“Questo processo elettorale è stato organizzato come mai prima, con più che sufficienti informazioni alla popolazione”, ha dichiarato alla stampa Miriam Ofelia Ortega Suárez, presidentessa del Consiglio Mondiale delle Chiese per l’America Latina ed i Caraibi.
Dopo aver votato nel seggio n. 3 della circoscrizione 16, nella zona ovest della città di Matanzas, la donna, che ha combattuto tante battaglie politiche sia nel paese che all’estero, ha affermato che per ampliare sensibilmente il carattere democratico delle elezioni, questa volta è stato ulteriormente rafforzato il vincolo tra la popolazione ed i suoi rappresentati.
“Ho effettuato un percorso di otto giorni a contatto con la gente. Abbiamo visitato il municipio di Calimete, che rappresento dinnanzi al massimo organo del potere statale. Siamo stati in scuole, policlinici e nelle zone rurali, dove si possono capire meglio i problemi della popolazione. È stata un’esperienza straordinaria. Ho imparato molto dal popolo”.
Come parte di questo scambio che favorisce la comunicazione tra i legislatori ed i loro elettori, ha riferito di aver conosciuto nel complesso per la lavorazione dello zucchero Jesús Rabí una donna che ha nelle sue mani la responsabilità della qualità dello zucchero. “Voglio scrivere la biografia di questa donna coraggiosa”, ha dichiarato emozionata.
Allo stesso modo ha esaltato la partecipazione delle donne nel processo decisionale e, nel caso di questa provincia, la consistente presenza femminile, per i meriti e le capacità, sia tra i candidati come delegati all’Assemblea provinciale del Potere Popolare che come deputati al Parlamento cubano.
Riferendosi al carattere popolare e democratico del processo elettorale, ha spiegato che sono rappresentati tutti i settori della società. Questa moltitudine nella diversità caratterizza il nostro popolo, ha sottolineato.
Ha fornito i dettagli sulle attività della lotta per il ritorno a Cuba dei Cinque ed ha ribadito che è necessario arrivare alle famiglie statunitensi, agli intellettuali ed alle persone più sensibili. “Quest’anno sarà decisivo in questa battaglia. Stiamo convocando i consigli delle chiese e la nostra fratellanza degli Stati Uniti per ottenere una mobilitazione completa. Abbiamo scritto ad Obama per chiedere la loro liberazione”.
Nonostante i suoi tanti meriti, tra i quali quello di essere stata la prima donna ordinata Pastore della Chiesa Presbiteriana e rettrice del Seminario Evangelico di Matanzas per diversi anni, Miriam Ofelia Ortega Suárez ha ribadito in diverse occasioni che preferisce essere apprezzata come insegnate. È la professione che prediligo, ha più volte dichiarato.
Ha evidenziato lo spirito di unità del popolo cubano, che è lo stesso di tutti i religiosi, senza escludere nessun credo, ed ha aggiunto “La mia vita è Chiesa e Rivoluzione”.