Nuestra America - CELAC |
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Punti importanti della Dichiarazione di Santiago del Vertice della CELAC |
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29.01.2013 - da www.cubadebate.cu
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Il primo Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) che ha riunito 33 paesi dell’area, si è concluso lunedì 28 gennaio con la Dichiarazione di Santiago, un documento di accordi, i cui punti centrali sono i seguenti:
- Sottolineiamo che l’inizio del funzionamento della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) costituisce una pietra miliare nella storia dell’America Latina e dei Caraibi, dal momento che riunisce in forma permanente i 33 paesi della regione, in un meccanismo di dialogo ed accordo che si va conformando come un forum ed un attore politico, per avanzare nel processo di integrazione politica, economica, sociale e culturale, per ottenere il necessario equilibrio tra l’unità e la diversità.
- Esprimiamo la nostra più profonda e fraterna solidarietà col popolo venezuelano ed il suo Presidente, Hugo Chavez Frias, a chi auguriamo il più rapido e completo recupero.
- Consideriamo che l’unità e l’integrazione della nostra regione deve essere costruita gradualmente, con rispetto al pluralismo ed al diritto sovrano di ognuno dei nostri popoli per scegliere la sua forma di organizzazione politica ed economica.
- Riaffermiamo che la democrazia, lo sviluppo sostenibile ed il rispetto di tutti i diritti umani civili e politici, economici, sociali e culturali, nel loro carattere universale, indivisibile ed interdipendenti, compreso il diritto allo sviluppo, sono intimamente relazionati e si rafforzano mutuamente.
- Reiteriamo l’appoggio al processo di dialogo che si porta a termine tra il Governo della Colombia e le FARC, destinato a mettere fine ad un conflitto interno che da più di 50 anni ha colpito lo sviluppo politico, sociale ed economico di questa nazione gemella ed auguriamo il successo all’iniziativa, affinché conduca ad un accordo per il bene del popolo colombiano.
- Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la situazione in Siria. Manteniamo la speranza che si giunga ad un accordo pacifico e duraturo, senza un’indebita interferenza estera, nella grave crisi che esiste in questo paese.
- Sottolineiamo il carattere latinoamericano e caraibico di Porto Rico (…)–Respingiamo fermamente le valutazioni, le liste e le certificazioni unilaterali ed illegittime che fanno alcuni paesi sviluppati e che colpiscono i paesi della regione, in questione, quelle che si riferiscono al terrorismo, al narcotraffico, alla tratta di persone ed altre di carattere simile.
- Speriamo di potere conformare, gradualmente, uno spazio regionale dell’energia.
- Rileviamo gli sforzi fatti dagli Stati membri, tanto a livello nazionale come regionale, per avanzare nel confronto del problema mondiale delle droghe.
- Sottolineiamo la vitale importanza che hanno gli studi e la riflessione sui risultati e sulle limitazioni delle politiche attuali per affrontare detti problemi (la lotta contro il narcotraffico) e l’identificazione di strategie più efficaci per affrontare le sfide che rappresenta detto fenomeno per i nostri paesi.
- Riaffermiamo l’importanza di avere una voce regionale forte ed influente che permetta di riflettere il crescente peso delle economie emergenti nello sviluppo e nell’economia mondiale, assicurando una rappresentazione equa di tutti i paesi membri nelle istituzioni finanziarie internazionali. –Sebbene siano benvenute le misure che permettano di stimolare le economie sviluppate, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’espansione monetaria in questi paesi ed i suoi effetti sulla regione.
- Enfatizziamo la necessità di continuare col processo di riforma dell’agricoltura accordato nell’incontro in Uruguay e raccolto nel mandato agricolo di Doha.
