Il terrorista Luis Posada Carriles pianifica nuove azioni violente contro Cuba con l’appoggio di gruppi radicati nella meridionale città statunitense di Miami.
Le attività dell’autore confesso dell’esplosione di un aereo civile cubano, nell' ottobre 1976, con 73 persone a bordo trascorrono nella cornice del più assoluto segreto, precisa un articolo del portale Cubadebate.
Secondo l’autore del detto articolo, Percy Alvarado, Posada Carriles ha riattivato i suoi contatti con Santiago Álvarez, Enrique Encinoza, Luis Zuñiga, Gaspar Jiménez, tra gli altri; tutti con un ampio dossier di azioni violente contro l’isola.
La denuncia pubblicata nel sito web ricorda che vari dei menzionati appartengono alle organizzazioni Alpha 66, Consiglio per la Libertà di Cuba e Fondazione Nazionale Cubano Americana, che sono considerate terroriste per il loro curriculum.
Cubadebate raccoglie fatti ed avvenimenti considerate prove dell’inizio di contatti tra Posada Carriles e molti dei suoi complici in piani come il tentativo di assassinio del leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, durante il X Vertice Ibero-americano del Panama, nel 2000.
L’articolo riflette inoltre tentativi dell’allora commissario Basilio della polizia politica DISIP - accusato in Venezuela di torture ed assassini nelle decadi del 1960 e 1970 - di stimolare la sovversione sull’isola ed il finanziamento a gruppi controrivoluzionari.
Chiede anche al governo degli Stati Uniti di pronunciarsi sul tema, in sintonia con la Legge di Neutralità del 1948.
Recentemente, un avvocato panamense ha presentato davanti alla Corte Suprema di Giustizia un sollecito di estradizione di Posada Carriles e vari dei suoi complici affinché compiano una condanna imposta nel paese istmico per i loro piani violenti nel X Vertice Ibero-americano.
Il terrorista ed i suoi collaboratori si avvantaggiarono di un indulto concesso nel 2004 dall’allora presidentessa del Panama, Mireya Moscoso, pochi giorni prima di concludere il suo mandato.
Il responsabile dell’attentato contro l’aeronave di Cubana è già stato dichiarato latitante della giustizia del Venezuela, paese che da più di un lustro ha chiesto agli Stati Uniti la sua estradizione per questo crimine.
A metà della decade del 1980, Posada Carriles scappò da un carcere venezuelano, quando aspettava la sentenza per il sabotaggio che costò la vita di 73 persone.
Mentre prosegue il suo corso le azioni giudiziali, Posada Carriles vive libero negli Stati Uniti, paese nel quale governi, giuristi e difensori dei diritti umani accusano di proteggere il latitante, a dispetto del suo discorso di guidare una crociata mondiale contro il terrorismo.