Il Commissariato ONU per i Diritti Umani

 

prende posizione su Guantánamo

 

 

 6.04.2013 -  http://amicuba.altervista.org

 

 

 

La dicitura sul cartello all’ ingresso della base di Guantanamo dice: “Legati all’onore nella difesa della libertà”

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite (ONU) per i   Diritti Umani, Navi  Pillay, ha detto che gli Stati Uniti non solo violano i propri impegni, ma anche il diritto internazionale nel tenere aperta la prigione di Guantanamo.

 

Attraverso un comunicato Pillay ha detto che “gli Stati Uniti sono in violazione non solo dei propri impegni, ma anche delle leggi e degli standard internazionali che sono tenuti a mantenere.

 

Proseguire con gli incarceramenti equivale alla “detenzione arbitraria “.

 

In questo senso, l’osservatrice dei diritti umani nelle Nazioni Unite ha ricordato che la maggior parte dei prigionieri di Guantanamo sono lì da più di un decennio senza processo o senza accuse chiare contro di loro.

 

In riferimento all’attuazione in corso di uno sciopero della fame iniziato lo scorso 6 febbraio da più di 100 prigionieri a Guantanamo, Pillay ha detto che si tratta di un “atto disperato”.

 

Quattro anni fa, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva promesso di chiudere il carcere di Guantanamo, aperto dal suo predecessore George W. Bush nel gennaio del 2002. Tuttavia, ad oggi, non ha rispettato l’impegno. A questo proposito, il funzionario ONU Navi Pillay si è detta delusa dalle promesse non mantenute.

 

Il carcere nella base che si trova vicino a Guantanamo, a Cuba, è in un territorio mantenuto in proprietà dagli Stati Uniti contro la volontà del popolo cubano.