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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI 

   

 

Emergenza nazionale per quanto riguarda

Cuba: un' altra figura ridicola di Obama

 

 

 

26 febbraio 2012 - Néstor García Iturbe  (Pubblicato in El Heraldo)  http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/


 

 

 

Alcune persone hanno facilità a rendersi ridicole, altri cadono facilmente nelle mani di coloro che li obbligano a prendere posizioni ridicole. Potremmo entrare in una profonda analisi per determinare in quale gruppo deve includersi l'attuale presidente degli Stati Uniti, "Premio Nobel per la Pace", Barack Husein Obama.

Per eseguire tale analisi sarebbe necessario prendere quelle decisioni in cui si é visto coinvolto  e la sua immagine di "statista" è stata messo in gioco. In altre occasioni si sono realizzate analisi dello stesso taglio con altre persone che hanno occupato la presidenza degli Stati Uniti, come con le famose frasi di Bush, o gli scandali sessuali in cui Clinton fu coinvolto durante  tutta la sua carriera politica.

Nel caso di Obama, andiamo a realizzare un'analisi della sua ultima decisione su Cuba, con la quale, il
23 febbraio di quest'anno, ha dato l'ordine di mantenere la situazione di emergenza nazionale riguardo a Cuba, secondo quanto stabilito nella Legge di  Emergenza Nazionale (National Emergencies Act) del 14 settembre 1976.

La prima impressione di un essere pensante che sa questo, é valutare immediatamente la situazione esistente tra Cuba e gli Stati Uniti per cercare qualcosa che possa provocare una reazione così grande da parte del presidente USA.

La Legge di Emergenza Nazionale stabilisce alcuni poteri che possono essere usati dal presidente se la nazione fosse minacciata da crisi, necessità o circostanze emergenti.

Nell'ambito dei poteri che la legge delega al presidente vi sono quelli di confiscare proprietà, organizzare e controllare i mezzi di produzione, confiscare beni di ogni genere, inviare forze militari all'estero, stabilire la legge marziale, confiscare e controllare tutti i mezzi di trasporto, regolare il funzionamento d'imprese private, ridurre viaggi e in una varietà di modi, controllare la vita dei cittadini statunitensi.

Questa legge cerca di regolare i poteri presidenziali, che sono stati eseguiti prima del 1976, contenuti nella Legge di Continuazione dei Poteri di Emergenza (Emergency Continuazione Powers Act) e altre leggi, prese come base giuridica perché il presidente ordinasse la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale, l'intromissione nella Guerra di Corea e  tutto lo sviluppo della guerra in Vietnam.

Che abbiamo fatto perché gli Stati Uniti di sentano così minacciati che il loro attuale presidente decida di continuare l'Emergenza Nazionale in relazione con Cuba?

Secondo il documento firmato da Barack Hussein Obama, "il 24 febbraio 1996 (esattamente sedici anni fa), la minaccia agli Stati Uniti è stata creata dalla distruzione da parte delle autorità cubane, nello spazio aereo internazionale a nord di Cuba, di due aeromobili civili registrati negli Stati Uniti."

Prima di continuare l'analisi è necessario affermare che questi aerei avevano, in ripetute occasioni, violato lo spazio aereo cubano, che è facile da dimostrare dagli stessi mostrati dall'organizzazione a cui appartenevano, dove si riprendono vedute aeree degli edifici di L'Avana a meno di cinquecento metri da questi. Quando gli aerei sono stati abbattuti, erano all'interno dello spazio aereo di Cuba. Le autorità USA che avevano ricevuto ripetute segnalazioni di questo problema, ignorarono e permisero che continuassero le loro attività.

Il documento del Premio Nobel della Pace afferma anche che "Il governo di Cuba non ha dimostrato che si asterrà dal fare uso eccessivo della forza contro barche e gli aeri degli Stati Uniti che potessero essere coinvolti in attività commemorative o di protesta pacifica a nord di Cuba."

Che altro è la forza eccessiva? Questo è un termine piuttosto astratto, come "cambiamento" e "speranza". Noi intendiamo con forza eccessiva quella applicata ai manifestanti che occupano pacificamente diversi luoghi negli Stati Uniti, che sono sfollati a bastonate, gas lacrimogeni, palle di gomma, strumenti paralizzanti e altro. Cuba non ha utilizzato questi mezzi contro i passeggeri di navi e aerei degli Stati Uniti.

