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Finanziatori di Capriles comprano

giornale affiliato alla CIA

 

 

10.06.2013 - Jean-Guy Allard http://www.cubadebate.cu/

 

 

 

 

Il Diario Las Americas, di Miami, acquistato da "investitori" venezuelani, guidati dal banchiere latitante Nelson Mezerhane,  è una vecchia dipendenza della CIA, il cui fondatore ha svolto mansioni di agente attivo dell'intelligence USA ed é sempre stato legato ai gruppi terroristici, di Miami, contro Cuba.

Il fondatore del Diario Las Americas, Horacio Aguirre Baca, è stato uno dei più attivi collaboratori del colonnello Jules Dubois, nell'operazione condotta dalla CIA per sequestrare la Società Interamericana della Stampa
(SIP), tra il 1948 e il 1950. Suo figlio Alejandro garantiva, sin ora, la permanenza della collaborazione con il Dipartimento di Stato e le sue ramificazione occulte.

Il banchiere corrotto Mezerhane, ex proprietario del Banco Federal, del Venezuela, ed ex azionista della televisione privata Globovision, è ricercato dalla giustizia venezuelana come complice nell'omicidio del giovane procuratore Danilo Anderson che stava indagando il suo coinvolgimento nel colpo di stato contro il presidente Hugo Chavez.

Il principale promotore dell'acquisto del giornale di Miami, Mezerhane, ha coinvolto nella transazione il quotidiano di destra El Nacional, di Caracas, che s'incaricherà della "gestione editoriale" del giornale che sarà convertito nell'organo di propaganda e disinformazione antichavita all'estero.

Mezerhane, così come il giornalista Patricia Poleo, l'ex banchiere Eligio Cedeño, il generale traditore Eugenio Anez e l'ex magistrato Eladio Aponte Aponte, fa parte della rete di latitanti dalla giustizia venezuelana che
Capriles
Radonski privilegia nelle sue incursioni negli Stati Uniti dove trova una parte importante dei contributi ai multimilionari fondi della campagna.
 


VETERANO COLLABORATORE DELLA CIA
 


Al momento dell'acquisto da parte di Mezerhane, la proprietà del Diario Las Americas continuava ad essere sotto il controllo di Horacio Aguirre, un avvocato di origine nicaraguense, mentre suo figlio era a capo della sua amministrazione.

Nato a New Orleans, Stati Uniti d'America, Aguirre è cresciuto in Nicaragua, dove la sua famiglia aveva rapporti con il dittatore Anastasio Somoza García, assassino del leader rivoluzionario Augusto César Sandino. Disaccordi con il dittatore lo hanno costretto all'esilio a Panama, con il fratello Francisco.

Poi entrambi sono andati negli Stati Uniti, dove si sono legati ai circuiti della destra di Miami, allora occupata dalla CIA e la sua gigantesca
JM/WAVE che gestiva la sua guerra terroristica contro la Cuba rivoluzionaria.
Lì hanno fondato il quotidiano che è cresciuto tra i cubani associati alla dittatura di Fulgencio.

Uomo di fiducia dell'apparato yankee di controllo della stampa, Horacio Aguirre Baca ha lavorato con Jules Dubois, "Colonnello delle Orecchie Pelose" nel recupero della SIP, ed è stato assegnato al consiglio direttivo dell'organizzazione dal 1964 fino ad oggi. E' stato presidente di questa associazione e attualmente presiede il Comitato per gli Affari Internazionali. Anche suo figlio Alejandro ha occupato la presidenza di questo cartello mafioso della stampa.

In molte circostanze, Horacio Aguirre é stato parte delle operazioni della CIA in organizzazioni internazionali. Si racconta in note pubblicate dalla SIP, come nel 1978, trascorse "circa un mese presso l'Hotel Hilton di Parigi, lavorando dalle 8 alle 23:00" per attaccare l'Unione Sovietica ed i suoi alleati, in particolare contro Cuba, all' UNESCO.

"Il fatto è che mi é toccato il provvidenziale onore di essere stato in questa bella battaglia, uno strumento operativo fondamentale" ha confessato Aguirre in un discorso alla SIP.
 