- Ringraziamo la Repubblica dell’Ecuador per accogliere la Presidenza Pro Tempore della CELAC nell’anno 2015 e la celebrazione del IV Vertice della CELAC. |
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Si conclude il I Vertice
della CELAC Comunicati Speciali sul blocco contro Cuba e le Malvine |
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29.01.2013 - www.granma.cu
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In una coincidenza storica di grande simbolismo politico, la fine del I Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) ed il passaggio della Presidenza Pro Tempore a Cuba, sono coincisi con la commemorazione del 160º anniversario del natalizio di José Martí, il cubano universale che ebbe la visione di un’America Latina unita dal Río Bravo alla Patagonia.
I presidenti ed i capi delle delegazioni hanno approvato la Dichiarazione di Santiago che stabilisce come priorità del lavoro la difesa di un approccio multilaterale, la pace e l’inclusione sociale, riferisce PL.
Alla chiusura del I Vertice è stato firmato suddetto documento costituito da 73 punti con l’obiettivo di consolidare l’integrazione politica, economica, sociale e culturale.
CELAC: una sola voce
L’ultima giornata del I Vertice della CELAC è stata segnata dagli interventi di vari presidenti e capi delle delegazioni presenti, durante i quali l’America Latina ed i Caraibi hanno alzato una sola voce per discutere temi essenziali e nei quali sono state esaltate le personalità di vari leader promotori dell’unità.
Durante l’assemblea, il vicepresidente Esecutivo del Venezuela, Nicolás Maduro, ha letto una lettera del presidente Hugo Chávez, nella quale il leader bolivariano ha elogiato il processo d’integrazione regionale. PL precisa che nella lettera Chávez ha sottolineato che la politica ostile degli Stati Uniti contro Cuba è fallita dopo oltre mezzo secolo. Ha inoltre ricordato il periodo di fondazione della CELAC. “Da quel dicembre del 2011, quando fondammo a Caracas la CELAC, gli avvenimenti mondiali non hanno fatto altro che confermare la straordinaria importanza del nostro passo”, afferma il testo.
Il presidente boliviano, Evo Morales, ha chiesto ai paesi membri della CELAC di appoggiare Cuba nella sua lotta contro il blocco economico imposto da Washington. Questa misura costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle norme del Diritto Internazionale, ha avvertito. Allo stesso modo ha ringraziato il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, ed il presidente venezuelano, Hugo Chávez, per la solidarietà mostrata alla Bolivia.
Il capo di Stato uruguaiano, José Mujica, ha sottolineato che Chávez “ha offerto solidarietà come non si era mai visto prima nella storia dell’America Latina, con l’unica grande eccezione di Cuba”. Mujica ha ricordato che ci sono stati molti combattenti che per anni hanno cercato l’unità tra i popoli della regione tra i quali ha citato Chávez, Fidel e l’ex presidente brasiliano Luis Inácio Lula da Silva.
Anche il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, si è pronunciato contro il blocco economico degli Stati Uniti contro Cuba, e nello stesso tempo ha chiesto la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani condannati ingiustamente nel paese nordamericano.
Ha inoltre espresso il suo appoggio alla Rivoluzione Bolivariana ed al suo leader, il presidente Hugo Chávez, ed al giusto reclamo dell’Argentina per recuperare la sovranità sulle Isole Malvine ed al popolo di Puerto Rico.
Ollanta Humala, governante del Perù, ha cominciato il suo discorso salutando il popolo cubano per il 160º anniversario della nascita dell’Eroe Nazionale José Martí, ed ha affermato che il suo paese si schiera con le cause latinoamericane, tra le quali la fine del blocco contro Cuba e la sovranità argentina delle Malvine.
A nome del suo governo, il cancelliere ecuadoriano, Ricardo Patiño, ha dato la sua fiducia al Governo cubano per il rafforzamento del lavoro della CELAC durante la Presidenza Pro Tempore, un avvenimento che ha definito come “un atto di riparazione storica con l’Isola”.
Ha ringraziato la CELAC per aver offerto all’Ecuador la presidenza Pro Tempore del gruppo nel 2015 ed ha ribadito l’impegno di lavorare in funzione del processo d’integrazione.
