Quello che desidererebbe

Miami per Cuba

 

 

12 settembre 2012 - Tratto da Heraldo Cubano http://heraldocubano.wordpress.com/
 

 

 

USA: continuano le denunce di frode elettorale in Florida

 

01.10 - Le autorità della Florida stanno indagando sulla validità dei moduli d’iscrizione nel registro elettorale elaborati da un’impresa contrattata dal Partito Repubblicano per schedare gli elettori in vista delle elezioni di novembre, riporta il The New York Times.

Il quotidiano riferisce che i supervisori elettorali in circa 30 contee dello stato del sud stanno analizzando i documenti compilati dalla compagnia Strategic Allied Consulting (SAC), che hanno firme, indirizzi, numeri di patente inesistenti ed altri dati poco credibili.

La SAC è di proprietà di Nathan Sproul, che partecipa al registro dei votanti dalla presidenziali del 2004 ed è stata contrattata in questa occasione dal partito rosso per realizzare questo lavoro in Colorado, Nevada, Nord Carolina e Virginia.

Sproul era stato direttore del Partito Repubblicano in Arizona, dove ha la sede la sua compagnia, e nel 2004 il suo progetto per l’iscrizione degli elettori fu indagato dalle autorità federali e dai procuratori di Arizona, Nevada ed Oregon, dopo varie denunce per frode, aggiunge la pubblicazione.

Sproul fu accusato allora di aver registrato soltanto gli elettori repubblicani con il pretesto della mancanza di moduli per i democratici, fatto che si sta ripetendo in questa occasione, segnala il giornale.

Il Partito Repubblicano della Florida ha pagato quest’anno un milione 300 mila dollari all’impresa per iscrivere i votanti del territorio.

In seguito alle prove presentate dalle autorità, il Comitato Nazionale del Partito Repubblicano ha rinunciato questa settimana ai servizi dell’impresa, però non è stato ancora chiarito fino a che punto il gruppo politico fosse a conoscenza delle attività fraudolente.

I difensori dei diritti civili in Florida hanno denunciato che il governatore repubblicano dello stato, Rick Scott, ed altri funzionari, provano a limitare la partecipazione di immigranti e neri alla prossime elezioni di novembre, mediante un taglio illegale dei registri elettorali.

Nelle elezioni del 2000 questo metodo fu al centro di uno scandalo per irregolarità nel conteggio dei voti, che ritardò la decisione sul risultato finale delle elzioni, che furono assegnate con uno stretto margine all’allora candidato repubblicano George W. Bush.

USA: milioni di latinoamericani non potranno votare alle prossime elezioni

 

26.09 - Uno studio rivela che le nuove leggi elettorali in 23 dei 50 stati nordamericani lasceranno milioni di latinoamericani ai margini delle prossime elezioni, riporta Russia Today.

Gli attivisti dei diritti umani del gruppo Advancement Project hanno preparato un rapporto, che si basa su cifre del governo, nel quale affermano che le nuove regole contro i sospettati “di non essere cittadini” danneggerebbero questa parte della popolazione statunitense, che in maggioranza appoggia il Partito Democratico.

Tra varie limitazioni, le leggi impongono restrizioni di identificazione fotografica e richiedono ai votanti ulteriori requisiti sull’uso delle schede d’identità e di verifica della cittadinanza.

Le restrizioni si manifestano in tre modi: eliminazione su vasta scala dalla liste delle persone sospettate di non essere cittadini in 16 stati, leggi già approvate o in fase di studio che richiedono più documenti per provare la cittadinanza, e leggi in nove stati che esigono una scheda d’identità statale con fotografia.

Il voto dei latinoamericani potrebbe essere decisivo in stati come Nevada, Colorado e Florida.

E' chiaro che i membri della mafia anticubana di base nel sud della Florida, tra cui alcuni rappresentanti e persino senatori come Ileana Ros Lehtinen, Mario Diaz Balard, Albio Sires, David Rivera e Marco Rubio, desiderano trasferire a Cuba la cosiddetta "democrazia" che hanno imposto in quello stato dell'Unione, convertendolo in una specie di "repubblica delle banane".

Tra le ipotetiche  cose che la Cuba di oggi dovrebbe copiare da loro é l'ampia "democrazia"; ​​qualcosa che evidentemente non funzionò per 58 anni e dovette essere sradicata da un movimento popolare che rovesciò il tiranno Fulgencio Batista ed i suoi accoliti, rifugiati da allora in Florida.

 

Per avere un'idea di ciò che é la "democrazia" in Florida, non resta che analizzare ciò che sta accadendo in questi momenti prima delle prossime elezioni presidenziali.

Secondo la legislazione vigente, è possibile organizzare una votazione anticipata, alcuni giorni prima delle elezioni ufficiali, per facilitare l'affluenza alle urne, ma già si profilano alcuni "problemi", con l'apparizione, niente meno che nella contea di Miami Dade dove Ileana è rappresentante alla Camera dei deputati, di un numero significativo di
cedole in assenza, che ha portato al primo scandalo di questa competizione elettorale.
Questa non è una novità, perché anche nelle ultime elezioni in questo Stato si sono verificati scandali per frode e diversi anni fa furono notevoli gli errori che hanno portato gli elettori ha sbagliare nella marcatura della loro scheda.

