Chi finanzia il tour della oppositrice

cubana Yoani Sanchez?

 

 

8.03.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com * LibreRed / Le Monde Diplomatique

http://www.youtube.com/watch?v=ukSzfOuhLWk&feature=player_embedded

 

 

Yoani Sanchez, nota detrattrice della Rivoluzione cubana, è attualmente in tour in diversi paesi nel bel mezzo di una campagna contro il governo cubano.

Nella sua
prima tappa, a Recife, nord del Brasile,  il ricevimento della Sanchez non é stato così tranquillo come si immaginava. Un gruppo di persone la stava aspettando con striscioni contro di lei e in solidarietà con il Governo cubano. A São Paulo, durante la lettura e firma del suo ultimo libro, ha anche incontrato proteste, che, davanti all'impotenza, ha qualificato  come "violazione del suo diritto di espressione".

Nella sua seconda sosta, a Praga, l'oppositrice cubana ha avuto un incontrato con membri del destrorso governo ceco, il cui ministro degli Esteri, Karel Schwarzenberg, mantiene, da anni, permanenti legami con l'opposizione cubana.

Yoani Sanchez deve ancora visitare il Messico, Stati Uniti d'America, Argentina, Canada, Perù,
Spagna, Italia, Polonia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera. I movimenti sociali in solidarietà con Cuba e le organizzazioni che appoggiano i processi di cambiamento che attualmente vive l'America Latina si chiedono chi finanzia un tour di questa portata per diversi paesi e continenti, che implica costi considerevoli in materia di trasporti, vitto e alloggio.

E' che Yoani Sánchez è un personaggio unico nel mondo dell'opposizione cubana. Mai nessun oppositore ha mai beneficiato di tale massiccia esposizione mediatica né di un riconoscimento internazionale di tale portata in un tempo così breve. Quindi, qualcosa suggerisce che potenti interessi e grandi somme di denaro sembrano nascondersi dietro la sua figura.

In un solo anno di vita, benché esistano decine di blog più antichi e non meno interessanti di quello di Sanchez, la bloggera cubana ha ottenuto il Premio di Giornalismo Ortega y Gasset, del valore di 15.000 euro, il 4 aprile 2008, consegnato dal quotidiano spagnolo El Pais. Di solito, questo premio viene assegnato a giornalisti o scrittori che hanno una lunga carriera letteraria. È la prima volta una persona con il profilo di Sanchez lo ottiene. Da allora, la blogger ha raccolto più di 250.000 dollari in vari
premi assegnati.


Legami con  gli USA



Yoani Sanchez è in stretta relazione con la diplomazia USA a Cuba, come segnala un cablo, classificato "segreto" per il suo contenuto sensibili, proveniente dalla Sezione di Interessi (SINA). Michael Parmly, ex capo della Sezione di Interessi degli Stati Uniti a L'Avana, che regolarmente si riuniva con Yoani Sánchez nella sua residenza diplomatica personale, come indicato dai documenti riservati della SINA, ha fatto partecipe della sua preoccupazione per la pubblicazione dei cablo diplomatici USA da Wikileaks: "Mi dispiacerebbe molto se le numerose conversazioni che ho avuto con Yoani Sánchez fossero pubblicate. Ella potrebbe pagare le conseguenze per tutta la vita". La domanda che viene subito alla mente è: per quali motivi Yoani Sanchez sarebbe in pericolo se il suo agire, come lui afferma, rispetta il quadro della legge?

Nel 2009, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha ordinato la
chiusura di più di 80 siti web collegati a Cuba che promuovevano il commercio e quindi violavano la normativa in materia di sanzioni economiche. È interessante notare che il sito di Yoani Sanchez non é stato chiuso mentre questo propone l'acquisto del suo libro in italiano, anche tramite Paypal, un sistema che nessun cubano che vive a Cuba può utilizzare a causa delle sanzioni economiche (che vietano, tra l'altro, il commercio elettronico).