Il cancelliere brasiliano, Antonio Patriota, ha sottolineato il valore della Comunità come meccanismo per la coesione regionale, per l’inserimento nel contesto internazionale ed i progressi verso lo sviluppo sostenibile.
La presidentessa del Costarica, Laura Chinchilla, ha dichiarato che la CELAC costituisce una piattaforma per potenziare le opportunità comuni, nonostante le differenze esistenti tra i paesi membri.
Il presidente haitiano, Michel Martelly, si è espresso a favore di un meccanismo di integrazione capace di garantire sostengo ai più vulnerabili.
La Dichiarazione di Santiago stimola lo sviluppo della regione e dimostra che la CELAC è in condizione di assumere grandi sfide, ha assicurato il cancelliere della Giamaica, Arnold Nicholson, a nome di Portia Simpson Miller, premier della nazione caraibica, e degli stati membri del CARICOM.
Nicholson considera che attraverso la CELAC i popoli dei piccoli stati caraibici si beneficeranno delle cooperazione e potranno migliorare la loro partecipazione nello scenario internazionale.
Il vice cancelliere argentino, Eduardo Zuaín, ha chiesto un’America Latina “libera dal colonialismo”.
Il presidente messicano, Enrique Peña Nieto, ha augurato molti successi al suo omologo cubano aggiungendo che dal Messico “saremo vincolati, con la nostra solidarietà ed il nostro sostegno, alla Presidenza che occupa il capo di Stato cubano, per ottenere una maggiore integrazione e sviluppo, con il lavoro di tutti, con grande unità”. |
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Cuba alla presidenza della CELAC per fomentare l’integrazione di Nuestra America |
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29.01.2013 - www.granma.cu
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Il presidente Raúl Castro ha affermato a Santiago del Cile, che Cuba assume la presidenza pro tempore della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) con l’impegno di consolidare l’integrazione e la concertazione regionali.
Raúl Castro ha definito un grande onore la consegna, effettuata dal presidente del Cile, Sebastián Piñera, della responsabilità di tenere le redini del blocco fondato nel dicembre del 2011 ed ha espresso il proposito dell’Isola di far divenire una realtà gli ideali degli Eroi indipendentisti.
“Facciamo nostro l’impegno di lavorare per la pace, la giustizia, lo sviluppo, la cooperazione, l’intesa e la solidarietà tra i latino americani e i caraibici” ha affermato nel centro degli eventi Espacio Riesco, della capitale cilena, dove si è concluso il 1º Vertice della CELAC.
Il Capo di Stato ha assicurato che Cuba, durante la sua gestione, agirà con totale rispetto del Diritto Internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali che sono fondamenta delle relazioni tra i paesi.
Respingeremo l’ingerenza, la minaccia e l’uso della forza e potenzieremo il dialogo e la solidarietà, ha sottolineato.
Raúl Castro ha anche segnalato che l’Isola partirà dalla comprensione della diversità esistente nella regione, per fomentare l’unità e la lotta per l’obiettivo comune di apportare il benessere e la dignità dei popoli latinoamericani e caraibici.
“La CELAC è il primo meccanismo che raggruppa le 33 nazioni indipendenti dell’area, e Cuba considera la presidenza pro tempore della Comunità un riconoscimento per le sue lotte indipendentiste.
Pochi minuti prima di consegnare la presidenza, Piñera ha segnalato l’importanza dell’unità e della promozione dell’intesa e la democrazia.
“Benvenuto Raúl Castro, la felicito e le consegno il comando, che faccia un buon lavoro”, ha detto.
Alla conclusione del I Vertice della CELAC, la Troika (ora quartetto) è formata da Cuba, Cile, Costarica - prossimo presidente del blocco- e Haiti.
L’Assemblea generale ha accordato d’incorporare alla Troika il presidente pro tempore della Comunità dei Caraibi, in questo caso Haiti.
