Il
Diario Las Americas, di Miami, acquistato da "investitori" venezuelani,
guidati dal banchiere latitante Nelson Mezerhane, è una vecchia
dipendenza della CIA, il cui fondatore ha svolto mansioni di agente
attivo dell'intelligence USA ed é sempre stato legato ai gruppi
terroristici, di Miami,
contro Cuba.
Il fondatore del
Diario Las Americas, Horacio Aguirre Baca, è stato uno dei più attivi
collaboratori del colonnello Jules Dubois, nell'operazione condotta
dalla CIA per sequestrare la Società Interamericana della Stampa
Il banchiere corrotto Mezerhane, ex proprietario del Banco Federal, del Venezuela, ed ex azionista della televisione privata Globovision, è ricercato dalla giustizia venezuelana come complice nell'omicidio del giovane procuratore Danilo Anderson che stava indagando il suo coinvolgimento nel colpo di stato contro il presidente Hugo Chavez.
Il principale promotore dell'acquisto del giornale di Miami, Mezerhane, ha coinvolto nella transazione il quotidiano di destra El Nacional, di Caracas, che s'incaricherà della "gestione editoriale" del giornale che sarà convertito nell'organo di propaganda e disinformazione antichavita all'estero.
Mezerhane, così come il giornalista Patricia Poleo, l'ex banchiere Eligio Cedeño, il generale traditore Eugenio Anez e l'ex magistrato Eladio Aponte Aponte, fa parte della rete di latitanti dalla giustizia venezuelana che Capriles Radonski privilegia nelle sue incursioni negli Stati Uniti dove trova una parte importante dei contributi ai multimilionari fondi della campagna.
VETERANO COLLABORATORE DELLA
CIA
Al momento dell'acquisto da parte di Mezerhane, la proprietà del Diario
Las Americas continuava ad essere sotto il controllo di Horacio Aguirre,
un avvocato di origine nicaraguense, mentre suo figlio era a capo della
sua amministrazione.
Nato a New Orleans, Stati Uniti d'America, Aguirre è cresciuto in
Nicaragua, dove la sua famiglia aveva rapporti con il dittatore
Anastasio Somoza García, assassino del leader rivoluzionario Augusto
César Sandino.
Disaccordi con il dittatore lo hanno costretto all'esilio a Panama, con
il fratello Francisco.
Poi entrambi sono andati negli Stati Uniti, dove si sono legati ai
circuiti della destra di Miami, allora occupata dalla CIA e la sua
gigantesca
JM/WAVE
che gestiva la sua guerra terroristica contro la Cuba rivoluzionaria.
Lì hanno fondato il quotidiano che è cresciuto tra i cubani associati
alla dittatura di Fulgencio.
Uomo
di fiducia dell'apparato
yankee di controllo della stampa, Horacio Aguirre Baca ha lavorato con
Jules Dubois, "Colonnello delle Orecchie Pelose" nel recupero della SIP,
ed è stato assegnato al consiglio direttivo dell'organizzazione dal 1964
fino ad oggi.
E' stato presidente di questa associazione e attualmente presiede il
Comitato per gli Affari Internazionali.
Anche suo figlio Alejandro ha occupato la presidenza di questo cartello
mafioso della stampa.
In molte circostanze, Horacio Aguirre é stato parte delle operazioni
della CIA in organizzazioni internazionali.
Si racconta in note pubblicate dalla SIP, come nel 1978, trascorse
"circa un mese presso l'Hotel Hilton di Parigi, lavorando dalle 8 alle
23:00" per attaccare l'Unione Sovietica ed i suoi alleati, in
particolare contro Cuba, all' UNESCO.
"Il fatto è che mi é toccato il provvidenziale onore di essere stato in
questa bella battaglia, uno strumento operativo fondamentale" ha
confessato Aguirre in un discorso alla SIP.
UNA TRUPPA DI "COLLABORATORI"
Molti dei collaboratori, passati e presenti, del Diario Las Americas
hanno direttamente o indirettamente collaborato con i servizi
segreti degli Stati Uniti in alcune occasioni o hanno effettuato un
lavoro retribuito per conto di
Radio e TV Martí,
succursale dei servizi di propaganda del Dipartimento di Stato degli
Stati Uniti.
