Il Vice-Presidente del Venezuela
Nicolás Maduro il 6 marzo, poche ore dopo la morte del Presidente
Hugo Chávez, ha detto che gli USA potrebbero aver
infettato il
presidente con batteri tossici. Ha anche
espulso due
diplomatici statunitensi
per aver pianificato l'ennesimo golpe assieme ai Venezuelani
anti-Chávez di destra. L'attuale presidente di transizione è davvero
pazzo, come sostengono le élite occidentali?
Non che gli USA siano estranei all'uso di armi batteriologiche per
assassinare, o cercare di assassinare i propri nemici - perlopiù
leader scelti democraticamente -, o alla diffusione di malattie che
uccidono o invalidano indiscriminatamente masse di persone,
uccidendo i loro animali e distruggendo le loro coltivazioni.
Genocidio!
"Nel luglio 2006, documenti rilasciati dal governo degli Stati
Uniti rivelavano che la CIA aveva pianificato degli omicidi. Il
dottor Sidney Gottlieb aveva avuto un ruolo nel tentativo della CIA
di assassinare il Presidente del Congo Patrice Lumumba; aveva
portato in Congo una fiala di veleno, con l'intenzione di versarlo
sullo spazzolino da denti di Lumumba nell'estate del 1960. Gottlieb
aveva trasportato questi "materiali biologici tossici" alla stazione
CIA in Congo, ma un colpo di stato aveva già deposto il Presidente
prima che gli agenti potessero consegnare il veleno." (1)
"Il presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower aveva detto
"qualcosa [al capo della CIA Allen Dulles] riguardante il fatto che
Lumumba dovesse essere eliminato". Ciò fu rivelato in un' intervista
resa pubblica fatta all'allora responsabile del Consiglio di
Sicurezza Nazionale USA Robert Johnson, rilasciata nel agosto 2000,
a proposito dell'inchiesta del Senate Intelligence Committee
(Comitato dei servizi segreti del Senato) sulle operazioni segrete.
Il comitato scoprì in seguito che, sebbene la CIA avesse cospirato
per assassinare Lumumba, essa non fu direttamente coinvolta
nell'omicidio."
Nel 1975, la Commissione Church rese pubblica la scoperta che Allen
Dulles aveva ordinato l'omicidio di Lumumba in quanto "obiettivo
primario e di massima urgenza".
"Oltretutto i documenti della CIA resi pubblici, citati o
menzionati nel rapporto Church e nel Kalb(1972), fanno riferimento a
due specifici piani della CIA per assassinare Lumumba: quello del
veleno, e quello della sparatoria. Sebbene alcune fonti sostengano
che tali complotti siano cessati quando Lumumba venne catturato, non
vi è traccia di affermazioni di questo tipo nei registri della CIA."
(2)
Nella storia del Counterpunch "Sydney Gottlieb della CIA:
spacciatore, assassino e magnaccia: muore avvelenatore ufficiale
degli USA", si afferma:
"Dall'inizio degli anni 60 le tecniche e i veleni di Gottlieb
sono stati ampiamente impiegati sul campo. E' noto il soggiorno di
Gottlieb in Congo, con il suo piccolo bagaglio nero contennte una
biotossina sviluppata dall' Agenzia di Intelligence, e destinata
allo spazzolino da denti di Patrice Lumumba. Ha anche cercato di
occuparsi del generale Iracheno Qasim con un fazzoletto imbevuto di
botulino; e poi c'erano gli svariati veleni diretti a Fidel Castro,
dall' LSD che l' Agenzia intendeva spruzzare nella sua cabina radio,
alla penna che spruzzava veleno, consegnata da un uomo della CIA a
Rolando Cubela il 22 novembre 1963. [Un sigaro avvelenato era
un'altro dei centinaia di piani per eliminare Fidel Castro.]"
Nel mio libro "Backfire: the CIA's Biggest Burn", riferivo come a
Cubela, un agente della CIA cubano, fu consegnata una penna a sfera
provvista di un sottile ago ipodermico che la vittima non avrebbe
potuto sentire penetrare nella propria pelle. Cubela avrebbe dovuto
usare un veleno letale, il Blackleaf-40, per uccidere Fidel Castro.