Nel I Vertice sono stati approvati la Dichiarazione di Santiago e vari comunicati speciali con temi d’interesse per i membri della CELAC. |
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Cristina Fernández: la presidenza cubana della CELAC segnerà una nuova epoca in America Latina |
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28.01.2013 - www.granma.cu
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La presidentessa Argentina, Cristina Fernández, ha indicato al suo arrivo a Santiago de Cile, che l’assunzione da parte di Cuba della presidenza pro tempore della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), lunedì 28 gennaio, segnerà una “nuova epoca” nella regione.
“Due fatti importanti avverranno in questa occasione qui in Cile, il vertice europeo e nello stesso tempo l’assunzione della presidenza della CELAC da parte della Repubblica di Cuba”, ha affermato la presidentessa argentina dinnanzi ai giornalisti riuniti al suo arrivo all’aeroporto, che ha ringraziato per la loro attesa sotto il sole splendente.
Sulla presidenza di Cuba nella CELAC, Kirchner ha chiarito che “questo avvenimento segna una nuova epoca, con America Latina e Caraibi molto uniti, con delle differenze, però con una sola concezione di unità, progresso ed inclusione sociale”.
Cuba riceverà la presidenza pro tempore dalle mani del Cile a poco più di un anno dalla fondazione della CELAC, organismo creato nel dicembre del 2011 a Caracas.
Il primo Vertice CELAC-UE si è svolto sabato, mentre il giorno seguente hanno partecipato esclusivamente i membri della CELAC, ed infine lunedì 28 gennaio ci sarà il passaggio di consegne della presidenza tra Cile e Cuba. |
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Vertice CELAC-UE ha avuto delle virtù, ma ha anche deluso |
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28.01.2013 - www.prensa-latina.it
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Il cancelliere cubano, Bruno Rodriguez, ha affermato oggi che il Vertice CELAC - Unione Europea realizzato in Cile questo fine settimana ha avuto da un lato alcune virtù, ma ha anche deluso.
In dichiarazioni a mezzi informativi di Cuba,
Rodriguez ha precisato che il I Vertice dei paesi della Comunità degli Stati
Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e l'UE ha abbordato seriamente due
aspetti essenziali.
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Unire gli sforzi per
consolidare l’unità
Raúl ha incontrato i presidenti del Messico, Repubblica Dominicana e Costarica, così come il Direttore Generale della FAO |
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28.01.2013 - Yaima Puig Meneses /Leticia Martínez Hernández. Foto: Estudios Revolución www.granma.cu
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Con il proposito di continuare a riunire gli sforzi per consolidare l’unità dell’America Latina e dei Carabi, è cominciato a Santiago del Cile, domenica 27, il 1º Vertice della CELAC, appuntamento che ha suscitato molte aspettative tra i paesi della regione, per la possibilità reale di realizzare i sogni d’integrazione che anelavano i loro Eroi della Patria.
Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, guida la delegazione cubana che partecipa ala riunione ed oggi riceverà dalle mani del presidente cileno Sebastián Piñera la Presidenza Pro Tempore della Comunità.
Inaugurando il Vertice, Piñera ha inviato le sue condoglianze al popolo del Brasile per il fatidico incendio che ha ucciso più di 230 persone all’alba di domenica 27.
Poi ha riconosciuto “la visione, la tenacia, la forza e il profondo impatto del presidente del Venezuela, Hugo Rafael Chávez Frías nella creazione della CELAC”, ed ha augurato che possa vincere questa nuova battaglia con la sua forza e il coraggio di sempre.
Inoltre il presidente cileno ha commentato che il 1º Vertice della CELAC è un’opportunità unica per conversare, condividere esperienze ed unire forze che permettano di avanzare più rapidamente per il cammino dell’integrazione.
I dialoghi bilaterali
Durante la giornata di ieri, domenica, il Presidente cubano ha inoltrato il presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, in un ambiente caldo e cordiale.
