantánamo, territorio cubano occupato.
“Non è vero che Cuba e gli Stati Uniti sono soci commerciali! La possibilità di comprare alimenti in difficili condizioni negli Stati Uniti è il risultato di uno sforzo dei settori che si oppongono alla politica del blocco”, ha segnalato.
“Queste operazioni, ha detto, si realizzano con regolamenti molto stretti che non si possono catalogare come una relazione commerciale e tanto meno come una misura di flessibilità, perchè vanno contro tutte le norme del sistema internazionale del commercio.
Le dette donazioni d’assistenza umanitaria a Cuba, citate da Godard, sono fondi che gli USA utilizzano per agire contro l’ordine costituzionale di Cuba”.
“Invece di destabilizzare governi e sferrare guerre che hanno assassinato più di un milione di civili, il governo nordamericano dovrebbe ascoltare il suo stesso popolo”, ha indicato Rodríguez riferendosi alle proteste di Wall Street.
Poi ha sottolineato che i cittadini degli Stati Uniti denunciano che non c’è una vera democrazia dove tutto è determinato dal potere economico e che le corporazioni pongono i guadagni al disopra della protezione delle persone.
Il ministro cubano ha accusato Godard di mentire, quando dice che l’uomo d’affari nordamericano Alan Gross è stato condannato per aver dato la connessione d’Internet alla comunità ebrea di Cuba, e sa bene che Gross realizzava in Cuba un operativo segreto, ed ha commesso delitti che si condannano anche negli stessi Stati Uniti, ha precisato.
Più avanti nel suo discorso, Rodríguez ha reclamato la liberazione degli Antiterroristi cubani reclusi nelle prigioni nordamericane, includendo anche René González, che si trova in libertà vigilata e al quale è proibita la riunione con la sua famiglia, che sarebbe un’azione di giustizia e d’umanità.
“Solo negli Stati Uniti la presidentessa del Comitato delle Relazioni Estere della Camera dei Rappresentanti (Ileana Ros-Lehtinen) può essere alla testa degli omaggi fatti al terrorista internazionale Luis Posada Carriles, responsabile dell’esplosione di un aereo civile cubano in volo! Solo qui si possono chiamare terroristi e spie i bambini di un gruppo di teatro che visita gli Stati Uniti!”, ha dichiarato ancora.
Rodríguez ha terminato il suo intervento con una frase del leader della Rivoluzione cubana Fidel Castro, che in un suo articolo ha segnalato: “La necessità di porre fine non solo al blocco, ma al sistema che crea ingiustizia nel nostro pianeta, dilapida le sue risorse naturali e pone in pericolo la sopravvivenza umana!”.
Comunicato Ass.Naz.Italia-Cuba
186 voti a favore 2 contrari 3 astenuti
Il 25
ottobre 2011, per il ventesimo anno consecutivo, l'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite ha condannato l'illegale blocco economico, commerciale e
finanziario che gli Stati Uniti impongono alla Repubblica di Cuba da quasi
cinquant'anni. Il risultato di quest'ultima votazione è stato di 186 voti a
favore della eliminazione del blocco, 2 contro e 3 astenuti. Segreteria Nazionale Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Il mondo contro il blocco nordamericano a Cuba
L’appoggio a Cuba della comunità internazionale, che si è pronunciata questo martedì per la 20ª occasione contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto da mezzo secolo al popolo cubano e stata categorica.
I principali media della stampa del mondo hanno segnalato la votazione nell’Assemblea Generale, dove 186 paesi hanno domandato la fine della politica ostile nordamericana contro Cuba, un paese membro e fondatore dell’organismo internazionale e che in accordo con il diritto internazionale è libero di scegliere il suo sistema politico, economico e sociale.
Anche se la grande stampa nordamericana ha tentato di tacere i risultati della storica giornata, il popolo statunitense e tutto il mondo conoscono le molteplici condanne che si sono state espresse nella sede della ONU a New York contro l’inumana e immorale misura statunitense.
Circa 30 paesi sono intervenuti prima della votazione e tutti hanno espresso unanimemente la loro condanna a una politica che ha provocato perdite a Cuba di più di 959 miliardi di dollari.
Inoltre hanno condannato il carattere genocida ed extraterritoriale di questa politica di forza, ed hanno segnalato che è già tempo che gli Stati Uniti ascoltino le decisioni di questo importante foro internazionale.
L’ambasciatore del Venezuela presso la ONU, Jorge Valero, ha affermato che l’assedio contro Cuba ha drammatici impatti sulla vita quotidiana e rappresenta una decisa violazione dei diritti umani di un popolo degno e sovrano.