Cubela si incontrò a Parigi con il suo "fornitore", il capo della
task force della CIA per il progetto Cuba, Desmond Fitzgerald. Alla
fine di questo incontro, entrambi gli assassini venivano a sapere
che il Presidente Kennedy era stato assassinato quello stesso
giorno. E' stato ben dimostrato che la CIA era uno dei tre gruppi
coinvolti nell'omicidio di Kennedy, gli stessi gruppi che in diverse
occasioni avevano cercato di uccidere Fidel. Gli altri erano la
Mafia, espulsa da Cuba da Castro nel corso delle operazioni
anti-sciacallaggio, e dei Cubani in esilio negli Stati Uniti.
Cubela venne in seguito catturato grazie a delle informazioni
ottenute dall'agenzia di contro-spionaggio Cubana. Il nome in codice
di Cubela per la CIA era AM/LASH. Egli confessò il suo ruolo nei
tentativi di omicidio e fu condannato a 15 anni di carcere. In
qualità di testimone, asserì di essere arrivato a Cuba con un nuovo
piano per "sparare a Fidel Castro con un fucile telescopico ad alto
potenziale, e successivamente prendere parte nei vertici di un
regime contro-rivoluzionario".
L'iracheno
Qasim deve essere eliminato
La CIA cercò di assassinare il generale Abd al-Karim Qasim dopo che
ebbe partecipato a un colpo di stato anti-monarchico nel 1958 contro
il re Faisal II. Gli USA vedevano il re come un importante alleato,
e una volta diventato Qasim il primo ministro, cercarono di
eliminarlo con un piano di Gottlieb che prevedeva l'uso di un
fazzoletto avvelenato. Tra i "crimini" di Qasim c'era il supporto
agli algerini ed ai palestinesi contro Francia e Israele.
Tra le politiche di Qasim, ce n'erano molte intraprese anche da Hugo
Chávez, come la riforma delle terre, introdotta a beneficio dei
piccoli coltivatori. L'educazione e il benessere sociale furono
incrementati per la gente comune. Alle donne vennero garantiti
maggiori diritti di uguaglianza. Qasim, come Chávez, irritava
particolarmente le corporation statunitensi ed i loro governi
nazionalizzando il petrolio, al fine di avere maggiori introiti
nazionali ed una più ampia distribuzione dello stesso sul
territorio.
Nel settembre 1960, il primo ministro Qasim chiese che la compagnia
petrolifera anglo-americana Iraqi Petroleum Company (IPC) dividesse
il 20% della proprietà e il 55% dei profitti con il governo
iracheno. In seguito, in risposta al rifiuto della proposta da parte
dell' IPC, Qasim emanò la Legge Pubblica 80, che avrebbe dovuto
sottrarre il 99.5% della proprietà dell' IPC agli anglo-americani ed
istituire una compagnia petrolifera irachena di stato per
supervisionare l'esportazione di petrolio iracheno. Funzionari e
multinazionali britannici e statunitensi chiesero che
l'amministrazione Kennedy facesse pressioni sul regime di Qasim. (3)
Sebbene la CIA non riuscì ad assassinare Qasim, aiutò il movimento
nazionale a causarne il rovesciamento. Ironicamente, uno dei leader
del movimento era Saddam Hussein - il Partito Ba'th stava
pianificando l'uccisione di Qasim. Saddam Hussein era tra i capi
dell'operazione. Dopo aver invaso l'Iraq, nel 2003, gli USA infine
catturarono Saddam e lo fecero impiccare.
La guerra
batteriologica della CIA contro
Fidel Castro e il
popolo cubano
Nel 1987/88 ho intervistato diversi Cubani, ed un uomo francese che
viveva a Cuba, che era stato reclutato dalla CIA per spiare il
governo cubano ed eseguire sabotaggi, inclusi dei tentativi di
assassinare il presidente Fidel Castro. Alcuni dei piani includevano
l'uso di veleni ed armi batteriologiche. La CIA diffuse parecchie
malattie, alcune utilizzando volatili infetti, altre manipolando le
fonti d'acqua, il cui risultato fu quello di uccidere centinaia di
persone comuni, distruggere enormi coltivazioni, e causare la morte
di centinaia di animali, soprattutto maiali e tacchini.