Forse il signor presidente vuole applicarci lo stesso sotterfugio che lo ha aiutato a vincere le elezioni, parla e promette cose poche concrete. E a proposito di elezioni, il riferimento a navi e aerei degli Stati Uniti che potrebbero essere coinvolti in attività commemorative o di protesta a nord di Cuba, ci  sembra una manovra elettorale per cercare di ottenere l'appoggio della mafia-gestapo di Miami e
promuovere provocazioni contro il nostro paese, perché i provocatori si sentano supportati.

In primo luogo, apparentemente, il Signor Obama non sa che con elevata frequenza  navi e aeri con matricola USA penetrano nello spazio aereo e marittimo di Cuba. Tutti lo hanno fatto per scopi pacifici di pesca, turismo, trasferirsi in altri paesi, svago e non sono mai stati disturbati dalle autorità cubane ma bensì aiutati quando ciò è stato necessario.

La sua ignoranza diventa evidente nello stesso scritto quando dice che "In aggiunta a tutto questo, la non autorizzazione ad entrare nelle acque territoriali cubane di ogni nave registrata negli Stati Uniti, continua ad essere dannosa alla politica estera degli Stati Uniti". Invece di chiamarla ignoranza, si potrebbe chiamarla mala intenzione, è proprio l'amministrazione Obama quella che limita l'entrata in acque territoriali cubane alle navi immatricolate negli Stati Uniti, poiché vieta a questi di farlo ed esige la concessione di una licenza per poter  visitare Cuba. Il nostro paese non è quello che provoca questa situazione, quindi il danno alla politica estera degli Stati Uniti lo sta provocando la politica che l'amministrazione Obama continua a seguire contro Cuba.

Nel caso specifico delle cosiddette
"flottiglie",  finora venute dalla Florida, si sono ancorate in acque vicino a Cuba, hanno liberato i loro palloni,  tirato razzi e sono andate senza che nessuno gli dedicasse neppure una trompetilla. (Obama ignora la parola: Trompetilla - Modo di prendere in giro usato a Cuba e in altri paesi latinoamericani che si realizza emettendo un rumore con la bocca mettendo la lingua tra le gengive e farla vibrare emettendo aria sotto la stessa. Il suono, simile a quella emessa da un peto, è stato chiamato trompetilla.)

Quello che è veramente ridicolo è che l'attuale presidente degli Stati Uniti sta prendendo la misura di proseguire l'Emergenza Nazionale in relazione a Cuba fondandola su un evento che si è verificato sedici anni fa, e che non é certo Cuba la colpevole di quanto successo.

 

Emergencia nacional con respecto a Cuba : Otro ridículo de Obama

Néstor García Iturbe

Algunas personas tienen facilidad para hacer el ridículo, otras caen fácilmente en las manos de los que lo obligan a que adopten posiciones ridículas. Pudiéramos entrar en un profundo análisis para determinar dentro de qué grupo debe incluirse al actual presidente de Estados Unidos, “Premio Nobel de la Paz”, Barack Husein Obama.

Para realizar dicho análisis sería necesario tomar aquellas decisiones en que se ha visto involucrado en la que su imagen como “estadista” se ha puesto en juego. En oportunidades se han realizado análisis del mismo corte con otras personas que han ocupado la presidencia de Estados Unidos, como con las frases famosas de Bush, o los escándalos sexuales en que se vio involucrado Clinton durante toda su carrera política.

En el caso de Obama, vamos a realizar un análisis de su más reciente decisión en relación con Cuba, mediante la cual, el 23 de febrero de este año, dio la orden de mantener la situación de emergencia nacional con respecto a Cuba, de acuerdo a lo establecido en la Ley de Emergencia Nacional (National Emergencies Act) de septiembre 14 de 1976.

La primera impresión de un ser pensante que conoce esto, es evaluar de inmediato la situación existente entre Cuba y Estados Unidos para buscar algo que pudiera provocar tamaña reacción por parte del presidente de la nación norteña.

La Ley de Emergencia Nacional establece ciertos poderes que pueden ser utilizados por el presidente en caso de que la nación sea amenazada por crisis, necesidad o circunstancias emergentes.

Dentro de los poderes que la ley delega al presidente están el de confiscar propiedades, organizar y controlar los medios de producción, confiscar activos de todo tipo, enviar fuerzas militares al extranjero, establecer la ley marcial, confiscar y controlar todos los medios de transporte y de comunicaciones, regular las operaciones de la empresa privada, restringir viajes y en una variedad de formas, controlar la vida de los ciudadanos de Estados Unidos.

