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Il governo
di Cuba renderà
più economiche le
chiamate
internazionali
tra l'isola
e gli Stati
Uniti dopo
derogare,
oggi, una
legge
vigente
dal 2000,
che
stabiliva
una
maggiorazione
del 10% per
queste
comunicazioni. |
Il 23 agosto
1992,
l'uragano
Andrew nel
suo percorso
per la
penisola
della
Florida,
causò gravi
danni alla
stazione
troposferica
ed a un
ripetitore
di microonde
di quel
paese - sola
via di
comunicazione
esistente in
quel momento
con Cuba - e
interruppe
il servizio
telefonico
diretto tra
Cuba e gli
Stati Uniti
Al fine di
facilitare
il
ripristino
delle
comunicazioni
tra la
comunità
cubana negli
Stati Uniti
e i propri
famigliari a
Cuba, che
riveste
essenzialmente
un carattere
umanitario,
nel 1993 e
1994 si sono
svolte
conversazioni
e trattative
con più di
25 società
statunitensi.
Il 25
novembre
1994, ebbe
inizio il
traffico
diretto con
gli Stati
Uniti con
incassi e
pagamenti
in contanti
(non
in conti bloccati) con
sei aziende
statunitensi.
Ciò è stato
reso
possibile
dalla
flessibilità
del governo
cubano che,
senza
rinunciare
ai propri
principi, ha
accettato la
tariffa di
distribuzione
di 1,20 $/minuto, e
rinviare la
discussione
riguardante
i fondi
bloccati in
una banca di
quel paese,
dal 1966,
per il
traffico
telefonico tra
le parti.
Durante il
periodo
1995-1998 il
traffico tra
i due paesi
è aumentato
da 42
milioni di
minuti a
232 milioni
di minuti,
anche con i
limiti
tecnologici
che sono
rimasti e il
rafforzamento
del
blocco
economico
contro
l'isola.
Nel 1996 è
stata
approvata la
Legge Helms
Burton, che
ha disposto
nel settore
delle
telecomunicazioni:
- La
ratifica che
qualsiasi
persona,
fisica o
giuridica,
degli Stati
Uniti non
poteva
investire
nella rete
di
telecomunicazioni
di Cuba,
compresi
contributi, donazioni
di fondi o
di
qualsiasi
altro
valore, così
come la
concessione
di prestiti a
tale rete o
per essa.
-
Ha obbligato
il
Presidente
degli Stati
Uniti a
presentare
una
relazione
semestrale
al Congresso
in cui si
dettaglino i
pagamenti
effettuati
da enti di
questo paese
a Cuba a
causa della
prestazione
dei servizi
di
telecomunicazioni.
Nel dicembre
1997, il
giudice
federale di
Miami
Alexander
King, ha
condannato
lo Stato
cubano e la
sua Forza
Aerea, al
pagamento di
187,6
milioni di $
a favore delle famiglie
dei piloti
dell'organizzazione
controrivoluzionaria
"Hermanos al
Rescate",
abbattuti
mentre
violavano lo
spazio aereo
di Cuba nel
1996.
Un anno
dopo, il 12
novembre
1998, il
giudice King
ha chiesto
di fronte ad
un tribunale
federale di
New York,
l'esecuzione
della
sentenza
contro i
fondi
bloccati
appartenenti
a Cuba.
La seconda
azione del
giudice King
é stata
l'emissione
e la
notifica di
un atto di
pignoramento
contro gli
importi da
pagare delle
società
USA al
gestore
cubano ETECSA, a
causa del
saldo del
traffico
telefonico
tra i due
paesi.
Questa
misura
contro
ETECSA ha
portato al
risultato di
congelare i
pagamenti a
questa
azienda per
il mese di
dicembre
1998;
le
comunicazioni
telefoniche
dirette tra
gli Stati
Uniti e Cuba
si sono
interrotte il 25
febbraio
1999.
Mesi dopo, il 20
dicembre
1999, la
Corte
d'Appello di
Atlanta ha
deliberato
in favore di ETECSA,
dando luogo
che nel
marzo 2000,
gli
operatori
degli Stati
Uniti hanno
potuto
liquidare ad ETECSA
i
debiti che
si trovavano
bloccati negli
Stati Uniti;
il
servizio
diretto tra
i due paesi
é stato
ristabilito
il 12 aprile
2000.
Il 12
ottobre 2000
è stato
approvato
dal
Congresso
degli Stati
Uniti, la
cosiddetta "Legge
di Protezione
delle
Vittime del
Contrabbando
Umano", che
ha permesso
che i fondi cubani
a titolo di
traffico
telefonico
tra i due
paesi,
bloccati in
una banca
USA,
fossero
consegnati
a gruppi
terroristici
presenti nel sud
della
Florida.