In questi dimmi che ti dirò, il governatore repubblicano della Florida, Rick Scott, l'anno scorso, 2011, ha approvato una controversa legge che ha imposto più di 75 modifiche, incluse le restrizioni su chi può registrare i votanti, ed in alcuni casi limita il tempo assegnato al voto anticipato; ciò che ha creato una catena incredibile di controversie. Secondo Howard Simon direttore esecutivo dell'Unione Libertà Civili in Florida, le disposizioni di legge firmate dal governatore Scott sono una ricetta per il caos e una vergogna per lo stato

In Tallahassee, capitale della Florida e in città come Miami e Tampa, gruppi delle minoranze etniche hanno fatto domanda allo stato per considerare che dal modo in cui sono riviste le liste elettorali possa derivare pregiudizio ai diritti degli elettori. Investigazioni  della stampa locale indicano che l'epurazione del registro elettorale effettuate dalle autorità statali della Florida, colpisce più gli elettori latini e democratici, tra i 2600 cittadini ritenuti ineleggibili a votare, circa il 60% sono latino-americani. Come avviene da molti anni, lo stato della Florida si trova nel mezzo della guerra elettorale negli Stati Uniti, con molte irregolarità e fatti di corruzione durante le elezioni presidenziali del novembre.

Cose che accadono in questo Stato, dove ci sono molti cubani che sono fuggiti dall'isola in cerca di "democrazia", ​​che è caratterizzata dalla corruzione, furto di schede elettorali, metodi che inducono errori a favore dei candidati beneficiati dalla mafia e altri fatti notevoli di corruzione, che sognano di tornare ad imporre nella Cuba Libre; incubo che i cubani sull'isola non vogliono ritornare a soffrire.

 

Lo que desearía Miami para Cuba

Tomado del Heraldo Cubano

Resulta evidente que los integrantes de la mafia anticubana radicada en el sur de la Florida, entre ellos varios representantes y hasta senadores, como son Ileana Ros Lehtinen, Mario Díaz Balard, Albio Sires, David Rivera y Marco Rubio, desean trasladar a Cuba la llamada “democracia” que han impuesto en ese estado de la Unión, convirtiéndolo en una especie de “república bananera”.

Entre las supuestas cosas que la Cuba de hoy debería copiar de ellos está su amplia “democracia”, algo que evidentemente no funcionó durante 58 años y tuvo que ser arrancada de raíz por un movimiento popular que derrocó al tirano Fulgencio Batista y sus matones, refugiados desde entonces en la Florida. Para que se tengan una idea de lo que es la “democracia” en la Florida, solo hay que analizar lo que sucede en estos momentos ante las próximas elecciones presidenciales.

De acuerdo con las legislaciones vigentes, se puede organizar una votación anticipada, varios días antes de las elecciones oficiales, para facilitar la asistencia a las urnas, pero ya se vislumbran algunos “problemas”, con la aparición nada menos que en el Condado de Miami Dade, por donde Ileana es representante a la Cámara baja, de un número significativo de boletas ausentes, lo que ha originado el primer escándalo electoral de la presente contienda. Esto no es nuevo, pues en las pasadas elecciones en ese Estado también ocurrieron varios escándalos por fraude y años atrás fueron notables los errores que dieron pie para que los votantes se equivocaran en el marcaje de sus boletas.

En estos dimes que te diré, el gobernador republicano de la Florida, Rick Scott, aprobó el pasado año 2011 una contrvertida ley que impuso más de 75 cambios, incluidas restricciones sobre quién puede registrar a los votantes, y en algunos casos limita el tiempo asignado a la votación anticipada, lo que ha creado una cadena increíble de litigios. Según Howard Simon director ejecutivo de la Unión de Libertades Civiles en Florida, las directivas legales firmadas por el gobernador Scott constituyen una receta para el caos y una vergüenza para el estado

En Tallahassee, capital de Florida y en ciudades como Miami y Tampa, grupos de las minorías étnicas demandaron al Estado por considerar que la forma en que se revisan los registros electorales puede resultar en la afectación de los derechos de los votantes. Investigaciones de medios de prensa locales indican que la purga del registro electoral que realizan las autoridades estaduales de la Florida, afecta más a votantes latinos y demócratas, entre los dos mil 600 ciudadanos considerados inelegibles para votar, pues cerca del 60 por ciento son latinoamericanos. Como ya ocurre desde hace años, el estado de Florida está en el centro de la guerra electoral en Estados Unidos, con abundantes irregularidades y hechos de corrupción durante las elecciones presidenciales de noviembre.

Cosas que pasan en ese Estado, donde abundan los cubanos que huyeron de la Isla en busca de “democracia”, la cual está marcada por el soborno, robos de boletas, métodos que inducen a errores a favor de las candidatos beneficiados por la mafia y otros hechos notables de corrupción, que sueñan con volver a imponer en Cuba Libre, pesadilla que los cubanos de la Isla no desean volver a sufrir.