Il I Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) ha espresso la sua condanna al blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba.
In un comunicato speciale, i paesi dell’area hanno sottolineato la più energica condanna alle misure economiche coercitive e unilaterali applicate per motivi politici contro paesi sovrani, che danneggiano il benessere dei loro popoli, segnala il testo.
Il documento precisa che queste misure sono concepite per impedire alle nazioni di esercitare il loro diritto di decidere con la propria volontà, i propri sistemi politici, economici e sociali.
I capi di Stato e di Governo dei paesi della CELAC reiterano la loro più energica condanna all’applicazione di leggi e misure contrarie al diritto internazionale, come la legge Helms-Burton, includendo il loro effetto extraterritoriale, ed hanno esortato il governo degli Stati Uniti ad eliminare la loro applicazione.
Il comunicato reclama che Washington, come compimento delle successive risoluzioni approvate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed in risposta ai reiterati richiami dei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, ponga fine al blocco economico, commerciale e finanziario che mantiene contro Cuba.
Il blocco è contrario al Diritto Internazionale, causa gravissimi danni, ingiustificabili, al benessere del popolo cubano e danneggia la pace e la convivenza tra le nazioni americane.
Il danno economico provocato al popolo cubano con l’applicazione del blocco, sino al dicembre del 2011, considerando la svalutazione del dollaro di fronte al valore dell’ oro nel mercato internazionale, è di un bilione 66000 milioni di dollari.