A Cuba, mi è stato consentito l'accesso agli apparati di spionaggio
introdotti dalla CIA. Ho visto i messaggi segreti che la CIA mandava
alle sue presunte spie cubane. Il servizio di intelligence cubano
pedinava gli agenti della CIA che lavoravano per la United States
Interests Section de l' Havana, i quali venivano fotografati e
persino registrati durante i meeting con i loro presunti agenti.
Queste talpe erano capaci di dirottare numerosi attacchi omicida
indirizzati al popolo, ai loro campi e ai loro animali, e alla vita
di Fidel.
Il governo cubano iniziò a diffondere tali informazioni a partire
dal 6 luglio 1987. La storia di 27 agenti doppiogiochisti fu
trasmessa in televisione. Iniziai subito con le mie ricerche ed
interviste. Il mio libro, Backfire, fu pubblicato dalla casa
editrice Editorial José Martí nel 1991. Ecco alcuni estratti:
Backfire:
The CIA's Biggest Burn
Il Senate Committee to Study Government Operations with Respect
to Intelligence Activities (Comitato del Senato per lo studio
delle operazioni governative in rispetto alle attività di
Intelligence) nel settembre del 1975 ha tenuto delle udienze sull’
uso di fucili a dardi avvelenati da parte della CIA, sulla
produzione e lo stoccaggio di diverse tossine letali, e sulla
distruzione dei rapporti sulle sue attività “velenifere”.
“L’ Ispettore Capo William Colby fornì la testimonianza, ma non
spiego perché la sua Compagnia detenesse 10.9 grammi di una letale
tossina di origine crostacea - una quantità ben maggiore di quella
necessaria agli esperimenti - come parte di un progetto sui veleni
noto con il nome in codice di MK Naomi.”
“Colby dimostrò anche l’uso di una pistola nera con mirino
telescopico, in grado di sparare con precisione dardi avvelenati da
una distanza di circa 100 metri...ammise che l’arma fu progettata
per uccidere il bersaglio silenziosamente e senza lasciare tracce.”
Il Los Angeles Times nel 22 settembre 1975 scrisse che il Congresso
era entrato in possesso delle prove che “capsule di veleno della CIA
rientrassero in un piano (poi annullato) per assassinare il
presidente cubano Fidel Castro nel 1960 o 1961. Nello stesso periodo
pillole simili vennero inviate ad un agente africano, indirizzate al
leader congolese Patrice Lumumba.”
Il pescatore Juan Luis Acosta Guzmán fu il primo dei 27 agenti
doppiogiochisti ad uscire allo scoperto, nel 1987. La CIA gli diede
il nome in codice Àngel. Era conosciuto come Mateo dall’
Ingelligence cubana.
Sulla TV cubana, Acosta disse:
“Avevo due amici che lavoravano sulle barche usate dai leader
cubani per la pesca e in funzione di diversivi…la CIA voleva che mi
procurassi un lavoro su queste barche. Mi dissero che avrei ricevuto
tutto il denaro che volevo, e tutta la loro assistenza, se li avessi
aiutati in questo progetto molto, molto speciale. Pensavano di poter
instillare una qualche malattia in Fidel, che l’avrebbe ucciso
lentamente senza lasciare tracce.
L’ufficiale della CIA Rudy Herrera me ne parlò a Las Palmas nell’
aprile 1985. “Guardi, siamo piuttosto interessati ad eliminare
Fidel. Se ci riusciamo, avremo vinto il 90% della battaglia contro
Cuba.
La CIA voleva che salissi su di una barca da pesca condotta dal
nostro Comandante in Capo. Volevano un uomo che potesse lanciare
qualcosa nelle acque vicino a Fidel. In seguito, si sarebbe ammalato
in maniera impercettibile, e sarebbe morto nel giro di due o tre
anni. Quello era il mio compito.
Quando Rudy Herrera ed io concludemmo il nostro colloquio, Rudy alzò
il suo bicchiere per brindare “brindiamo ora, poiché la prossima
volta che lo faremo, sarà per la non-esistenza di Fidel Castro”.
Mentre la CIA fallì nei centinaia di tentativi per eliminare Fidel
Castro, fu più efficace nell’ uccidere persone innocenti, animali e
distruggere raccolti.