Durante l’incontro, il Presidente messicano ha espresso il suo desiderio di mantenere le relazioni con Cuba al più alto livello, come ha sostenuto anche Raúl.
Più tardi il Generale d’Esercito ha ricevuto José Graziano da Silva, direttore generale della FAO, con il quale ha parlato delle sfide per l’organizzazione nella lotta contro la fame e l’ insicurezza alimentare.
Raúl, nel moment propizio, ha conosciuto i nuovi studi realizzati e le statistiche vincolate a questo importante tema.
Poi il Presidente cubano ha conversato con il presidente della Repubblica Dominicana Danilo Medina, che si è interessato alla convalescenza di Hugo Chávez. Durante l’incontro hanno anche parlato di vari temi dell’attualità internazionale e dei loro rispettivi paesi
Al termine del pomeriggio di ieri, domenica 27 tarde, Raúl ha parlato con la Presidentessa della Costarica, Laura Chinchilla, e nell’opportunità sono stati analizzati diversi aspetti bilaterali e dell’ambito internazionale, con enfasi sull’importanza di questo 1º Vertice per la regione.
In tutti gli incontri Raúl è stato accompagnato da Miguel Díaz-Canel Bermúdez, vicepresidente del Consiglio dei Ministri, e dal ministro degli Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla.
Inoltre il compagno Raúl ha sostenuto scambi informali praticamente con tutti i Capi di Stato e di Governo dell’America Latina e dei Caraibi, e con alcuni europei.
CELAC-UE o il Vertice del silenzio
Al termine del Vertice CELAC–UE, il Presidente boliviano Evo Morales ha detto, in una conferenza stampa, di sentirsi preoccupato per i metodi di lavoro usati in questo incontro, e che è stato scelto di mantenere nel silenzio i dibattiti generati. “Il ritiro dei presidenti sembra un riflesso del silenzio, una riunione di sordi, quando dovrebbe essere davanti ai popoli”.
Morales ha commentato che è necessario creare un ambiente di fiducia tra i due continenti e terminare con un colonialismo interno e uno esterno. “Anche oggi ci sono paesi dell’ Europa che sono padroni dei nostri territori come nel caso dell’occupazione da parte del Regno Unito delle Isole Malvine”, ha ricordato.
“È necessario che il Cile restituisca alla Bolivia un’uscita sul mare, ha aggiunto, ed una volta risolto il colonialismo, potremo avere una vera integrazione”.
Il presidente boliviano ha fatto riferimento all’urgenza di far prevalere una complementarità nelle relazioni tra l’America a l’Europa, perchè altrimenti vincerà sempre il più forte.
Tra le sfide per stimolare una relazione tra uguali, ha citato la lotta contro il narcotraffico, che dev’essere una responsabilità degli Stati, senza interventi di potenze straniere. Inoltre ha parlato del ricerca di soluzioni alla crisi finanziaria, che non implichino più le privatizzazioni nè i tagli dei bilanci per i servizi sociali.
Evo Morales ha incitato al rispetto per la Madre Terra, a ridurre le spese militari, per ottenere un’integrazione che ponderi gli investimenti con trasferimenti di tecnologie e conoscenze, e a non penalizzare l’emigrazione. Poi ha anche considerato che il 1º Vertice della CELAC è il risultato di un’integrazione senza gli Stati Uniti, e questo è un processo di liberazione e questa integrazione dovrà continuare per il bene dei nostri popoli.
Vertice
CELAC-UE, verso uno sguardo differente
Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri Raúl Castro Ruz è giunto nel pomeriggio di sabato 26 a Espacio Riesco, per partecipare alla cerimonia inaugurale del Vertice CELAC-Unione Europea.
L’appuntamento, che ha preceduto il 1º Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, ha riunito i rappresentanti di 32 paesi di Nuestra América e 27 provenienti dalla Unione Europea.
