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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

 

 

 Contrasti e concerti

 

di un 10 febbraio

 

 

11 febbraio 2012 - Iroel Sanchez http://wordpress.jovenclub.cu/?p=22730#more-22730

 

 

Questo 10 febbraio ci ha mostrato come va il mondo. Albeggiava con la notizia che i Marines degli Stati Uniti ritratti con la bandiera USA e quella della SS di Hitler - mi chiedo se siamo buona strada per farne una delle due - non saranno puniti.


Dalla Grecia, uno sciopero generale regala immagini di una brutale repressione contro le proteste per gli aggiustamenti imposti, da un governo non meno imposto, dall'Unione Europea nella gestione della crisi economica.

A Cuba, Fidel Castro, che di recente i
server del governo degli Stati Uniti su Internet davano per morto, si è riunito per più di nove ore con gli intellettuali partecipanti alla Fiera del Libro per riflettere sui gravi problemi che tormentano l'umanità. In questo contesto, il teologo brasiliano Frei Betto ha benedetto "la vita e la salute"  di Cuba e del suo leader "perché ha dato da mangiare agli affamati, ha guarito i malati, dando ha dato lavoro ai disoccupati, come richiesto dalle Sacre Scritture".

Inoltre, a L'Avana, migliaia di giovani hanno assistito ad un "Concerto d'Amore" trasmesso in streaming, via internet, al mondo, e
ampiamente commentato  sul social network Twitter. Si sono abbracciati dopo aver applaudito una lettera inviata dalla moglie a uno dei Cinque cubani ingiustamente condannati negli Stati Uniti per proteggere il loro paese dal terrorismo.

Venuto a conoscenza, attraverso Twitter, degli eventi a L'Avana, il giornalista spagnolo Eduardo Muriel mi ha scritto: "goditi questo ​​concerto, qui ne abbiamo uno di un tipo molto diverso..." e che proprio lì - dove tanti consigli e
critiche sono fatte a Cuba - ciò che suonavano, questo 10 febbraio, erano le manganellate della polizia ai giovani che protestavano contro la riforma del lavoro e il coro che rispondeva ai repressori al grido di "assassini".
 



[Youtube = http://www.youtube.com/watch?v=b2BgoLjjP1I&feature=player_embedded]

 

 

 

Contrastes y conciertos de un 10 de febrero

Iroel Sánchez

Este 10 de febrero nos ha mostrado cómo va el mundo. Amanecía con la noticia de que los marines norteamericanos retratados con la bandera norteamericana y la de las hitlerianas SS -¿me pregunto si van camino de ser una las dos?- no serán sancionados.

Desde Grecia, una huelga general regalaba imágenes de una brutal represión ante las protestas por los ajustes impuestos, por un gobierno no menos impuesto desde la Unión Europea, en el manejo de las crisis económica.

En Cuba, Fidel Castro, a quien hace poco servidores del gobierno de Estados Unidos en Internet daban por muerto, se reunía durante más de nueve horas con los intelectuales participantes en la Feria del libro para reflexionar sobre las graves problemáticas que acosan a la humanidad. En ese contexto el teólogo brasileño Frei Betto bendecía “la vida y la salud” de Cuba y su líder “porque alimentó al hambriento, curó al enfermo, dio trabajo al desocupado, tal como piden las Sagradas Escrituras.”

También en La Habana, miles de jóvenes, asistían a un “Concierto del amor”, transmitido al mundo por streaming en Internet y comentado profusamente en la red social Twitter. Allí se abrazaban luego de aplaudir una carta enviada por su esposa a uno de los cinco cubanos injustamente condenados en Estados Unidos por proteger su país del terrorismo.

Al conocer a través de Twitter de los acontecimientos en La Habana, el periodista español Eduardo Muriel me escribía: “disfruta de ese concierto, aquí tenemos uno de un tipo muy diferente…” y es que allí -donde tantos consejos y críticas se hacen a Cuba- lo que sonaba este 10 de febrero eran las porras de la policía a los jóvenes que protestan contra la reforma laboral y el coro que respondía a los represores gritándole “asesinos”.


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