“Messaggio
40: X Possibilità di scoprire che tipo di Dengue (febbre tropicale)
è conosciuta a Cuba X Dettagli su quali virus affliggono la
popolazione X Importazione di medicinali a Cuba X Nazioni X Saluti X
Julia”
La febbre Dengue di tipo 2 si diffuse a Cuba due mesi dopo che la
CIA ebbe inviato questo messaggio, il 16 febbraio 1981, a Maria
Santiesteban Loureiro, agente Regina per la CIA; agente Any per l’
Intelligence cubana.
Questo tipo di febbre, e il tipo 1 precedentemente infiltratosi,
uccisero 158 persone, inclusi 101 bambini, prima che potessero
essere controllati.
“Il 6 aprile 1981 l’agente Regina ricevette un altro messaggio a
proposito di malattie infettive, inclusa la congiuntivite
emorragica. A settembre, 143,643 persone erano malate… in due mesi
vennero trattati 600,000 casi.”
Oltre un milione di casi di congiuntivite; un decimo della
popolazione era stato colpito dalla malattia agli occhi, prima che
Cuba potesse risolvere il problema. La CIA chiese più volte ai suoi
agenti, molti dei quali lavoravano a Cuba clandestinamente, di
ottenere tutte le informazioni possibili sui suoi effetti e di
scoprire se il trattamento fosse efficace o meno.
Gli autori Warren Hinckle e William Turner (un ex agente dell’FBI)
scrissero in The Fish Is Red dell’ ”atroce lista di tecniche
eversive per la guerra biologica e climatica”. La CIA fu in grado di
destabilizzare i raccolti alimentari di Cuba, nel 1969/70, con
interventi climatici futuristici. Aerei del Centro Navale Militare
di China Lake, nel deserto della California, volarono su Cuba,
“disseminando le nuvole dense di pioggia di cristalli che causarono
piogge torrenziali su zone non coltivate, lasciando aridi i campi di
canna da zucchero.” Scrivevano Hinckle e Turner. Terribili alluvioni
flash furono il risultato in alcune aree, causando cruciali perdite
nei guadagni sulle esportazioni.
Improvvise esplosioni di malattie del riso ebbero luogo nel 1971;
febbre suina africana (1971 e 1979); fuliggine e “ruggini” della
canna da zucchero (1978-79); muffe del tabacco blu (1979); malattia
di Newcastle che uccise oltre 8000 tacchini (1962 e 1982); fuliggine
del caffè. Tali malattie delle piante causarono la perdita di
migliaia di ettari di terra coltivata. Solo le perdite causate dalla
muffa blu furono di 250 milioni di dollari.
Il modo in cui si diffusero tali malattie fu atipico, e molte di
esse non erano mai comparse prima a Cuba. I funzionari della CIA
chiesero ai loro agenti a proposito di tali epidemie, talvolta anche
prima che comparissero. L’ Intelligence cubana registrò 200
inchieste solo tra il 1980 e il 1986.
Il consigliere dell’industria dello zucchero Orlando Argudín López,
una della 27 talpe, venne a sapere dal suo referente della CIA
Bernardo, a Parigi nel maggio 1979, che la CIA stava diffondendo
malattie tra la popolazione e gli animali.
“Bernardo mi assicurò di essere ottimista riguardo i risultati”,
disse Argudín all’agenzia di stampa cubana National Information
Service (AIN). In altre occasioni venne chiesto ad Argudín delle
epidemie, delle ruggini e della fuliggine della canna da zucchero.
Il capo degli agenti doppiogiochisti Ignacio Rodríguez-Mena, capo e
istruttore steward della Cuban Airlines, nonché ex giocatore
professionista di baseball nei Washington Senators, mi disse che la
CIA aspettava con ansia una sua stima circa il danno causato dalle
piaghe ai raccolti, e sullo stato di salute di Fidel.
“Il mio mandante, Nicolàs, mi chiese, all’Hotel Sideral di
Madrid, di avvicinarmi ai luoghi nei quali avrei potuto impiantare
un virus. Mi chiesero se sul nostro volo stessimo trasportando
pesticidi o altre sostanze chimiche che potessero contrastare la
diffusione delle zanzare portatrici del germe, e come Cuba stesse
combattendo l’influenza suina. Volevano qualsiasi cosa potessi
dargli, così che potessero rintracciare il produttore-venditore di
tali prodotti, e fargli interrompere la vendita, o le sue azioni di
sabotaggio”.