In rappresentazione del MERCOSUR, Mercato Comune del Sud, l’uruguaiano José Luis Cancela, ha definito obsoleto questo assedio ed ha lamentato che questo atteggiamento continui senza modifiche e s’impedisca una maggiore apertura al dialogo diretto tra Washington e L’Avana.
Il rappresentante del Messico ha insistito che il popolo di Cuba merita rispetto ed ha considerato che la condanna già praticamente unanime della comunità internazionale è una ragione sufficiente per far sì che il governo del nord desista dal suo già fallito impegno.
I risultati della votazione hanno dimostrato ancora una volta che Cuba non è sola e che sono molti coloro che l’accompagnano nella sua lotta per il riconoscimento del suo diritto e della sua autodeterminazione e sovranità nazionali.
La nuova condanna nella ONU al blocco degli Stati Uniti contro Cuba è, come molti affermano, un trionfo dell’umanità contro le politiche di genocidio che gli Stati Uniti hanno applicato storicamente contro gli altri popoli.
DECLARACIÓN DEL MINISTRO DE RELACIONES EXTERIORES DE LA REPÚBLICA DE CUBA, BRUNO RODRÍGUEZ PARRILLA
Così hanno votato i paesi e le regioni
Nuovi voti a favore rispetto l’anno scorso(1): Sudán del Sud.
Nuovi voti contrari rispetto l’anno scorso: Nessuno.
Paesi assenti: Libia e Svezia.
Paesi che si sono astenuti (3): Isole Marshall, Micronesia e Palau.
Voti contrari (2): Stati Uniti e Israele.
Analisi per Aree Geografiche
Africa del Nord e Medio Oriente: su un totale di 19 paesi, 17 hanno votato a favore, uno contro (Israele) e uno si è assentato (Libia).
Africa Subsahariana: su un totale di 48 paesi, 48 hanno votato a favore.
Asia e Oceania: su un totale di 36 paesi, 33 hanno votato a favore, con tre astensioni (Isole Marshall, Palau e Micronesia)
America Latina e Caraibi: su un totale de 33 paesi, 33 hanno votato a favore.
Europa Occidentale e altri Stati: su un totale di 29 paesi, 27 hanno votato a favore, uno si è assentato (Suecia) e uno ha votato contro (Stati Uniti).
Europa Orientale: su un totale di 28 paesi, 28 hanno votato a favore.
Paesi che hanno votato a favore della Risoluzione cubana (186):
AFRICA DEL NORD E MEDIO ORIENTE(17): Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iran, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Siria, Tunisia e Yemen.
AFRICA SUBSAHARIANA (48): Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Camerun, Chad, Comoras, Costa d’Avorio, Congo, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Ecuatorial, Kenya, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Maurizio, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Rwanda, Repubblica Centroafricana, Rep. Democratica del Congo, Sao Tomé y Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudafrica, Sudan, Sudan del Sud, Swazilandia, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia e Zimbabwe.
ASIA E OCEANIA (33): Afganistan, Bangladesh, Bhutan, Brunei Darussalam, Cambogia, Cina, Fiji, Filippine, Isole Salomone, India, Indonesia, Giappone, Kiribati, Laos, Malesia, Maldive, Mongolia, Myanmar, Nauru, Nepal, Paquistan, Papua Nueva Guinea, RPD Corea, Rep. di Corea, Samoa, Singapore, Sri Lanka, Tailandia, Timor Leste, Tonga, Tuvalu, Vanuatu e Vietnam.
AMERICA LATINA E CARAIBI (33): Antigua y Barbuda, Argentina, Bahamas, Barbados, Belice, Bolivia, Brasile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Cile, Dominica, Ecuador, El Salvador, Granada, Guatemala, Guyana, Honduras, Haiti, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, San Kitts y Nevis, Santa Lucia, San Vicente y las Granadinas, Suriname, Trinidad y Tobago, Uruguay e Venezuela.
EUROPA OCCIDENTALE E ALTRI STATI (27): Andorra, Germania, Australia, Austria, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lichtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, San Marino, Svizzera e Turchia.
EUROPA ORIENTALE (28): Albania, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Georgia, Ungheria, Kazaquistan, Kirguistan, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldava, Montenegro, Polonia, Romania, Russia, Tayikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan e Serbia.
Cronologia delle votazioni
Cuba presentò per la prima volta nel 1991 la Risoluzione, che successivamente fu ritirata considerando le forti pressioni degli Stati Uniti su molti paesi. Ricardo Alarcón de Quesada ha detto al proposito: “Nella votazione la Risoluzione sarebbe stata approvata e contrari sarebbero stati solamente gli Stati Uniti e qualche governo che si trascinano dietro, ma stando ai calcoli che facemmo, ci sarebbe stata un’enorme quantità d’astensioni. Le pressioni erano veramente sconcertanti!”
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