A dare il benvenuto ai partecipanti, il Presidente cileno Sebastián Piñera ha augurato successo all’incontro: “Il cui tema fondamentale è l’impegno congiunto di promuovere investimenti che garantiscano uno Sviluppo Sostenibile con inclusione sociale”.
La delegazione cubana sostiene in questo Vertice la convinzione che sarà possibile una relazione favorevole tra le nostre regioni, solo se esisterà un vero cambio nella visione politica dell’Europa nei confronti dei nostri popoli, considerandoli soci uguali e sovrani.
Dopo la fotografia ufficiale dell’evento, i presidenti e i capi delegazione hanno approvato la Dichiarazione di Santiago e il Paino d’azione corrispondenti all’appuntamento; poi hanno realizzato il primo ritiro, momento destinato a trattare in spazi privati determinati temi.
La domenica si è svolta la cerimonia di chiusura e quindi l’inaugurazione del 1º Vertice della CELAC, con cui si è chiuso il primo anno d’istituzionalizzazione di questo meccanismo integrazionista. Il momento è stato opportuno inoltre, per realizzare un bilancio di ciò che è stato fatto nel periodo e per discutere altri temi d’attualità nella regione.
Dialoghi bilaterali
A mezzogiorno di sabato 26 e prima dell’inaugurazione del Vertice CELAC-UE, il Presidente Raúl Castro Ruz ha ricevuto nella residenza dell’ambasciata cubana in Cile il Presidente della Repubblica della Serbia, Tomislav Nikolic che ha espresso la sua contentezza d’incontrare il leader cubano in occasione di questo vertice.
Durante l’incontro, i presidenti hanno parlato, tra i vari temi, della trascendenza dei tempi nuovi che vive la regione dell’America Latina e dei Carabi.
“Il fatto che Cuba assuma la presidenza Pro Tempore della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, è una mostra dei cambi che si stanno producendo”, ha detto Raúl.
Il Presidente della Serbia era accompagnato da Ivan Mrkic, ministro degli esteri e da Marko Duric, assessore del presidente per la politica estera. Con Raúl, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, vicepresidente del Consiglio dei Ministri, e il ministro degli esteri Bruno Rodríguez Parrilla.
Nella cornice del Vertice, il Presidente cubano ha incontrato anche il presidente cileno Sebastián Piñera, con il quale ha trattato diversi temi d’interesse per i due paesi. Erano presenti anche Alfredo Moreno e Bruno Rodríguez Parrilla, cancellieri di Cile e Cuba, rispettivamente.
L’America è cambiata
Pochi momento prima dell’inaugurazione del Vertice, Rodolfo Sanz, segretario esecutivo dell’ALBA, ha conversato nella Sala Stampa con i giornalisti accreditati all’evento sulla nuova epoca che vivono l’America Latina e i Carabi.
“Quando si osservano presidenti di distinte tendenze conversando e discutendo, come hanno fatto nel Vertice di Caracas nel 2011, allora possiamo giungere alla conclusione che l’America Latina è cambiata. Quando tutti scommettiamo sulla possibilità che in Colombia si risolva un conflitto durato 50 anni, quando vogliamo che Cuba stia tra noi, quando fissiamo come posizione comune nell’ALBA, di non partecipare mai più ad un Vertice emisferico se non è presente anche Cuba, diciamo che l’America è cambiata”.
“Negli ultimi dieci anni, il fatto più importante che si è prodotto in America Latina e nei Carabi, è il giro di vite in correlazione alle forze politiche, nella visione che si è creata dell’impatto, l’integrazione e lo sviluppo, ossia stiamo vivendo epoche totalmente e realmente distanti. Il XXI secolo sarà definitivamente il secolo dell’America Latina e i Carabi”.
Riferendosi al fatto che Cuba assume la Presidenza Pro Tempore al termine del 1º Vertice della CELAC, ha commentato che questo costituisce una rivendicazione storica.
“Adesso i meccanismi d’integrazione rispettano la diversità e la pluralità, perchè è fondamentale un’integrazione che sostenga lo sviluppo con giustizia e con equità”.
