Un funzionario della CIA che
ha lavorato con l'autore
nell'elaborazione del
progetto Genesis, piano
attentamente elaborato per
realizzare un profondo
lavoro di sovversione
politico-ideologico nelle
università cubane, diceva
spesso che la guerra contro
la leadership storica della
Rivoluzione l'abbiamo persa
tempo addietro, perciò
dobbiamo concentrare tutti
gli sforzi nelle azioni
contro i nipoti della
Rivoluzione, se riusciamo a
cambiare il loro modo di
pensare, se influiamo a
nostro favore nei loro
gusti, nelle preferenze, nelle
loro idee sul futuro di
Cuba, avremo, alla fine,
cominciato a vincere questa
guerra.
Tutti sanno che la CIA è
stata fondata nel 1947.
Oltre alle funzioni che
svolgono i servizi speciali
in tutto il mondo, la CIA ha
dedicato una notevole
quantità di risorse umane e
materiali in un tipo di
guerra, che avrebbe riempito
i principali scenari del
confronto tra socialismo e
capitalismo, tra le idee
progressiste e le più
retrograde
Frances Stonor Saunders,
autore del libro 'La CIA e
la Guerra Fredda Culturale',
durante la presentazione del
suo libro alla XII Fiera
Internazionale del Libro a L'Avana ha chiesto al pubblico:
Sapete qual é il Ministero
della Cultura degli Stati
Uniti?
Ed egli ha risposto, a
fronte del silenzio dei
presenti, Ah! Scusate, non
esiste salvo la CIA, che
segretamente ha assunto
questo ruolo.
La CIA assunse furtivamente
questo compito nel suo
tentativo di sconfiggere il
comunismo in tutti gli
angoli del mondo. Il
paradigma centrale di questa
guerra fu ed è ancora una
guerra per le menti degli
uomini. L'Agenzia per
ottenerlo opera in base al
principio della menzogna
necessaria e nasconde la sua
partecipazione dietro
facciate diverse.
Conta su centinaia di
riviste intellettuali serie
che si presentano come
completamente private e
libere, canali TV, gruppi
musicali, compagnie
cinematografiche, vari
progetti culturali che non
sarebbero sopravvissuti
senza il sostegno
finanziario dell'Agenzia che
anche non ha limite in
quanto al denaro che può
spendere.
Durante i momenti salienti
della Guerra Fredda, il
governo USA ha investito
enormi risorse in un
programma segreto di
propaganda culturale in
Europa occidentale. Una
caratteristica fondamentale
di questo programma era che
non si sapesse della sua
esistenza. È stata condotto,
in gran segreto,
dall'organizzazione di
spionaggio degli USA, la
Central Intelligence Agency.
(1)
Il Congresso per la Libertà
della Cultura, organizzato dall'agente della CIA, Michael Josselson, tra il 1950-196
fu l'evento centrale di
questa campagna, i suoi
successi furono vasti, aprì
uffici in 35 paesi, assunse
centinaia di persone,
organizzò conferenze,
esposizioni d'arte,
pubblicò articoli di
opinione in decine di riviste e persino arrivò
ad avere un proprio servizio
di notizie.
Il Congresso distribuì
grossi premi in denaro,
concesse borse di studio,
finanziò le carriere di
molti artisti e
intellettuali, comprò molte
coscienze. Elevò artisti
mediocri a livello di grandi
artisti, fece scomparire
nell'ostracismo tutti coloro
che si opponevano o non
si lasciavano comprare, usò
intellettuali che,
consciamente o
inconsciamente, si
prestarono alla
manipolazione delle idee.
Alcuni intellettuali
sapevano da dove proveniva
il denaro e lo accettavano e
continuava a dire ciò che
comunque avrebbero detto.
Altri si trovavano in una
posizione di auto-censura,
perché non volevano mettere
in pericolo il finanziamento
che ricevevano. La CIA non
aveva limiti in quanto a
denaro che poteva spendere.
(2)
Costruirono un potente
consorzio per combattere
contro il comunismo; questa
fu l'arma segreta della CIA
utilizzata con successo sia
all'interno degli stessi
USA, nello scontro con i
movimenti per i diritti
civili e progressisti, come
contro il campo socialista e
i movimenti rivoluzionari in
tutto il mondo. La CIA
definì la guerra fredda come
Battaglia per la conquista
delle menti umane.