In risposta
a questo
ingiustificabile,
illegale e
immorale
fatto il
Consiglio di
Stato della
Repubblica
di Cuba ha
emesso il 20
ottobre
2000, il
Decreto
Legge n°
213, che
impone una
tassa di
0,245 $ per
ogni
minuto di
chiamata
internazionale
tra gli
Stati Uniti
e Cuba,
comprese
quelle
realizzate
attraverso paesi
terzi, e che
i fondi
raccolti in
questo modo
fossero
utilizzati
per
l'acquisto
di
attrezzature
mediche,
medicine e
materie
prime per la
loro
produzione,
oltre alla spesa
annuale, in
valuta
forte, che
il paese
realizza
per
l'assistenza
sanitaria
alla
popolazione.
Il 15
dicembre
2000, di
fronte al
rifiuto del
governo
degli Stati
Uniti di
autorizzare
il pagamento
alle sue
società, il
Comitato
Esecutivo
del
Consiglio
dei Ministri
di Cuba, ha
adottato la
Risoluzione
n° 3828,
che ha
ordinato il
taglio delle
comunicazioni
telefoniche
dirette tra i
due paesi.
Dal taglio
dei circuiti
diretti USA
- Cuba,
tutte le
chiamate tra
i due paesi
si
effettuano
attraverso
paesi terzi,
che
s'incaricano
di farsi
pagare
dall'operatore
USA e
trasferire
a Cuba
l'importo
corrispondente
al traffico
e all'imposta.
In questi
dodici anni
gli
operatori
internazionali
hanno pagato
all'Impresa
di Telecomunicazioni
di Cuba.
Inc. (ETECSA)
milioni di
dollari
destinati
all'attenzione
medica
della
popolazione
cubana. L'efficacia
del Decreto
Legge N°213, dal
momento
dell'adozione,
consente
derogarlo ora
e facilitare
le
comunicazioni
con i cubani
all'estero.
Lo que no se
dice sobre
las llamadas
telefónicas
entre Cuba y
EE.UU.
Omar Pérez
Salomón
El 23 de
agosto de
1992, el
huracán
Andrew en su
paso por la
península de
la Florida,
causó graves
daños a la
estación
troposférica
y a una
estación
repetidora
de
microondas
de ese país
– única vía
de
comunicación
existente en
ese momento
con Cuba - e
interrumpió
el servicio
telefónico
directo
entre la
mayor de las
Antillas y
EE.UU.
Con el
propósito de
facilitar el
restablecimiento
de las
comunicaciones
entre la
comunidad
cubana en
Estados
Unidos con
sus
familiares
en Cuba, que
en lo
esencial
reviste un
carácter
humanitario,
durante 1993
y 1994 se
efectuaron
conversaciones
y
negociaciones
con más de
25 compañías
estadounidenses.
El 25 de
noviembre de
1994, se
inició el
tráfico
directo con
EE.UU. con
cobros y
pagos
efectivos
(no en
cuentas
bloqueadas)
con 6
compañías
norteamericanas.
Esto fue
posible por
la
flexibilidad
del gobierno
cubano que,
sin
renunciar a
sus
principios,
aceptó la
tasa de
distribución
de 1.20
USD/minuto,
así como
diferir la
discusión
referida a
los fondos
bloqueados
en un banco
de ese país
desde 1966
por concepto
del tráfico
telefónico
entre las
partes.
Durante el
período
1995-1998 el
tráfico
entre los
dos países
se
incrementó
de 42
millones de
minutos a
232, aún con
las
limitaciones
tecnológicas
que se
mantenían y
el
recrudecimiento
del bloqueo
económico
contra la
isla.
En 1996 fue
aprobada la
Ley Helms
Burton, que
dispuso en
las
telecomunicaciones:
- La
ratificación
de que toda
persona,
natural o
jurídica, de
los Estados
Unidos no
pudiera
invertir en
la red de
telecomunicaciones
de Cuba,
incluyendo
contribuciones,
donaciones
de fondos o
de cualquier
cuestión de
valor, así
como la
concesión de
préstamos a
esa red o
para ella.
- Obligó al
presidente
de los
Estados
Unidos a
presentar un
informe
semestral al
congreso en
el que se
detallen los
pagos
efectuados
por
entidades de
ese país a
Cuba como
resultado de
la
prestación
de los
servicios de
telecomunicaciones.
