Esther Montes de Oca ha

compiuto 103 anni

 

 

8.08.2013 - Ronald Suárez Rivas www.granma.cu

 

 

Esther Montes de Oca, la valorosa madre dei fratelli Saíz, i due giovani assassinati  brutalmente dalla dittatura batistiana nel 1957, ha compiuto 103 anni il  7 agosto.

 

Nell’occasione la popolazione e una rappresentazione dell’Associazione Hermanos Saíz (AHS),  ha reso omaggio alla coraggiosa donna, simbolo di lealtà e fermezza.

 

Ha partecipato all’incontro anche l’ambasciatore del Venezuela in Cuba,  Edgardo Ramírez, che le ha offerto un mazzo di fiori, una bandiera del suo paese e una foto in cui appaiono  Fidel, Raúl y Hugo Chávez.

 

Grata ed emozionata, la madre dei fratelli Saíz Montes de Oca ha detto di sentirsi felice d’aver avuto la fortuna di vivere per tanto tempo ed ha esortato le nuove generazioni a lavorare molto, che siano oneste e che lottino sino al finale, che amino la Rivoluzione.

 

Nata nel 1910 da una famiglia profondamente patriottica, Esther conosceva perfettamente le attività rivoluzionarie dei suoi figli.

 

“Un giorno lessi i loro scritti e chiesi perchè lo facevano: come madre avevo timore.

 

Li vedevo uscire e non sapevo se sarebbero tornati, ma comprendevo che dovevano lottare. Quelle idee erano nate con loro e io non potevo contrastarle”, ha affermato.

 

Dopo l’orrendo crimine contro Luis e Sergio, nella tragica serata de13 agosto del 1957, la principale ragione della sua vita è stata la difesa dei loro principi e la sua grande soddisfazione è stata vedere come diventavano realtà i sogni dei suoi due ragazzi.

 

La sua casa fu la caserma, per tre mesi, dei membri della guerriglia che aveva combattuto  contro la tirannia nella Sierra degli Organi, dopo il trionfo del 1 gennaio.

 

Esther,  partecipò molto attivamente ai programmi educativi sviluppati dalla Rivoluzione e per 12 anni fece parte del Comitato Nazionale della Federazione delle Donne Cubane.

 

Dal 1982, data la quantità di persone che giungevano nel luogo per conoscere la vita e l’opera dei suoi due figli assassinati, pur continuando a viverci, la sua casa è stata trasformata in un Museo per il quale sono passati almeno 600000 visitatori.