Nel suo scontro con il
socialismo accumularono un
immenso arsenale di armi
culturali.
La Rivoluzione d'Ottobre in
Russia, rappresentò nel
secolo scorso, la vittoria
dell'umanesimo nella sua
espressione più alta, la
cultura socialista. Senza
aver terminato il XX secolo
la sconfitta del Socialismo
Reale significò una vittoria
della cultura capitalista.
Fu nel campo delle idee in
cui vinsero, quando il
socialismo dell'Est europeo,
spogliato della sua essenza
creativa e umanista, fu
incapace di sviluppare un'autentica e creativa cultura
che si contrapponesse alla
cultura che genera il potere
globale capitalista.
Per gli interessi
restauratori del capitalismo
sull'isola, è ideale
l'impostazione apocalittica
che estrapola la fallita
esperienza del socialismo in
Europa orientale, i suoi
difetti ed errori,
all'esperienza socialista
cubano, dando l'idea che
siamo in presenza di
malattie incurabili,
congenite del sistema. Nulla
è più lontano dalla verità.
La Rivoluzione che trionfò
nel 1959 fu il fatto
culturale più importante
nella storia di Cuba, segnò
il culmine di secoli di
lotta, la sconfitta della
controrivoluzione erede
dell' autonomismo,
l'annessione e il
capitalismo dipendente.
Siamo nel mezzo di una
guerra di riconquista
governata dagli avversari
che non si fermeranno
davanti a nulla, che
utilizzano sfacciatamente la
menzogna, la calunnia,
l'inganno.
Tutto questo enorme
arsenale, tutta l'esperienza
accumulata dall'Agenzia nel
suo scontro con idee
rivoluzionarie, il
socialismo, ora si
concentrano sull'obiettivo
di sconfiggere il socialismo
cubano, la Rivoluzione. I
suoi migliori agenti,
tecnici, i suoi
professionisti di primo
piano, più un bilancio
illimitato, vengono
utilizzati per questo scopo.
Oggi la gioventù cubana ne è il
bersaglio principale.
La Central Intelligence
Agency degli Stati Uniti
dedica incalcolabili risorse
per la guerra culturale.
I suoi specialisti,
altamente qualificati,
provengono dalle
migliori università del
paese e sono
accuratamente selezionati.
Il team che lavora nella
guerra contro Cuba ha anche
una grande esperienza, molti
sono veterani
della Guerra Fredda, e la
maggior parte ha partecipato
alle operazioni contro i
paesi ex socialisti
dell'Europa orientale.
Cuba deve oggi affrontare
questo temibile arsenale di
risorse umane e materiali,
immersa in una difficile
lotta per rinnovare il
modello economico, nel bel
mezzo di una profonda crisi
del capitalismo, su scala
globale, che colpisce l'economia cubana, la
sua popolazione aggredita da una
crudele
guerra
economica, che non rispetta
limiti né frontiere,
guerra combattuta dalla
potenza
capitalista più potente
sulla terra.
Gli effetti di questa guerra
senza quartiere contro l'economia causa
scarsezza e penurie, che non sono
maggiori grazie alla
volontà politica del governo
cubano e l'efficacia di un
modello economico sociale
basato sulla pianificazione
e non sulle leggi
cieche ed ingiuste del mercato,
la distribuzione equa
della ricchezza,
l'uguaglianza; un modello che
non lascia nessuno senza
difesa e che assicura livelli
adeguati di assistenza
sanitaria e istruzione
paragonabile ai paesi più
sviluppati del mondo.
Gli effetti del blocco sul
popolo cubano sono
presentati, senza restrizioni
di alcun tipo, come
errori del socialismo, come
prova del fallimento della
Rivoluzione; i nostri nemici
non hanno scrupoli di
alcun genere quando mentono e manipolano l'informazione.