Pablo Alfonso, "illustre" editorialista de El Nuevo Herald, ha
guadagnATO quasi 175mila dollari tra il 2001 e il 2006 per i suoi
scritti contro Cuba.
Una volta conosciuta la sua militanza a pagamento, ha scelto rifugiarsi
nella grotta degli Aguirre.
L'editorialista
e giornalista Ariel Remos è identificato con gruppo annessionista Unità
Cubana, di Armando Perez Roura, ed il noto terrorista Antonio Calatayud
che riunisce numerose organizzazioni che difendono l'uso del terrore
contro Cuba.
Il
caso più raro di collusione del giornale con la CIA è la "storica"
collaborazione del terrorista Antonio Tang Baez, residente in Canada,
che confessa la sua appartenenza al gruppo terrorista, di Miami,
Alfa 66,
una creatura della CIA responsabile di una innumerevole serie di azioni
criminali, che continua a mantenere uffici nel "downtown"
di Miami.
EREDE DELL' "OPERA" DEL "CIA" AGUIRRE
Financistas de Capriles compran diario
afiliado a la CIA
Jean-Guy Allard http://www.cubadebate.cu/
Nelson Mezerhane che scomparve da Caracas rubando sette milioni di
dollari, non ha smesso, da allora, di cospirare contro il governo
bolivariano del Venezuela, legandosi con gli elementi più recalcitranti
del mondo politico USA, in particolare con individui identificati
come noti collaboratori della chiamata comunità di intelligence.
Autentico
truffatore che ha rovinato migliaia di venezuelani a cui ha rubato
sfacciatamente i loro risparmi, ha ricevuto il più caloroso benvenuto da
parte del Dipartimento di Stato i cui organi di sicurezza lo hanno
reclutato per aggiungerlo ai suoi operativi pubblici o segreti contro il
Venezuela.
Per stare il Diario Las Americas in una situazione disastrosa, sia
amministrativamente che come vendite, Mezerhane e gli altri soci di
Capriles
Radonski,
sono stati identificati come idonei eredi dell' "opera" di Horacio
Aguirre, veterano combattente della guerra sporca
contro l'America Latina.
El Diario Las Américas, de Miami, adquirido por “inversores” venezolanos,
encabezados por el banquero prófugo Nelson Mezerhane, es una vieja
dependencia de la CIA, cuyo fundador desempeñó tareas de agente activo
de la inteligencia estadounidense y siempre se vinculó a los círculos
terroristas de Miami contra Cuba.
El fundador del Diario Las Américas, Horacio Aguirre Baca, fue uno de
los más activos colaboradores del coronel Jules Dubois, en la operación
realizada por la CIA para secuestrar a la Sociedad Interamericana de
Prensa (SIP), entre 1948 y 1950. Su hijo Alejandro garantizaba hasta
ahora la permanencia de la colaboración con el Departamento de Estado y
sus ramificaciones ocultas.
El banquero corrupto Mezerhane, ex dueño del Banco Federal, de
Venezuela, y ex accionista del canal de televisión privado Globovisión,
es requerido por la justicia venezolana como cómplice del asesinato del
joven fiscal Danilo Anderson que investigaba su participación en el
golpe de Estado contra el presidente Hugo Chávez.
El principal promotor de la compra del rotativo de Miami, Mezerhane,
involucró en la transacción el diario derechista El Nacional, de
Caracas, que se encargará de la “gestión editorial” del periódico que
será convertido en órgano de propaganda y desinformación antichavista en
el exterior.
Mezerhane, así como la periodista Patricia Poleo, el ex banquero Eligio
Cedeño, el general traidor Eugenio Áñez y el ex magistrado Eladio Aponte
Aponte, pertenece a la red de prófugos de la justicia venezolana que
Capriles Radonski privilegia en sus incursiones en EEUU donde encuentra
una importante parte de las contribuciones a su multimillonario fondo de
campaña.
