provocazioni

 

Annessionisti votano a Cuba

per il presidente USA

 

 

7.11.2012 -  M. H. Lagarde http://cambiosencuba.blogspot.it/
 

 

 

09.11 - A Cuba i nuovi annessionisti del secolo XXI hanno risposto prontamente alla convocazione  della Sezione d'Interessi USA a L'Avana; più di un centinaio di "oppositori indipendenti" hanno esercitato il diritto al non voto alle elezioni USA del 6 novembre. Un evento simile si è svolto nella Repubblica Bolivariana del Venezuela; anche lì l'ambasciata degli Stati Uniti ha chiamato gli oppositori venezuelani ad eleggere il presidente USA. La votazione ha avuto luogo presso l'Hotel Tamanaco della capitale, Caracas. Obama è risultato il vincitore con 113 voti, mentre Romney ha raccolto soli 35 voti. I risultati del voto a L'Avana non sono noti, ma per molti analisti è normale, perché non possiamo dimenticare che coloro che hanno partecipato al suffragio a Cuba, sono fedeli discepoli dei fuoriusciti che a Miami tendono  ad alterarlo, soprattutto quando di  elezioni si tratta. Finora non si é potuto determinare le cifre di astensionismo (mercenari invitati, mercenari presenti), né si conosce quante schede sono risultate annullate. Nel frattempo, siamo ancora in attesa del conteggio dei 177 voti espressi per conoscere la preferenza dell' "opposizione indipendente di Cuba", Obama o Romney?

Come di consueto, in tempi di elezioni generali negli Stati Uniti, gli annessionisti al soldo in Cuba non hanno perso l'occasione di mostrare la loro sottomissione agli interessi del governo che, da mezzo secolo, aggredisce, sia con attacchi terroristici o anche mediante un crudele blocco economico, l'Isola che un giorno li ha visti nascere.
 

Anche se neppure i cittadini della colonia di Portorico hanno la prerogativa di eleggere il presidente della metropoli del nord, i mercenari cubani, senza vergogna, si riuniscono, ogni quattro anni, nella casa del Capo di turno dell'Ufficio di Interessi degli Stati Uniti a L'Avana per votare, "simbolicamente", per il presidente che approverà, nella prossimo periodo presidenziale, le milionarie voci dell'USAID dedicate ad inventare un' "opposizione" a Cuba.
 

Non importa chi sia il vincitore. Democratici o repubblicani, fa lo stesso. Gli annessionisti al soldo L'Avana votano per George Washington ($ 1) o per Ulysses S. Grant ($ 50), sempre che i loro volti siano quelli che appaiono sui biglietti con cui, per essere mercenari, li ricompensa l'impero.

Anexionistas votan en Cuba por presidentes de EE.UU.

Por M. H. Lagarde http://cambiosencuba.blogspot.it/

Como ya se ha vuelto habitual, en época de elecciones generales en Estados Unidos, los anexionistas a sueldo en Cuba no pierden ocasión para demostrar su sumisión a los intereses del gobierno que desde, hace medio siglo, agrede, ya sea con ataques terroristas o hasta mediante un cruel bloqueo económico, a la Isla que un día los vio nacer.
Aun cuando ni siquiera los ciudadanos de la colonia de Puerto Rico cuentan con la prerrogativa de elegir al presidente de la metrópoli norteña, los mercenarios cubanos, sin el menor pudor, se reúnen, cada cuatro años, en la casa del Jefe de turno de la Oficina de Intereses de Estados Unidos en La Habana para votar, “simbólicamente”, por el mandatario que aprobará, en el próximo periodo presidencial, las millonarias partidas de la USAID dedicadas a inventar una “oposición” en Cuba.
No importa quién sea el ganador. Demócratas o republicanos, lo mismo da. Los anexionistas a sueldo en La Habana votan por George Washington (1 $) o por Ulysses S. Grant ($ 50), siempre que sus rostros sean los que aparezcan en los billetes con que, por su condición mercenaria, los recompensa el imperio.