Agenti antiterrorismo

La guerra della CIA contro

la gioventù cubana

 

 

16/22 aprile 2012 - Raul Antonio Capote tratto da El Adversario Cubano

 

 

Un funzionario della CIA che ha lavorato con l'autore nell'elaborazione del progetto Genesis, piano attentamente elaborato per realizzare un profondo lavoro di sovversione politico-ideologico nelle università cubane, diceva spesso che la guerra contro la leadership storica della Rivoluzione l'abbiamo persa tempo addietro, perciò dobbiamo concentrare tutti gli sforzi nelle azioni contro i nipoti della Rivoluzione, se riusciamo a cambiare il loro modo di pensare, se influiamo a nostro favore nei loro gusti, nelle preferenze, nelle loro idee sul futuro di Cuba, avremo, alla fine, cominciato a vincere questa guerra.

Tutti sanno che la CIA è stata fondata nel 1947. Oltre alle funzioni che svolgono i servizi speciali in tutto il mondo, la CIA ha dedicato una notevole quantità di risorse umane e materiali in un tipo di guerra, che avrebbe riempito i principali scenari del confronto tra socialismo e capitalismo, tra le idee progressiste e le più retrograde

Frances Stonor Saunders, autore del libro 'La CIA e la Guerra Fredda Culturale', durante la presentazione del suo libro alla XII Fiera Internazionale del Libro a L'Avana ha chiesto al pubblico: Sapete qual é il Ministero della Cultura degli Stati Uniti?  Ed egli ha risposto, a fronte del silenzio dei presenti, Ah! Scusate, non esiste salvo la CIA, che segretamente ha assunto questo ruolo.

La CIA assunse furtivamente questo compito nel suo tentativo di sconfiggere il comunismo in tutti gli angoli del mondo. Il paradigma centrale di questa guerra fu ed è ancora una guerra per le menti degli uomini. L'Agenzia per ottenerlo opera in base al principio della menzogna necessaria e nasconde la sua partecipazione dietro facciate diverse.

Conta su centinaia di riviste intellettuali serie che si presentano come completamente private ​​e libere, canali TV, gruppi musicali, compagnie cinematografiche, vari progetti culturali che non sarebbero sopravvissuti senza il sostegno finanziario dell'Agenzia che anche non ha limite in quanto al denaro che può spendere.

Durante i momenti salienti della Guerra Fredda, il governo USA ha investito enormi risorse in un programma segreto di propaganda culturale in Europa occidentale. Una caratteristica fondamentale di questo programma era che non si sapesse della sua esistenza. È stata condotto, in gran segreto, dall'organizzazione di spionaggio degli USA, la Central Intelligence Agency. (1)

Il Congresso per la Libertà della Cultura, organizzato dall'agente della CIA, Michael Josselson, tra il 1950-196 fu l'evento centrale di questa campagna, i suoi successi furono vasti, aprì uffici in 35 paesi, assunse centinaia di persone, organizzò conferenze, esposizioni d'arte, pubblicò articoli di opinione in decine di riviste e persino arrivò ad avere un proprio servizio di notizie.

Il Congresso distribuì grossi premi in denaro, concesse borse di studio, finanziò le carriere di molti artisti e intellettuali, comprò molte coscienze. Elevò artisti mediocri a livello di grandi artisti, fece scomparire nell'ostracismo tutti coloro che si opponevano o non si lasciavano comprare, usò intellettuali che, consciamente o inconsciamente, si prestarono alla manipolazione delle idee. Alcuni intellettuali sapevano da dove proveniva il denaro e lo accettavano e continuava a dire ciò che comunque avrebbero detto. Altri si trovavano in una posizione di auto-censura, perché non volevano mettere in pericolo il finanziamento che ricevevano. La CIA non aveva limiti in quanto a denaro che poteva spendere. (2)

Costruirono un potente consorzio per combattere contro il comunismo; questa fu l'arma segreta della CIA utilizzata con successo sia all'interno degli stessi USA, nello scontro con i movimenti per i diritti civili e progressisti, come contro il campo socialista e i movimenti rivoluzionari in tutto il mondo. La CIA definì la guerra fredda come Battaglia per la conquista delle menti umane.

