Miti e realtà dell'esilio cubano

18.01.2013 - Raul Antonio Capote http://eladversariocubano.wordpress.com

Mito 5: "Ci sono circa due milioni di esiliati cubani negli Stati Uniti"

REALTA': Esiliato è colui che si vede obbligato ad abbandonare la sua patria per motivi politici. Il numero di persone che sono nate a Cuba ed arrivarono negli Stati Uniti prima del 1990 è, secondo il Censimento del 2010, di 539000 (48%). I nati a Cuba giunti negli Stati Uniti dopo il 1990 sommano ad un totale di 583000 (52%) e, con poche eccezioni, essi stessi si considerano, come molti del primo gruppo, come immigrati, non come esiliati.


La stragrande maggioranza degli immigrati di entrambi i gruppi ha lasciato Cuba per ragioni molto diverse, soprattutto economiche, ma non erano perseguitati politici. La prova inconfutabile di questa affermazione è che nel 2011 viaggiarono a Cuba per visitare i loro parenti più di 400000 cubani, e numeri simili negli anni precedenti.


Esiliati - estendendo molto il concetto -  potrebbero considerarsi coloro che componevano l'ondata di batistiani che venne negli USA nei primi anni dopo il trionfo della Rivoluzione, ma molti in questo gruppo avevano commesso crimini a Cuba e lasciarono il paese in fuga dalla giustizia rivoluzionaria, in modo da qualificarsi come criminali e non come esiliati. Inoltre, una parte considerevole di questo gruppo è ormai morta.


Ciò che esiste davvero è un'immigrazione cubana (negli USA ndt) che desidera mantenere i normali legami con la sua Patria e difendere il suo diritto di viaggiare liberamente e visitare e aiutare le proprie famiglie a Cuba, come dimostrano dai risultati delle
ultime elezioni nella Contea di Miami Dade.

 

 

Mito 5: “Hay cerca de dos millones de exiliados cubanos en Estados Unidos”

REALIDAD: Exiliado es el que se ve obligado a abandonar su patria por razones políticas. La cantidad de personas que nacieron en Cuba y llegaron a Estados Unidos antes de 1990 es, según el Censo de 2010, de 539,000 (48 %). Los que, nacidos en Cuba arribaron a Estados Unidos después de 1990 suman 583,000 (52 %) y, salvo excepciones, se consideran a sí mismos, al igual que muchos del primer grupo, como inmigrantes, no como exiliados.
La abrumadora mayoría de los inmigrantes de ambos grupos salió de Cuba por razones muy diversas, económicas principalmente, pero no eran perseguidos políticos. La prueba irrebatible de esta aseveración es que en el año 2011 viajaron a Cuba para visitar a sus familiares más de 400,000 cubanos, y cifras similares en años anteriores.
Exiliados - estirando mucho el concepto - podrían considerarse los que integraron la oleada de batistianos que llegó a Estados Unidos en los primeros años después del triunfo de la Revolución, pero muchos dentro de este grupo habían cometido crímenes en Cuba y salieron del país huyendo de la justicia revolucionaria, por lo que califican como delincuentes y no como exiliados. Además, una parte considerable de este grupo ha fallecido ya.
Lo que existe realmente es una inmigración cubana que desea mantener vínculos normales con su Patria y defiende su derecho a viajar libremente y a visitar y ayudar a sus familias en Cuba, como quedó demostrado con los resultados de las últimas elecciones en el Condado Miami Dade.