In punto di  morte i detenuti

 

in sciopero della fame

 

 

2.08.2013 - www.granma.cu

 

 

Gli Stati Uniti sono al punto di sommare un’altra pagina grigia del loro lungo elenco di crimini, se avverrà la probabile morte dei reclusi in sciopero della fame, nel carcere che gli USA  mantengono illegittimamente nell’illegale base navale di Guantánamo, nella zona sud- orientale di Cuba.

 

L’allarme lo ha dato  David Remes, uno degli avvocati dei prigionieri, che ha detto che la situazione è prossima a provocare la morte, ha precisato un rapporto di Prensa Latina proveniente da Washington.

 

Citando dati del  Pentágono, questa agenzia di notizie indica che, dei  166 reclusi lì mantenuti, (nell’illegale limbo  giuridico per presunti delitti, da verificare e presunto appoggio ad azioni di terrorismo) un centinaio partecipa allo sciopero della fame e che 45 sono alimentati a forza.

 

Remes ha detto che vari prigionieri hanno perso 20 chili di peso e sono disperati, e che potrebbero morire in pochi giorni.

 

Le guardie del carcere ammanettano gli scioperanti e pongono sul loro viso delle maschere per inserire dalle narici un tubo lungo 60 centimetri e somministrare dei nutrienti liquidi per ore, hanno raccontato diversi prigionieri.