Il Vescovo Emerito della Chiesa Metodista argentina, Federico Pagura, ha denunciato i maltrattamenti di cui è stato vittima come conseguenza del blocco contro cuba degli USA, che gli impediscono di celebrare i suoi 90 anni nell’Isola.
“Era un sogno che accarezzavo con entusiasmo, perchè anche se sono andato molte volte a Cuba, per me aveva un significato speciale, quasi al termine della mia, vita poter festeggiare lì il mio compleanno e presentare un libro che raccoglie parte delle mie poesie e delle mie memorie”, ha detto.
Pagura doveva raggiungere L’Avana per partecipare all’Assemblea del Consiglio Latinoamericano delle chiese, ma, come ha spiegato al giornalista radiofonico di Rosario, Coco López, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti gli ha bloccato i fondi per il viaggio e gli alberghi.
“Questo è un vero attacco alla libertà di pensiero, di movimento e d’espressione, ha sostenuto il Vescovo, ed ha anticipato che esiste la ferma intenzione di realizzare comunque la riunione, obbligatoriamente rimandata, come conseguenza della politica degli USA verso Cuba, al maggio prossimo.
Continueremo a lottare per questo, e continueremo a dire alle nostre congregazioni religiose e al popolo in generale che questa è un’altra aggressione tra le tante che abbiamo subito in tanti anni di dominio dell’impero nordamericano sul nostro continente e i Carabi”, ha segnalato.
“All’incontro nella capitale cubana dovevano partecipare i rappresentanti del Consiglio Latinoamericano delle Chiese, nel quale esiste una forte presenza caraibica, ed altre istituzioni appartenenti al Consiglio Mondiale delle Chiese, "con il quale lavoriamo in intima relazione”, ha detto.
Il Vescovo emerito ha approfittato dell’intervista per congratularsi con gli amici e i fratelli di Cuba, per l’elezione di questo paese a presidente della Comunità dei Paesi Latinoamericani e dei Caraibi - CELAC - nel 2013.
“Questa è la miglior dimostrazione che siamo in un buon cammino e che sono molti di più quelli che lottano e lavorano per la giustizia e la libertà, di quelli attaccati a un passato senza presente nè futuro”, ha segnalato.
Nel novembre scorso, l’Assemblea Generale della ONU ha reiterato per la 21ª volta consecutiva la sua domanda per l’eliminazione del blocco economico, commerciale finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba da mezzo secolo, con l’appoggio di 188 paesi e tre soli contrari (Stati Uniti, Israele e Palau) e due astenuti (Isole Marshall e Micronesia).