Grandi novità degli Stati Uniti

in merito al caso dei Cinque

 

 

11.06.2013 - http://amicuba.altervista.org/blog/

 

 

Il 5 giugno 2013 l’Associazione con sede a Washington DC, Associazione del Fondo a Favore dei Diritti Civili [Partnership for Civil Justice Fund] attraverso il suo direttore esecutivo, avvocato Mara Verheyden-Hilliard, in una conferenza stampa ha fatto sapere di aver presentato in tribunale una causa contro il Dipartimento di Stato americano per obbligarlo a rendere pubblici, in particolare al quotidiano Liberation, i documenti in suo possesso relativi al pagamento illegale dalle agenzie governative federali ad un certo numero di "giornalisti" di Miami durante gli anni dal 1998 al 2002.

 

Come illustrato dettagliatamente nel documento che accompagna la domanda, dal 2010 il Dipartimento di Stato ha rifiutato costantemente, andando contro la legge del Diritto all’Informazione Libera – Freedom of Information Act – (FOIA, nel suo acronimo in inglese), di dare al giornale Liberation le informazioni richieste.

 

Le informazioni rilevanti necessarie per il giornale sono legate al pagamento tra il 1998 e il 2002 da parte del governo federale a 44 giornalisti di Miami che hanno lavorato o lavorano ancora per vari media in questa città come il Miami Herald, El Nuevo Herald , Diario Las Americas e diverse radio e televisioni durante i cinque anni di cui sopra.

 

Pagamenti a questi 44 giornalisti sono stati inviati direttamente dagli enti di propaganda ufficiale del governo federale, la United States Information Agency, il Broadcasting Board of Governors e la sua agenzia, l’Ufficio di Collegamento a Cuba [Office of Cuba Broadcasting].

 

I pagamenti effettuati a questi 44 giornalisti da queste agenzie federali, di cui viene fatta richiesta  in questa denuncia, riguardano il periodo 1998-2002 che sono gli anni in cui i Cinque agenti di sicurezza cubani infiltrati nelle organizzazioni terroristiche di estrema destra di Miami dei cubano-americani sono stati arrestati, incriminati , processati e condannati nella stessa città. Questi giornalisti hanno scritto, pubblicato o riportato negli organi di stampa dove allora lavoravano “saturando i media Miami con articoli e relazioni ostili, infiammatorie e discriminatorie nei confronti di Cuba e dei Cinque durante il loro arresto ed il processo a Miami” sostiene la querela depositata. In tal modo, avendo pagato in questi anni tramite agenzie di propaganda del governo federale, il governo statunitense ha violato l’integrità del processo giurisdizionale garantito dalla costituzione federale per poter garantire un processo equo.

 

Inoltre, la legge Smith-Mundt del 1948 vieta rigorose attività di ingerenza del governo degli Stati Uniti che potrebbero influenzare o manipolare l’opinione pubblica. In questo modo il governo federale ha scientemente violato la legge con questi pagamenti illeciti.

 

La conoscenza di questo finanziamento illegale dal governo federale per i 44 giornalisti di Miami è emerso attraverso le ricerche di documenti nelle agenzie di propaganda del governo federale, lavoro fatto nel corso degli anni dal Comitato Nazionale (USA) per la Liberazione dei Cinque. Nel corso di questa ricerca, l’ Associazione del Fondo a Favore dei Diritti Civili ha assistito alla stessa presentazione di altre affermazioni simili alla corte, che hanno costretto il governo federale attraverso il Freedom of Information Act, a rendere pubblici i documenti relativi a questi pagamenti.