Inoltre ha ricordato che Cuba assume la presidenza Pro Tempore: “Giustamente quando si compiono160 anni dalla nascita di José Martí, e che questo è un fatto storico e per me è il fatto politico più significativo di questo Vertice”, ha terminato.
Raúl ha visitato il vecchio ufficio del Presidente Allende
Quasi al termine della giornata di ieri, domenica 27, il Presidente cubano ha realizzato una toccante visita all’ufficio che fu del Presidente Salvador Allende, accompagnato dal Vicepresidente Esecutivo del Venezuela Nicolás Maduro.
Giungendo al luogo in cui Allende fu trovato morto, Raúl ha commentato che ricordava nitidamente i fatti dell’11 settembre del 1973.
Con alcuni secondi è stato reso omaggio al leader cileno davanti alla poltrona in cui fu trovato senza vita quel giorno.
Hanno partecipato alla visita anche il cancelliere venezuelano Elías Jaua, il ministro di Comunicazione e Informazione Ernesto Villegas,la Procuratrice Generale Cilia Flores, l’Almirantessa Carmen Teresa Meléndez, con il vicepresidente del Consiglio dei Ministri di Cuba Miguel Díaz-Canel Bermúdez e il ministro degli esteri Bruno Rodríguez Parrilla.
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Presidenza di Cuba nella CELAC è un riconoscimento, affermano in Cile |
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27.01.2013 - http://www.prensa-latina.it
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La presidenza pro tempore che assumerà Cuba nella Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) è un riconoscimento all'isola per la sua traiettoria, ha affermato oggi qui il segretario esecutivo dell'ALBA, Rodolfo Sanz.
Il Cile patrocina per nuova alleanza dicooperazione nel Vertice CELAC-UE
Il presidente del Cile, Sebastian Piñera, ha fatto un appello oggi a creare una nuova alleanza strategica tra l'Unione Europea ed America Latina ed i Caraibi, basata sulla cooperazione e lo stimolo bilaterale degli investimenti.
UE considera l’America latina ed iCaraibi come soci strategici
Il presidente della Commissione Europea (UE), Josè Manuel Barroso, ha considerato oggi che l’America latina ed i Caraibi costituiscono i soci strategici per affrontare le sfide dello sviluppo e della crescita economica sostenuti.
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CELAC,
uno spazio per la sovranità regionale Da ieri pomeriggio si trova in Cile il ministro degli esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla, che parteciperà oggi alla riunione a livello ministeriale che precede il Vertice dei Capi di Stato e di Governo |
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25.01.2013 - Yaima Puig Meneses www.granma.cu
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A porte chiuse sono state svolte, nella giornata di ieri, le riunioni di ieri, dei Coordinamenti Nazionali e degli Alti Funzionari, incaricati di mettere a punto i documenti finali per i due Vertici che si svolgeranno in questo fine settimana nella capitale cilena, si sono svolte a porte chiuse.
Come è già noto, il primo Vertice è quello della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e l’Unione Europea, e il secondo, il primo della CELAC dopo la sua creazione nel dicembre del 2011.
Nelle riunioni corrispondenti alle delegazioni della CELAC, sono stati analizzati, tra gli altri temi, la Dichiarazione Finale, che sarà sottoposta oggi alla considerazione dei cancellieri della regione e successivamente, prima del Vertice, dovrà essere approvata dai capi di Stato e di Governo, il prosimo28 gennaio ’13.
Sono stati valuti aspetti che riguardano il piano d’azione che si presenterà ai presidenti latinoamericani e dei Caraibi, con le linee di lavoro che si eseguiranno nel prossimo periodo, in cui corrisponde a Cuba l’onore d’esercitare la presidenza Pro Tempore di questa organizzazione regionale. In questo documento si segnalano gli obiettivi e i dettagli relazionati alle future azioni di questa struttura intergovernativa, che ha stabilito importanti meccanismi di dialogo interno e con altre regioni del mondo, per consolidarsi poco a poco come una voce solida e integrata.