En diciembre
de 1997 el
juez federal
de Miami
Alexander
King, dictó
contra el
Estado
cubano y sua
Fuerza
Aérea, el
pago de
187,6
millones de
USD a favor
de los
familiares
de los
pilotos de
la
organización
contrarrevolucionaria
“Hermanos al
Rescate” ,derribados
cuando
violaban el
espacio
aéreo de
Cuba en
1996.
Un año
después, el
12 de
noviembre de
1998, el
juez King
solicitó
ante una
corte
federal de
Nueva York,
la ejecución
de la
sentencia
contra los
fondos
bloqueados
pertenecientes
a Cuba.
La segunda
acción del
juez King
fue la de
dictar y
notificar un
auto de
embargo
contra los
importes a
pagar por
las empresas
estadounidenses
a la
operadora
cubana
ETECSA, por
concepto del
balance del
trafico
telefónico
entre los
dos países.
Esta medida
contra
ETECSA dio
como
resultado
que al
congelarse
los pagos a
esta empresa
correspondientes
al mes de
diciembre de
1998, se
interrumpieran
las
comunicaciones
telefónicas
directas
entre EE.UU.
y Cuba el 25
de febrero
de 1999.
Meses
después, el
20 de
diciembre de
1999, la
corte de
apelaciones
de Atlanta
falló a
favor de
ETECSA,
dando lugar
a que en
marzo del
2000, los
operadores
norteamericanos
pudieran
liquidar con
ETECSA los
débitos que
se
encontraban
retenidos en
EE.UU.,
restableciéndose
el servicio
directo
entre ambos
países el 12
de abril del
2000.
El 12 de
octubre del
2000 fue
aprobada en
el Congreso
de los
Estados
Unidos, la
llamada “Ley
de
Protección
de Víctimas
del
Contrabando
Humano”, que
permitió que
los fondos
cubanos por
concepto del
tráfico
telefónico
entre los
dos países,
bloqueados
en un banco
de ese país,
fueran
entregados a
grupos
terroristas
radicados en
el sur de la
Florida.
En respuesta
a este hecho
injustificable,
ilegal e
inmoral, el
Consejo de
Estado de la
República de
Cuba dictó
el 20 de
Octubre del
2000 el
Decreto Ley
No 213, que
establece un
impuesto de
0.245 USD
por cada
minuto de
llamada
internacional
entre
Estados
Unidos y
Cuba,
incluyendo
las que se
realicen a
través de
terceros
países, y
que los
fondos que
se recauden
por este
concepto
serán
destinados a
la compra de
equipos
médicos,
medicamentos
y materias
primas para
su
producción,
por encima
del gasto
anual en
divisas
convertibles,
que el país
realiza para
la atención
médica a la
población.
El 15 de
diciembre
del 2000,
ante la
negativa del
gobierno
norteamericano
de autorizar
el pago del
impuesto a
sus empresas,
el Comité
Ejecutivo
del Consejo
de Ministros
de Cuba,
adoptó el
Acuerdo No.
3828 que
dispuso el
corte de las
comunicaciones
telefónicas
directas
entre ambos
países.
A partir del
corte de los
circuitos
directos
EE.UU. –
Cuba, todas
las llamadas
entre ambos
se realizan
a través de
terceros
países, que
se encargan
de cobrar a
los
operadores
norteamericanos
y transferir
a Cuba el
importe
correspondiente
al tráfico y
al impuesto.
En estos
doce años
los
operadores
internacionales
pagaron a la
Empresa de
Telecomunicaciones
de Cuba.
S.A. (ETECSA)
millones de
dólares
destinados a
la atención
médica de la
población
cubana. Esa
efectividad
del Decreto
Ley No 213,
desde el
momento en
que se
adoptó,
permite
derogarlo en
la
actualidad y
facilitar
las
comunicaciones
con los
cubanos el
exterior.
La Habana,
30 nov (EFE).-
El Gobierno
de Cuba
abaratará el
monto de las
llamadas
internacionales
entre la
isla y EE.UU.
tras derogar
hoy una ley
vigente
desde el año
2000 que
establecía
un recargo
del 10 por
ciento para
esas
comunicaciones.
"Se reducirá
el monto a
pagar por
las llamadas
entre
Estados
Unidos y
Cuba",
afirmó este
viernes el
Ministerio
de
Relaciones
Exteriores
de la isla
en un
comunicado
divulgado en
La Habana,
según el
cual la
decisión del
Gobierno "beneficiará
también la
comunicación
entre la
población
cubana y la
emigración".
EFE