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Fidel. Auguri, e grazie anche per la Pace |
13.08.2013 - Marinella Correggia http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1846
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Buon compleanno a Fidel Castro! Fra i tanti aspetti del suo agire politico, ricordiamo il suo ruolo di attore internazionale contro le guerre infinite; anzitutto per prevenirle. Come è stato per Hugo Chavez.
Non c’è dubbio che Fidel abbia sempre ispirato il fermo impegno di Cuba in tutte le sedi (a cominciare dall’Onu) contro l’incubo della guerra nucleare. ma anche direttamente contro le guerre imperialiste che ci hanno fatto ingollare con la “dittatura mediatica”, per citare una sua espressione. Un breve riepilogo sul ruolo di Cuba di fronte alle cinque guerre di bombardamenti portate avanti dall’Occidente e dai loro alleati.
Novembre 1990, Iraq. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu approva una risoluzione che autorizza il ricorso alla forza contro l’Iraq e un ultimatum per il 15 gennaio. E’ in pratica l’avallo alla terribile guerra che seguirà. Cuba, membro non permanente del Consiglio quell’anno, è l’unica a votare risolutamente contro – insieme allo Yemen. La Cina si astiene.
Baghdad, 1991. Un medico cubano di origine palestinese, Anuar, aiutava i colleghi iracheni nell’emergenza del dopoguerra e dell’embargo. In seguito, le brigate mediche internazionali di Cuba mandate negli epicentri del bisogno sono diventate un grande esercito pacifico.
Jugoslavia 1999. Sul
quotidiano Granma il 25 marzo Cuba
immediatamente esprime la propria posizione
contro la “ingiustificata aggressione Nato
contro la Jugoslavia, capeggiata dagli Stati
uniti”, senza autorizzazione Onu. Pochi
giorni dopo Fidel invita gli jugoslavi a
“resistere, resistere e resistere”: lo
ricorda anni dopo nel suo articolo Le
guerre illegali dell’impero
parlando di un “unipolarismo oltraggioso,
sostenuto da un impero guerrafondaio, che si
erge a polizia mondiale.
2001, Afghanistan.
Il
23 settembre Fidel Castro avverte che
attacchi militari Usa sull’Afghanistan
potrebbero avere conseguenze catastrofiche e
dichiara l’opposizione di Cuba sia alla
guerra che al terrorismo. Anni dopo, nel
2009, Fidel spiega che
il ritiro del Nobel per la pace da parte di
Barack Obama è stato un “atto cinico” visto
il continuo
impegno di guerra in Afghanistan “incurante
delle vittime”, e visto che gli Usa sono “una
super potenza imperiale con centinaia di
basi militari dispiegate in tutto il mondo e
duecento anni di interventi militari".
Marzo 2011. Fidel
Castro, in un suo articolo del
3 marzo, chiede al mondo di sostenere la
proposta negoziale per la Libia avanzata da
Hugo Chavez, appoggiata ufficialmente dai
paesi dell’Alba: “Il presidente
bolivariano sta portando avanti un
encomiabile sforzo per trovare una soluzione
senza l’intervento della Nato in Libia. Le
sue possibilità di successo saranno maggiori
se egli otterrà l’appoggio di un ampio
movimento di opinione a favore dell’idea,
prima che si verifichi l’intervento armato e
non dopo, per evitare che i popoli debbano
veder ripetere altrove l’atroce esperienza
dell’Iraq”.
2012 e 2013, Siria. Cuba
si oppone ai tentativi di spacciare per
umanitaria l’ingerenza Nato e
petromonarchica in Siria. A questa ingerenza
anche armata che ha fomentato una
guerra devastante, Cuba e pochi altri – fra
questi Venezuela, Bolivia, Nicaragua – hanno
detto no in molte circostanze, quasi in
solitudine, sia a Ginevra (Consiglio dei
diritti umani dell’Onu) che a New York
(Assemblea generale dell’Onu, l’ultima volta
in maggio, i soliti 12 no e 57 astenuti). |