La formidabile macchina
propagandistica della CIA,
che conta su centinaia di riviste,
giornali e canali
televisivi, che si
presentano come
completamente
privati e liberi, oltre al
dominio del cyberspazio
controllato da società al
suo servizio, più l'azione
di centinaia di mercenari
dell'informazione e
dei loro lacchè nell'isola,
viene utilizzata nella
guerra contro Cuba, in
particolare, i messaggi
manipolati, le informazioni
distorte debitamente
presentate a partire da un
attento studio
di marketing,
costruite per risultare
attrattive e facilmente
assimilabili, è diretta contro
la gioventù cubana.
La CIA lavora principalmente
verso i giovani, cercando di
penetrare i gruppi
culturali, religiosi,
studenteschi e sociali e i
gruppi
informali; la sua
propaganda è diretta,
protetta da un'immagine
progressista, ribelle ed
esternamente attraente, al
sovradimensionamento dei "fallimenti"
economici del socialismo, a
divulgare la "poca
attualità" del pensiero
marxista, a disinformare,
denigrare le idee
rivoluzionarie, mentire,
divulgando i "vantaggi"
delle società di consumo.
Organizzano conferenze
internazionali, offrono
borse di studio, premi e
proiettano la propria
influenza attraverso il
cinema,
la TV, la stampa e la letteratura.
Nel film, spettacoli
televisivi, riviste, libri,
si idealizzano i mercenari,
si chiamano terroristi i rivoluzionari,
si propagano criteri
'innovativi' sulla libertà
sessuale, i diritti umani,
il conflitto esistenziale,
si distorcono i concetti di
patria
e nazionalità.
All'interno del paese
cercano di
creare progetti
ipoteticamente alternativi
che sono finanziati e
monitorati attraverso la
Sezione di Interessi degli
Stati Uniti o direttamente
da organizzazioni che
fungono da copertura per la
CIA come
USAID, l'International
Republican Institute
(IRI),
la Fondazione
Pan American Development
Foundation (PADF) e altri.
Il ripetuto fallimento dei
loro piani li ha portati a
perfezionare la loro
strategia di guerra
culturale, sviluppare nuove
azioni, volte a confondere, a
trarre in inganno gli
incauti.
Nuovi personaggi simulano
appartenere a una
sinistra che odiano nel più
profondo intimo delle loro
anime, hanno cambiato il
linguaggio, ora sostengono di
essere rivoluzionari, dicono di lavorare per
il bene di Cuba, si dicono
interessati al futuro
del paese.
Nell'ambito di questa
strategia c'era il progetto Genesis
un progetto diretto, in
particolare, ai nipoti della
Rivoluzione; su questo
progetto e la sua
attuale progressione
parleremo nei prossimi
articoli.
La guerra de la CIA contra la juventud cubana I
Por: Raúl Antonio Capote
Un oficial de la CIA que trabajó con el autor en la elaboración del
proyecto Génesis, plan cuidadosamente elaborado para realizar una
profunda labor de subversión político-ideológica en las
Universidades cubanas, decía con frecuencia La guerra contra la
dirección histórica de la Revolución la perdimos hace tiempo, por
eso debemos concentrar todos los esfuerzos en la acción contra los
nietos de la Revolución, si logramos cambiar su manera de pensar, si
influimos a nuestro favor en sus gustos, preferencias, en sus ideas
sobre el futuro de Cuba, habremos, por fin, comenzado a ganar esta
guerra.
Todos saben que la CIA se fundó en 1947. Además de las funciones que
cumplen los servicios especiales en todas partes del mundo, la CIA
dedicó una cuantiosa cantidad de recursos humanos y materiales en un
tipo de guerra, que llenaría los escenarios principales del
enfrentamiento entre el socialismo y el capitalismo, entre las ideas
progresistas y las más retrogradas
Frances Stonor Saunders, autora del libro La CIA y la Guerra Fría
Cultural, durante la presentación de su libro en la XII Feria
Internacional del Libro en La Habana les preguntó a la audiencia.
¿Conocen ustedes cual es el Ministerio de Cultura de los EEUU?
Y respondió ante el silencio de los presentes ¡Ah! Perdón, no existe
salvo la CIA, que asumió secretamente este papel.
La CIA asumió esa tarea furtivamente en su afán de derrotar al
comunismo en todos los rincones del mundo. El paradigma central de
esta guerra fue y sigue siendo una guerra por la mente de los
hombres. La Agencia para lograrlo opera bajo el principio de la
mentira necesaria y esconde su participación tras diferentes
fachadas.
