Maduro è giunto in Cina
21.09 - Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, è giunto la notte scorsa di venerdì 20, in Cina, per ratificare la sua alleanza strategica con il paese asiatico, nella cornice della sua prima visita ufficiale. Parlando per telefono ha reiterato che manterrà la cooperazione con il governo della Cina. “Veniamo a confermare l’alleanza strategica formata dal presidente Chávez con la Cina", ha detto, giungendo in questa nazione. Accompagnato da una delegazione di ministri e dal cancelliere della Repubblica, Elías Jaua, il presidente venezuelano si riunirà in incontri di lavoro con i ministri cinesi sino al termine della visita ufficiale, martedì 24. Stiamo formando i giovani venezuelani che stanno qui in Cina, in materia aerospaziale, per confermare lo sviluppo industriale che si è mantenuto attraverso la cooperazione bilaterale. Il Venezuela ha collocato in orbita due satelliti assieme alla Cina, il Simón Bolívar ed il Miranda, che hanno contribuito a rinforzare lo sviluppo tecnologico nel paese sudamericano. |
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha denunciato che il governo degli Stati Uniti ha negato il permesso di sorvolare lo spazio aereo di Puerto Rico all’aereo che lo porterà in Cina, dove inizierà una visita ufficiale.
“Ho ordinato di percorrere un’altra rotta, anche se sarà più lunga, ma gli Stati Uniti non m’impediranno d’andare in Cina! Negare il permesso a un capo di Stato di sorvolare lo spazio di un paese che hanno colonizzato, è una grave mancanza”, ha precisato.
Maduro ha fatto queste precisazioni durante un incontro con i candidati del Comando Bolívar-Chávez alle elezioni municipali del 8 dicembre prossimo, trasmesso dalla VTV, dopo aver ricevuto un dispaccio.
Il presidente ha denunciato che il governo degli USA condiziona la partecipazione di una delegazione del Venezuela all’Assemblea Generale della ONU.
“Ci vogliono condizionare, negando il visto al nostro ministro della Presidenza, ma lei, Sig. Barack Obama è obbligato a dare il visto a tutto il mio gruppo”, ha riferito Notimex.
L’azione di Washington ha provocato l’immediata risposta del presidente boliviano Evo Morales che fu aggredito nello stesso modo da quattro paesi europei tre mesi fa.
In una dichiarazione trasmessa da TeleSur, Evo ha denunciato che gli Stati Uniti violano quattro norme e accordi internazionali e ha richiamato pubblicamente i presidenti che formano le organizzazioni regionali, come Unasur e la CELAC, a prendere misure chiare contro il governo degli USA.
Inoltre ha annunciato che solleciterà una riunione d’emergenza per trattare questo caso, che ha considerato un’aggressione non solo al presidente Maduro del Venezuela, ma anche al suo popolo a tutti i paesi dell’America Latina e dei Caraibi.