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Se Yoani Sánchez si stupisce
che Fidel è anziano
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24.10.2012 - A. Riccio www.giannimina-latinoamerica.it
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Esilarante la corrispondenza del 23 ottobre dall’Avana per El País, di Yoani Sánchez.
Obbligata per dovere di cronaca a dar notizia dello spassoso messaggio di Fidel in cui dava testimonianza della sua “esistenza in vita”, ha fatto un diligente riassunto degli indizi che indicavano che Castro era morto o per lo meno agonizzante, senza rendersi conto di quanto quegli “indizi” fossero ridicoli e dando per scontato che, in caso di morte, il governo cubano terrebbe nascosta la notizia e mentirebbe ai suoi cittadini e al mondo intero per ragioni per la verità assai misteriose: Fidel si è ritirato ormai dal 2008, ama leggere, scrivere, studiare, è un appassionato analista politico e, ormai debilitato nel fisico, vive molto dignitosamente la sua condizione di anziano rispettato da i più.
Ma la Sánchez non si arrende e – in cauda venenum - non
resiste alla tentazione di annotarsi un punto su questa ennesima
débacle della cattiva informazione, concludendo la sua cronaca con
le parole che trascrivo: “Nonostante l’intenzione della stampa
ufficiale di propinare un bavaglio ai “rumores”, il testo e le
fotografie di lunedì hanno prodotto un risultato controproducente. I
cubani hanno visto un Fidel Castro appassito, fragile e con lo
sguardo nel vuoto. E poi non hanno potuto spiegare come ha potuto
andare insieme a Elías Jaua all’Hotel Nacional domenica scorsa e
invece non andare al seggio elettorale - situato nella stessa
circoscrizione - dove gli tocca di esercitare il suo diritto al
voto. In vece sua, un membro del seggio elettorale ha inserito la
scheda nell’urna durante le elezioni municipali della settimana
scorsa”.
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