Cuba ha denunciato le incongruente del rapporto
presentato dagli Stati Uniti presso L’Organo di Soluzione delle
Differenze (OSD), dell’Organizzazione Mondiale del Commercio
(OMC),
prima del 11º esame delle politiche del paese del nord.
Nel testo Washington riconosce che riceve benefici,
in gran misura dal OSD, soprattutto per le decisioni in materia di
proprietà intellettuale, ma non rispetta le sue raccomandazione e
risoluzioni, ha segnalato Nancy Madrigal, incaricata degli affari,
ad interim, della missione permanente di Cuba a Ginevra.
Nancy Madrigal ha ricordato che da più di dieci anni
gli USA mantengono vigente la Sezione 211 della Legge Omnibus
d’Assegnazione del 1998, anche se il OSD ha stabilito la sua
incompatibilità con l’Accordo sugli Aspetti dei Diritti di Proprietà
Intellettuale relazionati al Commercio e all’Accordo di Parigi.
La Sezione 211 impedisce ai titolari cubani di
contare sul riconoscimento e i suoi benefici in territorio
nordamericano e sui diritti dei nomi commerciali. Questo ha permesso
alla compagnia Bacardi, con un’evidente azione di pirateria, di
usare la marca Havana Club negli Stati Uniti.
“Non esiste scusa che giustifichi l’illegale condotta
mantenuta da questo paese, ha affermato la diplomatica cubana,
denunciando la mancanza di volontà politica e l’evidente disprezzo
delle più elementari regole e dei principi del diritto
internazionale.
Nel suo intervento la funzionaria ha domandato ancora
una volta agli Stati Uniti di derogare la Sezione 211 e rispettare
gli obblighi giuridici, come membro dell’Organizzazione Mondiale del
Commercio.
La dichiarazione cubana è stata sostenuta da vari
membri della OMC, tra i quali Argentina, Bolivia, Brasile, Cile,
India, Cina, Ecuador, Messico, Uruguay, Venezuela, Nicaragua,
Vietnam, Sudafrica e Zimbawe.
Questi paesi hanno anche chiesto a Washington
d’eliminare il blocco mantenuto contro l’Isola dei Caraibi da più di
mezzo secolo, ha segnalato un informazione della missione permanente
di Cuba a Ginevra.