Nel suo scontro con il socialismo accumularono un immenso arsenale di armi culturali.

La Rivoluzione d'Ottobre in Russia, rappresentò nel secolo scorso, la vittoria dell'umanesimo nella sua espressione più alta, la cultura socialista. Senza aver terminato il XX secolo la sconfitta del Socialismo Reale significò una vittoria della cultura capitalista. Fu nel campo delle idee in cui vinsero, quando il socialismo dell'Est europeo, spogliato della sua essenza creativa e umanista, fu incapace di sviluppare un'autentica e creativa cultura che si contrapponesse alla cultura che genera il potere globale capitalista.

Per gli interessi restauratori del capitalismo sull'isola, è ideale l'impostazione apocalittica che estrapola la fallita esperienza del socialismo in Europa orientale, i suoi difetti ed errori, all'esperienza socialista cubano, dando l'idea che siamo in presenza di malattie incurabili, congenite del sistema. Nulla è più lontano dalla verità.

La Rivoluzione che trionfò nel 1959 fu il fatto culturale più importante nella storia di Cuba, segnò il culmine di secoli di lotta, la sconfitta della controrivoluzione erede dell' autonomismo, l'annessione e il capitalismo dipendente.

Siamo nel mezzo di una guerra di riconquista governata dagli avversari che non si fermeranno davanti a nulla, che  utilizzano sfacciatamente la menzogna, la calunnia, l'inganno.

Tutto questo enorme arsenale, tutta l'esperienza accumulata dall'Agenzia nel suo scontro con idee rivoluzionarie, il socialismo, ora si concentrano sull'obiettivo di sconfiggere il socialismo cubano, la Rivoluzione. I suoi migliori agenti, tecnici, i suoi professionisti di primo piano, più un bilancio illimitato, vengono utilizzati per questo scopo. Oggi la gioventù cubana ne è il bersaglio principale.

 

La Central Intelligence Agency degli Stati Uniti dedica incalcolabili risorse per la guerra culturale. I suoi specialisti, altamente qualificati, provengono dalle migliori università del paese e sono accuratamente selezionati. Il team che lavora nella guerra contro Cuba ha anche una grande esperienza, molti sono veterani della Guerra Fredda, e la maggior parte ha partecipato alle operazioni contro i paesi ex socialisti dell'Europa orientale.

Cuba deve oggi affrontare questo temibile arsenale di risorse umane e materiali, immersa in una difficile lotta per rinnovare il modello economico, nel bel mezzo di una profonda crisi del capitalismo, su scala globale, che colpisce l'economia cubana, la sua popolazione aggredita da una crudele
guerra economica, che non rispetta limiti né frontiere, guerra combattuta dalla potenza capitalista più potente sulla terra.

Gli effetti di questa guerra senza quartiere contro l'economia causa scarsezza e penurie, che non sono maggiori grazie alla volontà politica del governo cubano e l'efficacia di un modello economico sociale basato sulla pianificazione e non sulle leggi cieche ed ingiuste del mercato, la distribuzione equa della ricchezza, l'uguaglianza; un modello che non lascia nessuno senza difesa e che assicura livelli adeguati di assistenza sanitaria e istruzione paragonabile ai paesi più sviluppati del mondo.

Gli effetti del blocco sul popolo cubano sono presentati, senza restrizioni di alcun tipo, come errori del socialismo, come prova del fallimento della Rivoluzione; i nostri nemici non hanno scrupoli di alcun genere quando mentono e manipolano l'informazione.

La formidabile macchina propagandistica della CIA, che conta su centinaia di riviste, giornali e canali televisivi, che si presentano come completamente privati e liberi, oltre al dominio del cyberspazio controllato da società al suo servizio, più l'azione di centinaia di mercenari dell'informazione e dei loro lacchè nell'isola, viene utilizzata nella guerra contro Cuba, in particolare, i messaggi manipolati, le informazioni distorte debitamente presentate a partire da un attento studio di marketing, costruite per risultare attrattive e facilmente assimilabili, è diretta contro la gioventù cubana.