VETERANO COLABORADOR DE LA CIA
En el momento de la compra por Mezerhane, la propiedad del Diario Las
Américas seguía bajo el control de Horacio Aguirre, un abogado de origen
nicaragüense, mientras su hijo se encargaba de su administración.
Nacido en la Nueva Orleans, USA, Aguirre se crió en Nicaragua donde su
familia mantenía relaciones con el dictador Anastasio Somoza García,
asesino del líder revolucionario Augusto César Sandino. Discrepancias
con el dictador lo forzó a exilarse a Panamá, con su hermano Francisco.
Ambos pasaron luego a Estados Unidos donde se vincularon a los circuitos
derechistas de Miami, entonces ocupada por la CIA y su gigantesca
estación JM/WAVE que llevaba su guerra terrorista contra la Cuba
revolucionaria. Ahí fundaron el diario que creció entre los cubanos
asociados a la dictadura de Fulgencio.
Hombre de confianza del aparato yanqui de control de la prensa, Horacio
Aguirre Baca trabajó con Jules Dubois, “Coronel de las Orejas Peludas”
en la recuperación de la SIP, y fue asignado a la junta directiva de la
organización a partir de 1964 hasta hoy. Fue presidente de esta
asociación y actualmente preside la Comisión de Asuntos Internacionales.
Su hijo Alejandro también ocupó la presidencia de este cartel mafioso de
la prensa.
En múltiples circunstancias, Horacio Aguirre fue parte de las
operaciones de la CIA en organizaciones internacionales. Cuenta en notas
publicadas por la SIP, como en 1978 se pasó “cerca de un mes en el
Hilton de Paris, trabajando de las 8 am a las 11 pm” para atacar a la
Unión Soviética y sus aliados, en especial contra Cuba, ante la UNESCO.
“El hecho es que a mí me tocó el honor providencial de haber sido en
esta hermosa batalla, un instrumento operativo esencial”, confesó
Aguirre en un discurso ante la SIP.
UNA TROPA DE “COLABORADORES”
Muchos de los colaboradores pasados y presentes del Diario Las Américas
han colaborado directamente o indirectamente con los servicios de
inteligencia estadounidense en algunas oportunidades o han ejecutado
trabajo remunerado por cuenta de Radio y TV Martí, sucursales de los
servicios de propaganda del Departamento de Estado de EEUU.
Pablo Alfonso, “ilustre” columnista de El Nuevo Herald, cobró casi
175.000 dólares entre 2001 y 2006 para sus escritos contra Cuba. Una vez
conocido su militancia remunerada, escogió refugiarse en la cueva de los
Aguirre.
El columnista y reportero Ariel Remos está identificado al grupo
anexionista Unidad Cubana Unidad, de Armando Pérez Roura, y el connotado
terrorista Antonio Calatayud que reúne a numerosas organizaciones que
defienden el uso del terror contra Cuba.
El caso más raro de la colusión del periódico con la CIA es la
colaboración “histórica” del terrorista Antonio Tang Báez, radicado en
Canadá, que confiesa su pertenencia al grupo terrorista miamense Alpha
66, una criatura de la CIA responsable de un sinnúmero de acciones
criminales, que sigue manteniendo oficinas en el “downtown” Miami.
HEREDERO DE LA “OBRA” DE “CIA” AGUIRRE
Nelson Mezerhane quien desapareció de Caracas robándose siete millones
de dólares, no ha dejado desde entonces de conspirar contra el gobierno
bolivariano de Venezuela, vinculándose con los elementos más
recalcitrantes del mundo político norteamericano, notablemente con
personajes identificados como connotados colaboradores de la llamada
comunidad de inteligencia.
Auténtico estafador que arruinó a miles de venezolanos al robarles
descaradamente sus ahorros, recibió la mejor de las acogidas del
Departamento de Estado cuyos órganos de seguridad lo reclutaron para
sumarle a sus operativos públicos o secretos contra Venezuela.
Al estar el Diario Las Américas en una situación desastrosa, tanto en lo
administrativo como en sus ventas, Mezerhane y los demás socios de
Capriles Radonski, fueron identificados como los herederos idóneos de la
“obra” de Horacio Aguirre, veterano combatiente de la guerra sucia
contra América Latina.