Sanchez ha anche un diritto d'autore per il suo blog "© 2009 Generación Y All Rights Reserved". Nessun altro blogger cubano può fare lo stesso per le leggi del blocco. Si scopre anche che Sanchez ha fatto la sua registrazione del dominio mediante la società GoDaddy, società USA, la cui caratteristica principale è l'anonimato. Il Pentagono utilizza GoDaddy per registrare siti con tutta la discrezione necessaria. Come Yoani Sánchez, una blogger cubana che vive a Cuba, può registrare il suo sito mediante una società statunitense, quando la legislazione in materia di sanzioni economiche lo proibisce formalmente?

Un altro fatto sorprendente. Il sito che ospita il blog di Sanchez ha una larghezza di banda che è di 60 volte superiore a quello di cui Cuba dispone per tutti i suoi utenti Internet. Altre domande sorgono inevitabilmente in merito: chi gestisce queste pagine in 18 lingue? Chi paga gli amministratori? Quanto costa? Chi paga i traduttori che lavorano, ogni giorno, al sito della Sanchez? Quanto costa?


Semplice Blogger?



Lungi dall'essere un semplice blogger, Yoani Sanchez è ora la nuova figura dell'opposizione cubana e gode del sostegno, pubblico, di Washington. Ella ha un sistema di finanziamento "legale" che è quello di ricompensare l'opposizione al governo di L'Avana con numerosi premi dotati di varie decine di migliaia di dollari - nel suo caso più di 250.000 dollari - come illustrato dalla valanga di premi che ha ricevuto la Sanchez, nuova ninfa egregia del Dipartimento di Stato, nel giro di pochi mesi.

L'obiettivo di Washington non è più federare la popolazione cubana intorno a queste persone che preconizzano un cambiamento di sistema a Cuba, sapendo che questo discorso non é udibile tra gli abitanti dell'isola, la maggior parte dei quali rimane fedele al processo rivoluzionario, nonostante le difficoltà e le vicissitudini quotidiane. La guerra è più d'ordine mediatico. Mantenendo la presenza di un'opposizione interna, anche senza rilevanza e senza alcuna base popolare, permette giustificare la sua politica di isolamento e di sanzioni contro il governo di L'Avana in nome della lotta per i "diritti umani e la democrazia."

 

¿Quién financia la gira de la opositora cubana Yoani Sánchez?

Yoani Sánchez, conocida detractora de la Revolución Cubana, se encuentra actualmente de gira por varios países en medio de una campaña contra el Gobierno cubano.
En su primera parada, en Recife, al norte de Brasil, el recibimiento de Sánchez no fue tan plácido como se imaginaba. Un grupo personas le esperaba con pancartas en su contra y en solidaridad con el Gobierno cubano. En São Paulo, durante la lectura y firma de su último libro, también se encontró con protestas, a las que, ante la impotencia, calificó como “violación de su derecho a la expresión”.
En su segunda escala, en Praga, la opositora cubana mantuvo reuniones con miembros del derechista Gobierno checo, cuyo ministro de Exteriores, Karel Schwarzenberg, mantiene desde hace años vínculos permanentes con la oposición cubana.
Yoani Sánchez todavía tiene que visitar México, EEUU, Argentina, Canadá, Perú, España, Italia, Polonia, Alemania, Países Bajos y Suiza. Movimientos sociales en solidaridad con Cuba y organizaciones que apoyan los procesos de cambio que vive actualmente América Latina se preguntan quién financia una gira de esa magnitud por varios países y continentes, que implica unos costes considerables en transporte, hospedaje y dietas.
Y es que Yoani Sánchez es un personaje peculiar en el universo de la oposición cubana. Jamás ningún opositor se ha beneficiado de una exposición mediática tan masiva ni de un reconocimiento internacional de semejante dimensión en tan poco tiempo. Por ello, algo lleva a pensar que poderosos intereses y grandes sumas de dinero parecen esconderse detrás de su figura.
En apenas un año de existencia, aunque existen decenas de blogs más antiguos y no menos interesantes que el de Sánchez, la bloguera cubana consiguió el Premio de Periodismo Ortega y Gasset, dotado con 15.000 euros, el 4 de abril de 2008, otorgado por el diario español El País. De costumbre, este premio se otorga a periodistas o escritores que presentan una larga carrera literaria. Es la primera vez que una persona con el perfil de Sánchez lo obtiene. Desde entonces, la bloguera ha obtenido más de 250.000 dólares por distintos premios concedidos.