La CIA lavora principalmente verso i giovani, cercando di penetrare i gruppi culturali, religiosi, studenteschi e sociali e i gruppi informali; la sua propaganda è diretta, protetta da un'immagine progressista, ribelle ed esternamente attraente, al sovradimensionamento dei "fallimenti" economici del socialismo, a divulgare la "poca attualità" del pensiero marxista, a disinformare, denigrare le idee rivoluzionarie, mentire, divulgando i "vantaggi" delle società di consumo.

Organizzano conferenze internazionali, offrono borse di studio, premi e proiettano la propria influenza attraverso il cinema, la TV, la stampa e la letteratura. Nel film, spettacoli televisivi, riviste, libri, si idealizzano i mercenari, si chiamano terroristi i rivoluzionari, si propagano criteri 'innovativi' sulla libertà sessuale, i diritti umani, il conflitto esistenziale, si distorcono i concetti di patria e nazionalità.

All'interno del paese cercano di creare progetti ipoteticamente alternativi che sono finanziati e monitorati attraverso la Sezione di Interessi degli Stati Uniti o direttamente da organizzazioni che fungono da copertura per la CIA come
USAID, l'International Republican Institute (IRI), la Fondazione Pan American Development Foundation (PADF) e altri.

Il ripetuto  fallimento dei loro piani li ha portati a perfezionare la loro strategia di guerra culturale, sviluppare nuove azioni, volte a confondere, a trarre in inganno gli incauti. Nuovi personaggi simulano appartenere a una sinistra che odiano nel più profondo intimo delle loro anime, hanno cambiato il linguaggio, ora sostengono di essere rivoluzionari, dicono di lavorare per il bene di Cuba, si dicono interessati al futuro del paese.

Nell'ambito di questa strategia c'era il progetto Genesis un progetto diretto, in particolare, ai nipoti della Rivoluzione; su questo progetto e la sua attuale progressione  parleremo nei prossimi articoli.


 

 

La guerra de la CIA contra la juventud cubana I

Por: Raúl Antonio Capote

Un oficial de la CIA que trabajó con el autor en la elaboración del proyecto Génesis, plan cuidadosamente elaborado para realizar una profunda labor de subversión político-ideológica en las Universidades cubanas, decía con frecuencia La guerra contra la dirección histórica de la Revolución la perdimos hace tiempo, por eso debemos concentrar todos los esfuerzos en la acción contra los nietos de la Revolución, si logramos cambiar su manera de pensar, si influimos a nuestro favor en sus gustos, preferencias, en sus ideas sobre el futuro de Cuba, habremos, por fin, comenzado a ganar esta guerra.

Todos saben que la CIA se fundó en 1947. Además de las funciones que cumplen los servicios especiales en todas partes del mundo, la CIA dedicó una cuantiosa cantidad de recursos humanos y materiales en un tipo de guerra, que llenaría los escenarios principales del enfrentamiento entre el socialismo y el capitalismo, entre las ideas progresistas y las más retrogradas

Frances Stonor Saunders, autora del libro La CIA y la Guerra Fría Cultural, durante la presentación de su libro en la XII Feria Internacional del Libro en La Habana les preguntó a la audiencia.

¿Conocen ustedes cual es el Ministerio de Cultura de los EEUU?

Y respondió ante el silencio de los presentes ¡Ah! Perdón, no existe salvo la CIA, que asumió secretamente este papel.

La CIA asumió esa tarea furtivamente en su afán de derrotar al comunismo en todos los rincones del mundo. El paradigma central de esta guerra fue y sigue siendo una guerra por la mente de los hombres. La Agencia para lograrlo opera bajo el principio de la mentira necesaria y esconde su participación tras diferentes fachadas.