Cuentan con centenares de revistas intelectuales serias que se
presentan como completamente privadas y libres, canales de TV,
grupos musicales, compañías cinematográficas, proyectos culturales
diversos que no habrían sobrevivido sin el apoyo financiero de la
Agencia que además no tiene límite en cuanto al dinero que puede
gastar.
Durante los momentos culminantes de la guerra fría, el gobierno de
los EEUU invirtió enormes recursos en un programa secreto de
propaganda cultural en Europa Occidental. Un rasgo fundamental de
este programa era que no se supiese de su existencia. Fue llevado a
cabo con gran secreto por la organización de espionaje de los
Estados Unidos, la Agencia Central de Inteligencia 1
El Congreso de la Libertad Cultural, organizado por el agente de la
CIA, Michael Josselson, entre 1950 y 1967, fue el acto central de
esta campaña, sus logros fueron vastos, abrieron oficinas en 35
países, contrataron a centenares de personas, organizaron
conferencias, exposiciones de arte, publicaron artículos de opinión
en decenas de revistas y hasta llegaron a tener su propio servicio
noticioso.
El Congreso repartió cuantiosos premios en metálico, concedió becas,
financió las carreras de muchos artistas e intelectuales, compró
muchas conciencias. Elevó artistas mediocres al nivel de grandes
artistas, hizo desaparecer en el ostracismo a todo el que se le
oponía o no se dejaba comprar, utilizó a intelectuales que,
consiente o inconscientemente, se prestaron para la manipulación de
ideas. Algunos intelectuales sabían de donde venía el dinero y lo
aceptaban y seguían diciendo lo que de todos modos habrían dicho.
Otros se encontraban en una posición de autocensura, porque no
querían poner en peligro el financiamiento que recibían. La CIA no
tenía límites en cuanto al dinero que le era posible gastar 2
Construyeron un poderoso consorcio para luchar contra el comunismo,
esa fue el arma secreta de la CIA, empleada con éxito, tanto dentro
de los propios EEUU, en el enfrentamiento a los movimientos por
derechos civiles y progresistas, como contra el campo socialista y
los movimientos revolucionarios en cualquier parte del mundo. La CIA
definió la guerra fría como Batalla por la conquista de las mentes
humanas.
En su enfrentamiento al socialismo acumularon un inmenso arsenal de
armas culturales.
La Revolución Socialista de Octubre en Rusia, representó en el siglo
pasado, la victoria del humanismo en su expresión más alta, la
cultura socialista. Sin haber terminado el siglo XX la derrota del
Socialismo Real significó una victoria de la cultura capitalista.
Fue en el campo de las ideas en el que vencieron, cuando el
socialismo este europeo, desprovisto de su esencia creadora y
humanista, fue incapaz de desarrollar una auténtica y creadora
cultura que contraponer a la cultura que genera el poder global
capitalista.
Para los intereses restauradores del capitalismo en la isla, es
ideal el enfoque apocalíptico que extrapola la experiencia fallida
del socialismo en Europa del Este, sus defectos y errores, a la
experiencia socialista cubana, exponiendo la idea de que estamos en
presencia de males incurables, congénitos del sistema. Nada más
lejos de la verdad.
La Revolución triunfante en 1959 fue el hecho cultural más
importante en la Historia de Cuba, significó el colofón de cientos
de años de lucha, la derrota de la contrarrevolución heredera del
autonomismo, el anexionismo y el capitalismo dependiente.
Estamos en medio de una guerra de reconquista regida por adversarios
que no se detienen ante nada, que usan la mentira desenfadadamente,
la calumnia, el engaño.
Todo ese enorme arsenal, toda la experiencia acumulada por la
Agencia en su enfrentamiento a las ideas revolucionarias, al
socialismo, hoy se concentran en derrotar al socialismo cubano, a la
Revolución. Sus mejores agentes, sus técnicos, sus profesionales más
destacados, más un presupuesto ilimitado, son utilizados con este
fin. La juventud cubana es hoy su blanco esencial.