Vínculos con Estados Unidos

Yoani Sánchez está en estrecha relación con la diplomacia estadounidense en Cuba, como señala un cable, clasificado “secreto” por su contenido sensible, que emana de la Sección de Intereses Norteamericanos (SINA). Michael Parmly, antiguo jefe de la SINA en La Habana, que se reunía
regularmente con Yoani Sánchez en su residencia diplomática personal como lo indican los documentos confidenciales de la SINA, hizo partícipe de su preocupación respecto a la publicación de los cables diplomáticos estadounidenses por Wikileaks: “Me molestaría mucho si las numerosas conversaciones que tuve con Yoani Sánchez fueran publicadas. Ella podría pagar las consecuencias toda la vida”. La pregunta que viene inmediatamente en mente es la siguiente: ¿por cuáles razones Yoani Sánchez estaría en peligro si su actuación, como lo afirma, respetan el marco de la legalidad?
En 2009, el Departamento del Tesoro de Estados Unidos ordenó el cierre de más de ochenta sitios Internet relacionados con Cuba que fomentaban el comercio y violaban así la legislación sobre las sanciones económicas. Curiosamente, el sitio de Yoani Sánchez no fue cerrado mientras que éste
propone la adquisición de su libro en italiano, además a través de Paypal, sistema que ningún cubano que vive en Cuba puede utilizar a causa de las sanciones económicas (que prohíben, entre otros, el comercio electrónico)
Sánchez también dispone de un Copyright para su blog “© 2009 Generación Y All Rights Reserved” . Ningún otro bloguero cubano puede hacer lo mismo por las leyes del embargo. También se descubre que Sánchez hizo su registro de dominio mediante la empresa estadounidense GoDaddy, cuya principal característica es el anonimato. El Pentágono usa a GoDaddy para registrar sitios con toda la discreción necesaria. ¿Cómo Yoani Sánchez, una bloguera cubana que vive en Cuba, puede registrar su sitio mediante una empresa estadounidense, cuando la legislación sobre las sanciones económicas lo prohíbe formalmente?
Otro dato sorprendente. El sitio que aloja el blog de Sánchez dispone de un ancho de banda que es 60 veces superior al que dispone Cuba para todos sus usuarios de Internet. Otras preguntas surgen inevitablemente al respecto: ¿quién administra esas páginas en 18 idiomas? ¿Quién paga a los
administradores? ¿Cuánto? ¿Quién paga a los traductores que trabajan a diario en el sitio de Sánchez? ¿Cuánto?

¿Simple bloguera?

Lejos de ser una simple bloguera, Yoani Sánchez es la nueva figura de proa de la oposición cubana y goza del apoyo ahora público de Washington. Ella dispone de un sistema de financiación “legal” que consiste en recompensar la oposición al gobierno de La Habana mediante premios dotados de varias
decenas de miles de dólares -en su caso más de 250.000 dólares-, como lo ilustra la avalancha de distinciones que ha recibido Sánchez, la nueva ninfa Egregia del Departamento de Estado, en el espacio de algunos meses.
El objetivo de Washington ya no es federar a la población cubana alrededor de estas personas que preconizan un cambio de sistema en Cuba, pues sabe que su discurso no es audible entre los habitantes de la isla, cuya mayoría permanece fiel al proceso revolucionario a pesar de las dificultades y vicisitudes cotidianas. La guerra es más bien de orden mediático. Al mantener la presencia de una oposición interna, incluso sin envergadura y carente de toda base popular, permite justificar su política de aislamiento y de sanciones contra el gobierno de La Habana en nombre de la lucha por “los derechos humanos y la democracia”.

*LibreRed / Le Monde Diplomatique