Cuentan con centenares de revistas intelectuales serias que se presentan como completamente privadas y libres, canales de TV, grupos musicales, compañías cinematográficas, proyectos culturales diversos que no habrían sobrevivido sin el apoyo financiero de la Agencia que además no tiene límite en cuanto al dinero que puede gastar.

Durante los momentos culminantes de la guerra fría, el gobierno de los EEUU invirtió enormes recursos en un programa secreto de propaganda cultural en Europa Occidental. Un rasgo fundamental de este programa era que no se supiese de su existencia. Fue llevado a cabo con gran secreto por la organización de espionaje de los Estados Unidos, la Agencia Central de Inteligencia 1

El Congreso de la Libertad Cultural, organizado por el agente de la CIA, Michael Josselson, entre 1950 y 1967, fue el acto central de esta campaña, sus logros fueron vastos, abrieron oficinas en 35 países, contrataron a centenares de personas, organizaron conferencias, exposiciones de arte, publicaron artículos de opinión en decenas de revistas y hasta llegaron a tener su propio servicio noticioso.

El Congreso repartió cuantiosos premios en metálico, concedió becas, financió las carreras de muchos artistas e intelectuales, compró muchas conciencias. Elevó artistas mediocres al nivel de grandes artistas, hizo desaparecer en el ostracismo a todo el que se le oponía o no se dejaba comprar, utilizó a intelectuales que, consiente o inconscientemente, se prestaron para la manipulación de ideas. Algunos intelectuales sabían de donde venía el dinero y lo aceptaban y seguían diciendo lo que de todos modos habrían dicho. Otros se encontraban en una posición de autocensura, porque no querían poner en peligro el financiamiento que recibían. La CIA no tenía límites en cuanto al dinero que le era posible gastar 2

Construyeron un poderoso consorcio para luchar contra el comunismo, esa fue el arma secreta de la CIA, empleada con éxito, tanto dentro de los propios EEUU, en el enfrentamiento a los movimientos por derechos civiles y progresistas, como contra el campo socialista y los movimientos revolucionarios en cualquier parte del mundo. La CIA definió la guerra fría como Batalla por la conquista de las mentes humanas.

En su enfrentamiento al socialismo acumularon un inmenso arsenal de armas culturales.

La Revolución Socialista de Octubre en Rusia, representó en el siglo pasado, la victoria del humanismo en su expresión más alta, la cultura socialista. Sin haber terminado el siglo XX la derrota del Socialismo Real significó una victoria de la cultura capitalista. Fue en el campo de las ideas en el que vencieron, cuando el socialismo este europeo, desprovisto de su esencia creadora y humanista, fue incapaz de desarrollar una auténtica y creadora cultura que contraponer a la cultura que genera el poder global capitalista.

Para los intereses restauradores del capitalismo en la isla, es ideal el enfoque apocalíptico que extrapola la experiencia fallida del socialismo en Europa del Este, sus defectos y errores, a la experiencia socialista cubana, exponiendo la idea de que estamos en presencia de males incurables, congénitos del sistema. Nada más lejos de la verdad.

La Revolución triunfante en 1959 fue el hecho cultural más importante en la Historia de Cuba, significó el colofón de cientos de años de lucha, la derrota de la contrarrevolución heredera del autonomismo, el anexionismo y el capitalismo dependiente.

Estamos en medio de una guerra de reconquista regida por adversarios que no se detienen ante nada, que usan la mentira desenfadadamente, la calumnia, el engaño.

Todo ese enorme arsenal, toda la experiencia acumulada por la Agencia en su enfrentamiento a las ideas revolucionarias, al socialismo, hoy se concentran en derrotar al socialismo cubano, a la Revolución. Sus mejores agentes, sus técnicos, sus profesionales más destacados, más un presupuesto ilimitado, son utilizados con este fin. La juventud cubana es hoy su blanco esencial.

 

La Agencia Central de Inteligencia de los Estados Unidos dedica incalculables recursos a la guerra cultural. Sus especialistas, altamente calificados, provienen de las mejores universidades del país y son cuidadosamente seleccionados. El equipo que trabaja en la guerra contra Cuba cuenta además con una basta experiencia, muchos de ellos son veteranos de la Guerra Fría, la mayoría participaron en operaciones contra los países ex socialistas de Europa del Este.

