Il processo farsa contro i Cinque equivale al DNA di una grande menzogna orchestrata dagli Stati Uniti, in questo modo Ricardo Alarcón de Quesada, Presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, ha definito la situazione degli antiterroristi cubani, detenuti ingiustamente in territorio nordamericano.
Alarcón è stato l’oratore principale della terza giornata del Congresso Internazionale Pedagogia 2013, e nell’occasione ha informato i presenti sugli ultimi sviluppi sul caso di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero e Fernando González.
Ha dichiarato che attualmente l’aspetto più importante della lotta per la loro liberazione è combattere la tirannia mediatica che si impegna per occultare e mettere a tacere il caso, “mentre si tratta di un’ingiustizia che dovrebbe riempire le prime pagine dei giornali del mondo”.
Ha affermato che quanto fatto dal governo statunitense contro i Cinque è una tempesta perfetta di ostilità e pregiudizi. “Nessuno di loro è accusato di delitti contro la sicurezza nazionale degli USA, ma furono condannati elle pene massime per i presunti crimini dei quali sono accusati”, ha aggiunto.
Ha ricordato che da quasi 17 anni il governo statunitense si rifiuta di mostrare le immagini satellitari del 24 febbraio del 1996, riguardanti l’abbattimento di due aeromobili dell’organizzazione terrorista Hermanos al Rescate, per aver violato lo spazio aereo nazionale e che caddero nelle acque territoriali di Cuba, azione per la quale Gerardo è stato condannato ingiustamente.
Ha segnalato il bisogno di creare un movimento di massa che convinca il presidente Barack Obama ad annullare le condanne mediante un indulto presidenziale, ed ha spiegato che per raggiungere tale scopo bisogna utilizzare tutti gli spazi possibili come la comunicazione personale, di gruppi, gli scambi accademici ed i mezzi d’informazione tradizionali ed alternativi.
Alla presenza di Ena Elsa Velázquez Cobiella, ministra dell’Educazione di Cuba e dei familiari dei Cinque, la voce degli insegnati, dei ricercatori e degli specialisti che partecipano a Pedagogia 2013 si è alzata in un reclamo unanime per l’immediato ritorno in Patria degli antiterroristi, ribadendo in questo modo il loro impegno con la causa.