La Agencia Central de Inteligencia de los Estados Unidos dedica
incalculables recursos a la guerra cultural. Sus especialistas,
altamente calificados, provienen de las mejores universidades del
país y son cuidadosamente seleccionados. El equipo que trabaja en la
guerra contra Cuba cuenta además con una basta experiencia, muchos
de ellos son veteranos de la Guerra Fría, la mayoría participaron en
operaciones contra los países ex socialistas de Europa del Este.
Cuba enfrenta hoy a ese temible arsenal de recursos humanos y
materiales, inmersa en una difícil lucha por renovar el modelo
económico, en medio de una profunda crisis del capitalismo a escala
global que afecta a la ´economía cubana, agredida su población por
una cruel guerra económica, que no respeta límites ni fronteras,
guerra llevada a cabo por la potencia capitalista más poderosa de la
tierra.
Los efectos de esa guerra sin cuartel contra la economía causa
escases y penurias, que no son mayores gracias a la voluntad
política del gobierno cubano y a la efectividad de un modelo
económico social basado en la planificación y no en las leyes ciegas
e injustas del mercado, en la distribución justa de las riquezas, en
la igualdad, modelo que no deja desamparado a nadie y que garantiza
niveles de atención de salud y educación comparables a los países
más desarrollados del mundo.
Los efectos del bloqueo sobre el pueblo cubanos son presentados sin
recato de ninguna clase, como errores del socialismo, como prueba
del fracaso de la Revolución, nuestros enemigos no tienen escrúpulos
de ninguna clase cuando mienten y manipulan la información.
La formidable maquinaria de propaganda de la CIA, que cuenta con
centenares de revistas, periódicos y canales de TV, que se presentan
como completamente privadas y libres, más el dominio del ciber
espacio controlado por las compañías a su servicio, más la acción de
cientos de mercenarios de la información y sus lacayos dentro de la
isla, es utilizada en la guerra contra Cuba, en especial, los
mensajes manipulados, la información tergiversada debidamente
presentada a partir de un cuidadoso estudio de márquetin, construida
de modo que resulte atractiva y fácilmente asimilable es dirigida
contra la juventud cubana.
La CIA trabaja fundamentalmente hacia los jóvenes, intentando
penetrar los centros culturales, religiosos, estudiantiles o
sociales y los grupos informales, su propaganda está dirigida,
amparados en una imagen progresista, rebelde y externamente
atractiva, al sobredimensionamiento de los “fracasos” económicos del
socialismo, a divulgar la “poca actualidad” del pensamiento
marxista, a desinformar, denigrar las ideas revolucionarias, mentir,
popularizar “las ventajas” de las sociedades de consumo.
Organizan conferencias internacionales, brindan becas, premios y
proyectan su influencia a través del cine, la TV, la prensa y la
literatura. En películas, series televisivas, magazines, libros, se
idealizan los mercenarios, se llama terroristas a los
revolucionarios, se propagan criterios “novedosos” sobre la libertad
sexual, los derechos humanos, el conflicto existencial, se
distorsionan los conceptos de patria y nacionalidad.
Dentro del país intentan crear proyectos supuestamente alternativos,
que son financiados y monitoreados a través de la Sección de
Intereses de los Estados Unidos o directamente desde organizaciones
que sirven de fachada a la CIA como la USAID, el Instituto
Republicano Internacional (IRI), la Fundación Panamericana para el
Desarrollo (FUPAD) y otras.
El fracaso reiterativo de sus planes les ha llevado a perfeccionar
su estrategia de guerra cultural, a desarrollar nuevas acciones,
dirigidas a confundir, a engañar a los incautos. Nuevos personeros
simulan pertenecer a una izquierda que odian en lo más intimo de sus
almas, han cambiado el lenguaje, ahora dicen ser revolucionarios,
dicen trabajar por el bien de Cuba, dicen estar interesados en el
futuro del país.
Dentro de esta estrategia se encontraba Génesis un proyecto dirigido
especialmente a los nietos de la Revolución, sobre este proyecto y
su progresión actual hablaremos en próximos artículos.
(Tomado del blog: El Adversario Cubano)
1- Stonor Saunders, Frances.
La CIA y la guerra fría
cultural, Editorial Ciencias
Sociales, La Habana, 2003,
pag.13
2- Stonor Saunders, Frances.
La CIA y la guerra fría
cultural, Editorial Ciencias
Sociales, La Habana, 2003,
pag.9