Quando scoprirono dove tenevamo i container con le sostanze per
fumigare le zanzare portatrici della dengue, convinsero il
produttore a costruire disinfestatori sprovvisti della parte
superiore dell’apparecchio, di modo da renderli inutili. Dove
possono arrivare le loro mani?”
Alcuni terroristi, come Rolando Cubela, che lavorava per la CIA da
Miami, era coinvolto nella diffusione di malattie per l’uccisione
casuale di cittadini. Eduardo Victor Arrocena Pérez era stato a capo
del gruppo terrorista controrivoluzionario Omega 7, finanziato dalla
CIA. Egli era uno dei pochi terroristi negli Stati Uniti di cui fu
comprovata la colpevolezza nell’omicidio del diplomatico cubano
Felix Garcìa, l’ 11 settembre 1980, a New York City. In seguito
confessò oltre una dozzina di azioni di sabotaggio con l’uso di
dinamite a Cuba. Durante la sua sentenza di morte, testimoniò, il 10
settembre 1984, che la CIA gli aveva fornito le sostanze chimiche da
introdurre a Cuba con l’obiettivo di diffondere malattie letali.
La 91esima sessione del Congresso, riunitasi nel novembre 1969,
svelò che gli Stati Uniti avevano pianificato di usare armi chimiche
contro i cubani. Il 16 settembre 1977, il Washington Post riportò la
notizia che la CIA stesse “portando avanti un programma di ricerca
anti-agricolo negli anni 60, indirizzato a svariati paesi in giro
per il mondo.”
L’ex ufficiale della CIA John Stockwell, che lasciò la CIA nel 1977,
scrisse il libro In Search of Enemies. Fu intervistato dalla
televisione cubana il 28 settembre 1987:
Disse che gli Stati Uniti avevano persino diffuso virus in diverse
città degli USA, per vedere come reagisse la popolazione. Il
Congresso investigò sul programma MK Ultra della CIA, e scoprì che
quest’ultima aveva rilasciato un virus da una nave a San Francisco
“per vederne l’impatto sulla popolazione”.
“E’ alquanto probabile che la CIA stesse sperimentando germi di
una guerra batteriologica in Africa e ad Haiti, ed i germi abbiano
cambiato forma trasformandosi nell’epidemia dell’ AIDS…l’AIDS è un
virus simile a quello che ha ucciso i vostri suini”, disse al
popolo cubano.
Questo resoconto non si addentra in molte altre forme di sabotaggio
statunitense, tentativi di assassinare Fidel Castro e di uccidere il
popolo cubano, né in altri paesi coinvolti in passato come il
Nicaragua, o in questi giorni come l’Afghanistan, il Medio Oriente e
ben presto l’Africa. Dunque se gli Stati Uniti sono disposti ad
usare veleni per cercare di uccidere i leader di diversi paesi a
loro ostili, perché non introdurre il germe del cancro nella persona
del loro acerrimo nemico, Hugo Chávez? Ho un sogno in cui il
presidente Obama ha accesso ad armi batteriologiche di sterminio di
massa.
Ron Ridenour Fonte: http://dissidentvoice.org
Link: http://dissidentvoice.org/2013/03/hugo-chavez-victim-of-us-germ-warfare/
8.03.2013
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di STEFANO GRECO
1)Dr.
Sidney
Gottlieb citing the Senator Frank Church-led Senate Committee to
Study Government Operations with Respect to Intelligence Activities.
111. Assassination Planning and the Plots, Congo. Citing the
Senator Frank Church-led Senate Committee to Study Government
Operations with Respect to Intelligence Activities. [
2)See
“
In Dulles’ own words,” William Blum, Killing Hope. See
also, “
Mr. Garsin from Kinshasa: Tempelsman’s Man Weigh in on the Murder of
Patrice Lumumba,” Susan Mazur and also “
CIA’s Sidney Gottlieb: Pusher, Assassin & Pimp: US Official Poisoner
Dies.” [
3)See:
Abd
al-Karim Qasim, and the Church Committee findings: Senate Select
Committee on Intelligence (20 November 1975), “C. Institutionalizing
Assassination: the ‘Executive Action’ capability,”
Alleged Assassination Plots involving Foreign Leaders, p. 181.
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