Cuba enfrenta hoy a ese temible arsenal de recursos humanos y materiales, inmersa en una difícil lucha por renovar el modelo económico, en medio de una profunda crisis del capitalismo a escala global que afecta a la ´economía cubana, agredida su población por una cruel guerra económica, que no respeta límites ni fronteras, guerra llevada a cabo por la potencia capitalista más poderosa de la tierra.

Los efectos de esa guerra sin cuartel contra la economía causa escases y penurias, que no son mayores gracias a la voluntad política del gobierno cubano y a la efectividad de un modelo económico social basado en la planificación y no en las leyes ciegas e injustas del mercado, en la distribución justa de las riquezas, en la igualdad, modelo que no deja desamparado a nadie y que garantiza niveles de atención de salud y educación comparables a los países más desarrollados del mundo.

Los efectos del bloqueo sobre el pueblo cubanos son presentados sin recato de ninguna clase, como errores del socialismo, como prueba del fracaso de la Revolución, nuestros enemigos no tienen escrúpulos de ninguna clase cuando mienten y manipulan la información.
 

La formidable maquinaria de propaganda de la CIA, que cuenta con centenares de revistas, periódicos y canales de TV, que se presentan como completamente privadas y libres, más el dominio del ciber espacio controlado por las compañías a su servicio, más la acción de cientos de mercenarios de la información y sus lacayos dentro de la isla, es utilizada en la guerra contra Cuba, en especial, los mensajes manipulados, la información tergiversada debidamente presentada a partir de un cuidadoso estudio de márquetin, construida de modo que resulte atractiva y fácilmente asimilable es dirigida contra la juventud cubana.

La CIA trabaja fundamentalmente hacia los jóvenes, intentando penetrar los centros culturales, religiosos, estudiantiles o sociales y los grupos informales, su propaganda está dirigida, amparados en una imagen progresista, rebelde y externamente atractiva, al sobredimensionamiento de los “fracasos” económicos del socialismo, a divulgar la “poca actualidad” del pensamiento marxista, a desinformar, denigrar las ideas revolucionarias, mentir, popularizar “las ventajas” de las sociedades de consumo.

Organizan conferencias internacionales, brindan becas, premios y proyectan su influencia a través del cine, la TV, la prensa y la literatura. En películas, series televisivas, magazines, libros, se idealizan los mercenarios, se llama terroristas a los revolucionarios, se propagan criterios “novedosos” sobre la libertad sexual, los derechos humanos, el conflicto existencial, se distorsionan los conceptos de patria y nacionalidad.

Dentro del país intentan crear proyectos supuestamente alternativos, que son financiados y monitoreados a través de la Sección de Intereses de los Estados Unidos o directamente desde organizaciones que sirven de fachada a la CIA como la USAID, el Instituto Republicano Internacional (IRI), la Fundación Panamericana para el Desarrollo (FUPAD) y otras.

El fracaso reiterativo de sus planes les ha llevado a perfeccionar su estrategia de guerra cultural, a desarrollar nuevas acciones, dirigidas a confundir, a engañar a los incautos. Nuevos personeros simulan pertenecer a una izquierda que odian en lo más intimo de sus almas, han cambiado el lenguaje, ahora dicen ser revolucionarios, dicen trabajar por el bien de Cuba, dicen estar interesados en el futuro del país.

Dentro de esta estrategia se encontraba Génesis un proyecto dirigido especialmente a los nietos de la Revolución, sobre este proyecto y su progresión actual hablaremos en próximos artículos.

 



(Tomado del blog: El Adversario Cubano)

 

1- Stonor Saunders, Frances. La CIA y la guerra fría cultural, Editorial Ciencias Sociales, La Habana, 2003, pag.13
2- Stonor Saunders, Frances. La CIA y la guerra fría cultural, Editorial Ciencias Sociales, La Habana, 2003, pag.9