Esta ley intenta regular los poderes presidenciales, que fueron ejecutados antes de 1976, contenidos en la Ley de Continuación de los Poderes de Emergencia (Emergency Powers Continuation Act) y otras leyes, tomadas como base legal para que el presidente ordenara la participación en la Segunda Guerra Mundial, la intromisión en la Guerra de Corea y todo el desarrollo de la Guerra de Viet Nam.

¿Qué habremos hecho para que Estados Unidos se sienta tan amenazado, que su actual presidente decide continuar la Emergencia Nacional en relación con Cuba?

Según el documento firmado por Barack Hussein Obama, “el 24 de febrero de 1996 (hace exactamente dieciséis años), la amenaza a Estados Unidos fue creada por la destrucción por parte de las autoridades cubanas, en el espacio aéreo internacional al norte de Cuba, de dos aviones civiles registrados en Estados Unidos.”

Antes de continuar el análisis es necesario consignar que estas avionetas habían violado el espacio aéreo cubano en repetidas oportunidades, lo cual es fácil probar por las propias películas mostradas por la organización a la cual pertenecían, donde se toman vistas aéreas de los edificios de La Habana a menos de quinientos pies de estos. Cuando fueron derribadas las avionetas, estaban dentro del espacio aéreo de Cuba. Las autoridades estadounidenses que habían recibido repetidas notificaciones de este asunto, hicieron caso omiso y permitieron que continuaran realizando sus actividades.

El documento del Premio Nobel de la Paz también plantea que “El gobierno de Cuba no ha demostrado que se abstendrá de hacer uso de fuerza excesiva contra barcos y aviones de Estados Unidos que pudieran involucrarse en actividades de recordación o de protesta pacífica al norte de Cuba.”

¿Qué cosa es fuerza excesiva? Este es un término bastante abstracto, como “cambio” y “esperanza”. Nosotros entendemos por fuerza excesiva la que se aplica a los manifestantes que ocupan pacíficamente distintos lugares en Estados Unidos, que son desalojados a palos, con gases lacrimógenos, pelotas de caucho, equipos paralizantes y otros. Cuba no ha utilizado esos medios contra los ocupantes de barcos y aviones estadounidenses.

Quizás Mr. President quiere aplicarnos el mismo subterfugio que le ayudó a ganar las elecciones, hablar y prometer cosas poco concretas. Y hablando de elecciones, la referencia a barcos y aviones de Estados Unidos que pudieran involucrarse en actividades de recordación o de protesta al Norte de Cuba, nos parece como una maniobra electorera para tratar de ganar el apoyo de la mafia-gestapo miamense y promover provocaciones contra nuestro país, para que los provocadores se sientan respaldados.

Primeramente, al parecer, el señor Obama desconoce que con bastante frecuencia barcos y aviones con matricula de Estados Unidos penetran en el espacio aéreo y marítimo de Cuba. Todos lo han hecho con propósitos pacíficos de pescar, turismo, trasladarse a otros países, pasear y en ningún caso han sido molestados por las autoridades cubanas, más bien auxiliados cuando esto ha sido necesario.

Su desconocimiento se pone de manifiesto en el propio escrito cuando plantea que “En adición a todo esto, la no autorización de entrada a las aguas territoriales cubanas de cualquier barco registrado en Estados Unidos, continúa siendo dañina a la política exterior de Estados Unidos”. En vez de llamarlo desconocimiento , pudiera llamarse mala intención, es precisamente la administración Obama la que limita la entrada en aguas territoriales cubanas a los barcos registrados en Estados Unidos, pues prohíbe a estos hacerlo y les exige sacar una licencia para poder visitar Cuba. Nuestro país no es el que provoca esta situación, por lo que el daño a la política exterior de Estados Unidos lo está causando la política que el gobierno de Obama sigue contra Cuba.

En el caso específico de las llamadas “flotillas”, hasta ahora han salido de la Florida, han fondeado en aguas cercanas a Cuba, han soltado sus globos, tirado sus bengalas y se han marchado sin que nadie les dedique ni una trompetilla. (Por si Obama desconoce la palabra: Trompetilla.- Forma de burlarse utilizada en Cuba y otros países latinoamericanos que se realiza emitiendo un ruido con la boca al poner la lengua entre las encías y hacerla vibrar lanzando aire por debajo de la misma. El sonido, parecido al emitido por un pedo, ha sido llamado trompetilla.)

Lo verdaderamente ridículo es que el actual presidente de Estados Unidos esté tomando la medida de dar continuidad a la Emergencia Nacional en relación con Cuba fundamentando esto en un hecho que ocurrió hace dieciséis años, que no se ha repetido y que no es precisamente Cuba el culpable de que sucediera. (Publicado en El Heraldo)