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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

L’Ente elettorale venezuelano ha ammesso

sette candidature presidenziali

 

 

13.03.2013 - Mario Esquivel www.granma.cu

 

 

Il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) del Venezuela ha fissato in sette i candidati presidenziali ammessi, su un totale di otto iscritti per le elezioni del 14 aprile prossimo, convocate in accordo con la Costituzione.

La sessione del CNE ha determinato di non accettare la candidatura di Gonzalo Contreras, del partito Cambio Pana, perchè non ha presentato il piano di gestione presidenziale, requisito stabilito della legge e dal regolamento.

In questo modo la relazione degli aspiranti conta su
Nicolás Maduro, presentato dal Partito Socialista Unito del Venezuela e da altre 13 organizzazioni con fini politici.

Nel campo dell’opposizione figura
Henrique Capriles a nome della denominata Mesa de la Unidad Democrática, con Reina Sequera del partito Poder Laboral, e María Bolívar del partito Democrático Unidos por la Paz y la Libertad.

Inoltre ci sono il pastore cristiano Eusebio Méndez, che rappresenta l’organizzazione Nueva Visión para mi País, creata nel 2012; Fredy Tabarquina per il partito Juventud Organizada de Venezuela e Julio Mora del gruppo Udemo.

 

 

Venezuela: le elezioni

presidenziali il 14 aprile

 

 

11.03.2013 - www.granma.cu

 

 

Tibisay Lucena, presidentessa del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) del Venezuela, ha diffuso la convocazione alle elezioni presidenziali che si svolgeranno il 14 aprile del 2012 ed ha assicurato che il potere elettorale è pronto per svolgere questa impresa, che si rifà al testo costituzionale e garantisce un processo di campagna elettorale trasparente, affidabile, efficiente, agile e garante della sovranità del popolo, attraverso la votazione.

 

I deputati del PSUV hanno informato che il Presidente Incaricato Nicolás Maduro si è iscritto presso il CNE ed hanno richiamato il popolo ad accompagnarlo.

 

Maduro è stato nominato venerdì 8, quando ha giurato, in un passo costituzionale che è stato attaccato immediatamente da Henrique Capriles Radonski, governatore di Miranda e candidato della detta Tavola di Unità Democratica (MUD in spagnolo  sconfitto con più di due milioni di voti di differenza dal presidente Hugo Chávez, il 7 ottobre scorso.

 

La coalizione dell’opposizione ha informato sulla sua decisione di presentare di nuovo Capriles Radonski, che ha detto che analizzerà la proposta e risponderà in poche ore.

 

La campagna elettorale, in accordo con la decisione del CNE, durerà dieci giorni, dal 2 all’ 11 aprile, e le candidature si accetteranno sino ad oggi, lunedì.

 

Nella convocazione alle lezioni presidenziali sopravvenute, Tibisay Lucena ha sottolineato che «si dev’essere prudenti e a tutta prova di fronte alla provocazione dei pochi asociali di sempre, negati anche ad riconoscere la realtà, che sono ciechi di fronte ad una democrazia vibrante ed autentica».

 

Il Potere Elettorale è preparato per svolgere le elezioni, con i suoi mezzi tecnici pronti, ed è già stata provata con eccellenza la sua capacità giuridica e logistica, per assicurare che le elezioni sono perfettamente realizzabili il 14 aprile.

 

La convocazione diffusa da Tibisay Lucena nel pomeriggio di sabato 9, avverte che è necessario allontanarsi in assoluto da coloro che non credono nella politica, coloro che la manipolano dalle critiche, per reclamare esigenze e mandati illegittimi, e che i settori politici democratici del Venezuela devono respingere e non accettare questi brutali ricatti che vogliono annegare la relazione con l’arbitro, per ledere la vita politica del paese.

 

Lucena ha anche chiamato i mezzi di comunicazione, dicendo che il loro ruolo non è occupare lo spazio dei partiti, nè distorcere le condizioni delle elezioni, e che il loro dovere è informare e opinare, ma non sostituire le organizzazioni politiche e i loro attori.

 

Senza fare nomi, Lucena ha chiamato a isolare settori e individui avventurieri e a non permettere loro falsi movimenti, aggressioni o mancanze di rispetto contro il paese, perchè, ha avvertito, si scontreranno con tutto il popolo del Venezuela e le sue istituzioni.