UNA TRUPPA DI "COLLABORATORI"



Molti dei collaboratori, passati e presenti, del Diario Las Americas hanno direttamente o indirettamente  collaborato con i servizi segreti degli Stati Uniti in alcune occasioni o hanno effettuato un lavoro retribuito per conto di Radio e TV Martí, succursale dei servizi di propaganda del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
.

Pablo Alfonso, "illustre" editorialista de El Nuevo Herald, ha guadagnATO quasi 175mila dollari tra il 2001 e il 2006 per i suoi scritti contro Cuba. Una volta conosciuta la sua militanza a pagamento, ha scelto rifugiarsi nella grotta degli Aguirre.

L'editorialista e giornalista Ariel Remos è identificato con gruppo annessionista Unità Cubana, di Armando Perez Roura, ed il noto terrorista Antonio Calatayud che riunisce numerose organizzazioni che difendono l'uso del terrore contro Cuba.

Il caso più raro di collusione del giornale con la CIA è la  "storica" collaborazione ​​del terrorista Antonio Tang Baez, residente in Canada, che confessa la sua appartenenza al gruppo terrorista, di Miami,
Alfa 66, una creatura della CIA responsabile di una innumerevole serie di azioni criminali, che continua a mantenere uffici nel "downtown" di Miami.



EREDE DELL' "OPERA" DEL "CIA" AGUIRRE



Nelson Mezerhane che scomparve da Caracas rubando sette milioni di dollari, non ha smesso, da allora, di cospirare contro il governo bolivariano del Venezuela, legandosi con gli elementi più recalcitranti del mondo politico USA, in particolare con individui  identificati come noti collaboratori della chiamata comunità di intelligence.

Autentico truffatore che ha rovinato migliaia di venezuelani a cui ha rubato sfacciatamente i loro risparmi, ha ricevuto il più caloroso benvenuto da parte del Dipartimento di Stato i cui organi di sicurezza lo hanno reclutato per aggiungerlo ai suoi operativi pubblici o segreti contro il Venezuela.

Per stare il Diario Las Americas in una situazione disastrosa, sia amministrativamente che come vendite, Mezerhane e gli altri soci di Capriles
Radonski, sono stati identificati come idonei eredi dell' "opera" di Horacio Aguirre, veterano combattente  della guerra sporca contro l'America Latina.

 

 

Financistas de Capriles compran diario afiliado a la CIA
 

Jean-Guy Allard http://www.cubadebate.cu/


El Diario Las Américas, de Miami, adquirido por “inversores” venezolanos, encabezados por el banquero prófugo Nelson Mezerhane, es una vieja dependencia de la CIA, cuyo fundador desempeñó tareas de agente activo de la inteligencia estadounidense y siempre se vinculó a los círculos terroristas de Miami contra Cuba.
El fundador del Diario Las Américas, Horacio Aguirre Baca, fue uno de los más activos colaboradores del coronel Jules Dubois, en la operación realizada por la CIA para secuestrar a la Sociedad Interamericana de Prensa (SIP), entre 1948 y 1950. Su hijo Alejandro garantizaba hasta ahora la permanencia de la colaboración con el Departamento de Estado y sus ramificaciones ocultas.
El banquero corrupto Mezerhane, ex dueño del Banco Federal, de Venezuela, y ex accionista del canal de televisión privado Globovisión, es requerido por la justicia venezolana como cómplice del asesinato del joven fiscal Danilo Anderson que investigaba su participación en el golpe de Estado contra el presidente Hugo Chávez.
El principal promotor de la compra del rotativo de Miami, Mezerhane, involucró en la transacción el diario derechista El Nacional, de Caracas, que se encargará de la “gestión editorial” del periódico que será convertido en órgano de propaganda y desinformación antichavista en el exterior.
Mezerhane, así como la periodista Patricia Poleo, el ex banquero Eligio Cedeño, el general traidor Eugenio Áñez y el ex magistrado Eladio Aponte Aponte, pertenece a la red de prófugos de la justicia venezolana que Capriles Radonski privilegia en sus incursiones en EEUU donde encuentra una importante parte de las contribuciones a su multimillonario fondo de campaña.

