Dichiarazione del Ministero

 

delle Relazioni Estere

 

 

 

 

Il 30 maggio, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha ripetuto la falsa accusa che Cuba è uno "Stato Patrocinatore del Terrorismo Internazionale".

Nuovamente, questa decisione vergognosa è stata presa, ignorando deliberatamente la verità e ignorando l’ampio consenso e il reclamo esplicito di numerosi settori della società statunitense e della comunità internazionale, perchè si ponga fine a questa ingiustizia.

L’unico proposito di questo spregevole esercizio è il tentativo di giustificare il mantenimento del
blocco, una politica fallita che il mondo intero condanna.

Inoltre vuole compiacere un gruppo nemico di Cuba, sempre più piccolo, che si affanna mantenere una politica che non ha già un supporto e che non rappresenta nemmeno gli interessi nazionali degli Stati Uniti, della maggioranza della popolazione statunitense o dell’emigrazione cubana residente in questo paese.

Il Governo degli Stati Uniti insiste nel mantenere questa designazione arbitraria e unilaterale nonostante il fallimento totale delle accuse ridicole e degli argomenti senza fondamento che tradizionalmente ha utilizzato negli ultimi anni, come accusa per questo, come la presenza nel nostro paese di fuggitivi dalla giustizia statunitense, nessuno dei quali sicuramente è mai stato accusato di terrorismo. Inoltre sostiene che Cuba accoglie militanti baschi della ETA, ignorando che questo risponde ad una richiesta dei governi impegnati nel tema. Segnala anche che membri della guerriglia della Colombia vivono nel nostro paese, e questo costituisce un’accusa assurda, perché dal 2011
Cuba accompagna come garante il processo di pace in Colombia.

Il territorio di Cuba non è mai stato usato e non si userà mai per ospitare terroristi di nessuna origine, né per organizzare, finanziare o perpetrare azioni di terrorismo contro nessun paese del mondo, includendo gli Stati Uniti. Il Governo cubano respinge e condanna senza eccezioni ogni azione di terrorismo in qualsiasi luogo, in qualsiasi circostanza e qualsiasi siano le motivazioni che si sostengono.

Al contrario, il governo degli Stati Uniti utilizza il terrorismo di Stato come un’arma contro paesi che sfidano i suoi interessi, provocando la morte tra la popolazione civile. Ha usato aerei senza equipaggio per perpetrare esecuzioni extragiudiziarie di presunti terroristi includendo degli statunitensi, con il risultato della morte di centinaia di civili innocenti.

Gli Stati Uniti sono stati storicamente un rifugio di terroristi e di assassini confessi d’origine cubana e sino ad oggi ospitano
Luis Posada Carriles, autore intellettuale del primo attentato terrorista contro l’aviazione civile nell’Emisfero Occidentale, che provocò l' esplosione in volo, sulle coste di Barbados, di un aereo della Cubana de Aviación, il 6 ottobre del 1976 e la morte dei suoi 73 passeggeri, includendo i membri della squadra giovanile di scherma. Posada vive libero e tranquillo a Miami, mentre Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González sono sempre reclusi ingiustamente per aver combattuto il terrorismo negli Stati Uniti, accusati di delitti che non hanno mai commesso.

Cuba ha sofferto per decenni le conseguenze delle
azioni di terrorismo organizzate, finanziate ed eseguite dal territorio degli Stati Uniti, con un saldo di 3478 morti e 2099 invalidi. Il governo cubano non riconosce al governo degli Stati Uniti la minima autorità morale per giudicarlo.

Dal 2002 il governo di Cuba ha proposto a quello degli Stati Uniti di adottare un accordo bilaterale per affrontare il terrorismo, offerta che ha reiterato nel 2012, senza ricevere risposta.

Il Ministero delle Relazioni Estere respinge energicamente l’utilizzo con fini politici di un tema politico tanto delicato come il terrorismo internazionale e domanda che si ponga fine a questa definizione vergognosa che offende il popolo cubano ed ha come unico obiettivo il tentativo di giustificare l’anacronistico e crudele blocco contro Cuba che scredita lo stesso governo degli Stati Uniti.

L’Avana, 30 maggio del 2013.