Quello di cui non si preoccupano

i "dissidenti" cubani

 

 

1 dicembre 2012 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

I tanto pubblicizzati "dissidenti" cubani nella rete delle reti sociali e dalle organizzazioni controrivoluzionarie di Miami, con il pieno sostegno dei loro creatori e finanziatori di Washington, non si preoccupano  mai per ciò che soffrono i poveri del continente americano.

Come se nel mondo non esistessero veri problemi e violazioni dei diritti umani, i sedicenti "difensori dei diritti umani" a Cuba non alzano le loro voci per attaccare i responsabili di quelle 49 milioni di persone che soffrono la fame in America Latina e Caraibi anche se si forma uno scalpore propagandistico quando uno solo dei salariati o dipendenti di Washington è portato ad una stazione di polizia a causa di una
deliberata alterazione dell'ordine pubblico.

Per i 49 milioni di persone affamate in questa zona del mondo, non ci sono voci che reclamano i loro diritti nella
Commissione Interamericana per i Diritti Umani, nell' Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (ACNUDH), nell'Istituto Internazionale della Stampa ( IPI), "Freedom House", nel Gruppo sulle Detenzioni arbitrarie dei Diritti Umani, della "Commissione Cubana per i Diritti Umani e la Riconciliazione Nazionale" e, naturalmente, nella totale assenza del governo degli Stati Uniti. Né nessuno li appoggia nei siti digitali che tanto denaro ricevono per attaccare Cuba.

La multi premiata Yoani Sánchez considerata tra le più brave del continente, ignora completamente questa situazione che fa soffrire tante persone innocenti in questo mondo. Per tutti i menzionati è come se la fame fosse un mandato divino e che deve essere accettato senza protestare.
 
Questa è la prova della doppia morale che hanno tutte queste persone, perché se davvero difendessero i diritti umani, alzerebbero le loro voci in loro sostegno, ma dal momento che si deve attaccare l'imperialismo yankee, che le ha generate e che le paga, allora girano la testa e guardano verso dove gli indicano devono essere diretti i loro attacchi.

L'ultimo rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) è categorico nell'affermare che i paesi con maggior fame sono Haiti, con una prevalenza del 44,5%; Guatemala, con 30,4; Paraguay, 25,5%; Bolivia, 24,1% e Nicaragua , 20,1%.

Ma la stessa relazione afferma che gli unici paesi che hanno sradicato la fame sono il Cile, Cuba, Uruguay e Venezuela, ciò che la stampa al servizio del governo degli Stati Uniti cerca di nascondere e, naturalmente, così fanno i suoi salariati.

 

Nonostante le campagne USA la verità si fa strada dal momento che nessuno degli affamati è cubano.
 

 

De lo que no se preocupan los “disidentes” cubanos

Arthur González http://heraldocubano.wordpress.com/

Los tan divulgados “disidentes” cubanos en la red de redes sociales y por las organizaciones contrarrevolucionarias de Miami, con el apoyo total de sus creadores y financistas de Washington, nunca se preocupan por los que sufren los pobres en el continente americano.
Como si en el mundo no existieran verdaderos problemas y violaciones de los derechos humanos, los autotitulados “defensores de los derechos humanos” en Cuba no alzan sus voces para atacar a los responsables de que 49 millones de personas padezcan de hambre en América latina y el Caribe, sin embargo se forma un revuelo propagandístico cuando una sola de las asalariadas o asalariados de Washington es conducido a una estación de policía, como resultado de una alteración del orden publico premeditada.
Para los 49 millones de hambrientos de esta zona del mundo no hay voces que reclamen sus derechos en la Comisión Interamericana de Derechos Humanos, en la Oficina de la Alta Comisionada de Naciones Unidas para Derechos Humanos (ACNUDH), en el Instituto Internacional de Prensa (IPI), “Freedom House”, en el Grupo de Detenciones arbitrarias de los Derecho Humanos, en la “Comisión Cubana de Derechos Humanos y Reconciliación Nacional” y por supuesto ausencia total en el Gobierno de EE.UU. Tampoco nadie los apoyan en los sitios digitales que tanto dinero reciben para atacar a Cuba.
La multipremiada Yoani Sánchez considerada entre las más valientes del continente, ignora completamente esta situación que hace padecer a tantas personas inocentes en este mundo. Para todos los ya mencionados es como si el hambre fuese un mandato divino y que debe ser aceptado sin protestas.
Esta es la prueba de la doble moral que poseen todas estas personas, pues si realmente defendieran los derechos humanos, alzarían sus voces en su apoyo, pero como tienen que atacar al imperialismo yanqui, quien los engendró y les paga, entonces se le da vuelta a la cara y se mira hacia donde les indican deben dirigir sus ataques.
El más reciente informe de la Organización de las Naciones Unidas para la Alimentación y la Agricultura (FAO) es categórico al afirmar que los países con mayor hambruna son Haití, con una prevalencia del 44,5%; Guatemala, con 30,4; Paraguay, 25,5%; Bolivia, 24,1% y Nicaragua, 20,1%.
Sin embargo el propio informe afirma que los únicos países que han erradicado el hambre son Chile, Cuba, Uruguay y Venezuela, algo que la prensa al servicio del gobierno norteamericano trata de ocultar y por supuesto lo mismo hacen sus asalariados.
A pesar de las campañas norteamericanas la verdad de se hace camino, ya que ninguno de los hambrientos es cubano.