VETERANO COLABORADOR DE LA CIA

En el momento de la compra por Mezerhane, la propiedad del Diario Las Américas seguía bajo el control de Horacio Aguirre, un abogado de origen nicaragüense, mientras su hijo se encargaba de su administración.
Nacido en la Nueva Orleans, USA, Aguirre se crió en Nicaragua donde su familia mantenía relaciones con el dictador Anastasio Somoza García, asesino del líder revolucionario Augusto César Sandino. Discrepancias con el dictador lo forzó a exilarse a Panamá, con su hermano Francisco.
Ambos pasaron luego a Estados Unidos donde se vincularon a los circuitos derechistas de Miami, entonces ocupada por la CIA y su gigantesca estación JM/WAVE que llevaba su guerra terrorista contra la Cuba revolucionaria. Ahí fundaron el diario que creció entre los cubanos asociados a la dictadura de Fulgencio.
Hombre de confianza del aparato yanqui de control de la prensa, Horacio Aguirre Baca trabajó con Jules Dubois, “Coronel de las Orejas Peludas” en la recuperación de la SIP, y fue asignado a la junta directiva de la organización a partir de 1964 hasta hoy. Fue presidente de esta asociación y actualmente preside la Comisión de Asuntos Internacionales. Su hijo Alejandro también ocupó la presidencia de este cartel mafioso de la prensa.
En múltiples circunstancias, Horacio Aguirre fue parte de las operaciones de la CIA en organizaciones internacionales. Cuenta en notas publicadas por la SIP, como en 1978 se pasó “cerca de un mes en el Hilton de Paris, trabajando de las 8 am a las 11 pm” para atacar a la Unión Soviética y sus aliados, en especial contra Cuba, ante la UNESCO.
“El hecho es que a mí me tocó el honor providencial de haber sido en esta hermosa batalla, un instrumento operativo esencial”, confesó Aguirre en un discurso ante la SIP.

UNA TROPA DE “COLABORADORES”

Muchos de los colaboradores pasados y presentes del Diario Las Américas han colaborado directamente o indirectamente con los servicios de inteligencia estadounidense en algunas oportunidades o han ejecutado trabajo remunerado por cuenta de Radio y TV Martí, sucursales de los servicios de propaganda del Departamento de Estado de EEUU.
Pablo Alfonso, “ilustre” columnista de El Nuevo Herald, cobró casi 175.000 dólares entre 2001 y 2006 para sus escritos contra Cuba. Una vez conocido su militancia remunerada, escogió refugiarse en la cueva de los Aguirre.
El columnista y reportero Ariel Remos está identificado al grupo anexionista Unidad Cubana Unidad, de Armando Pérez Roura, y el connotado terrorista Antonio Calatayud que reúne a numerosas organizaciones que defienden el uso del terror contra Cuba.
El caso más raro de la colusión del periódico con la CIA es la colaboración “histórica” del terrorista Antonio Tang Báez, radicado en Canadá, que confiesa su pertenencia al grupo terrorista miamense Alpha 66, una criatura de la CIA responsable de un sinnúmero de acciones criminales, que sigue manteniendo oficinas en el “downtown” Miami.

HEREDERO DE LA “OBRA” DE “CIA” AGUIRRE

Nelson Mezerhane quien desapareció de Caracas robándose siete millones de dólares, no ha dejado desde entonces de conspirar contra el gobierno bolivariano de Venezuela, vinculándose con los elementos más recalcitrantes del mundo político norteamericano, notablemente con personajes identificados como connotados colaboradores de la llamada comunidad de inteligencia.
Auténtico estafador que arruinó a miles de venezolanos al robarles descaradamente sus ahorros, recibió la mejor de las acogidas del Departamento de Estado cuyos órganos de seguridad lo reclutaron para sumarle a sus operativos públicos o secretos contra Venezuela.
Al estar el Diario Las Américas en una situación desastrosa, tanto en lo administrativo como en sus ventas, Mezerhane y los demás socios de Capriles Radonski, fueron identificados como los herederos idóneos de la “obra” de Horacio Aguirre, veterano combatiente de la guerra sucia contra América Latina.