Il 1º Vertice della CELAC sarà uno scenario, inoltre, per valutare il compimento della Dichiarazione di Caracas 2011, che stabilisce, tra le sue priorità, il concetto comunitario di misure di protezione di fronte alla crisi globale, il complementare dei meccanismi regionali e sub regionali d’integrazione, l’elaborazione di programmi concreti per combattere la fame, la povertà e l’analfabetismo e per la protezione dell’ambiente.
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Iniziate attività preparatorie del I vertice della CELAC |
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24.01.2013 - Yaima Puig Meneses www.granma.cubaweb.cu
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Con l’inizio della IV Riunione dei Coordinatori Nazionali della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), lo Spazio Riesco, Centro delle Convenzioni della capitale cilena che accoglierà durante i giorni 26, 27 e 28 gennaio i Vertici CELAC-Unione Europea e il primo dei Capi di Stato e di Governo della CELAC dalla sua fondazione nel dicembre 2011, ha aperto le porte.
Corrisponderà a Cuba la responsabilità di continuare il lavoro iniziato per consolidare le strutture e affinare i compiti che deve assumere questo meccanismo latinoamericano e caraibico nelle attuali condizioni regionali e internazionali.
Si preparano così le basi per celebrare il I Vertice
della CELAC, proprio quando Nuestra America ricorda la
nascita, 160 anni fa, di uno dei suoi figli migliori:
José Martí. Duecento anni dopo l'inizio dei primi processi indipendentisti della regione, la creazione della CELAC ha rappresentato una pietra miliare. "Strategicamente, ci fornirà lo strumento politico necessario per unire volontà, rispettare la diversità, risolvere le divergenze, cooperare per il bene dei nostri popoli e la solidarizzarci gli uni con gli altri" valutava, un anno fa, il Generale dell'Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, nel suo discorso alla Summit di Fondazione.
Iniciaron actividades previas a la I Cumbre de la CELAC
Igualmente, se destacó el prestigio y fortaleza ganados por la CELAC en el ámbito internacional, lo cual está respaldado por la seriedad y profesionalidad con que ha desarrollado sus actividades en los más diversos escenarios. Tal y como fue aprobado en Caracas en diciembre del 2011, corresponde a Cuba asumir la Presidencia Pro Témpore de la CELAC durante el próximo año. De ahí que el vicecanciller cubano hiciera referencia en una de sus intervenciones a algunas de las actividades que se desarrollarán en este periodo. Dijo Moreno que el venidero 7 de febrero La Habana acogerá la primera reunión de Ministros de Educación de la CELAC, con el objetivo de analizar los principales problemas que en ese sector afectan a nuestra región. Durante el mes de marzo se desarrollará en Suriname la cita de Ministros de Cultura. Explicó también que Cuba compartirá la sede de las reuniones previstas en la abultada agenda con otros países miembros que estén interesados en fungir como tal. Corresponderá a nuestro país la responsabilidad de continuar el trabajo iniciado para consolidar las estructuras y perfilar mejor las tareas que debe asumir este mecanismo latinoamericano y caribeño de integración en las actuales condiciones regionales e internacionales. Se preparan así las bases para celebrar la I Cumbre de la CELAC, justo cuando Nuestra América recordará el natalicio, hace 160 años, de uno de sus mejores hijos: José Martí.
Doscientos años después del inicio de los
primeros procesos independentistas en la región, la constitución de la
CELAC representó un hito histórico. "En términos estratégicos, nos
brindará el instrumento político requerido para aunar voluntades,
respetar la diversidad, resolver diferencias, cooperar por el bien de
nuestros pueblos y solidarizarnos los unos con los otros", valoraba hace
un año el General de Ejército Raúl Castro Ruz, Presidente de los
Consejos de Estado y de Ministros, en su discurso de la Cumbre
Fundacional. |
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