Tutto
indica che
la diplo-blogger
ufficiale di
Washington,
Yoani
Sánchez
Cordero, ha
ricevuto
nuove
istruzione
da parte dei
funzionari
della CIA
che la
guidano
nella sua
carriera di
"oppositrice"
al governo
cubano.
Coloro che
hanno letto
alcuni testi
scritti da
ex
funzionari
della CIA
come quelli
di William
Blue, John
Stockwell o
Phillip Agee,
vedranno che
il suo agire
è una copia
fedele di
altri piani
della CIA,
eseguiti tra
il 1960 e il
2009, non
c'è quasi
nulla di
nuovo in
campo di
manipolazione
mediatica e
fabbricazione
d'immagine.
Da quando è
tornata
dalla
Repubblica
Ceca e dalla
Spagna, la
diplo-blogger
sta
emettendo
segnali
della nuova
linea di
azione
impartita
per quando
ritornerà a
Cuba e ha
iniziato a
fornire
informazioni
sui suoi
progetti
immediati,
in cui cerca
uno scontro
più aperto
con le
autorità
cubana,
forse
con la
promessa di
un forte
sostegno
politico a
qualsiasi
risposta
legale da
parte del
governo, con
il sostegno
di alcuni
partiti e
organizzazioni
internazionali
di destra.
A questo
proposito,
ha
dichiarato
durante una
conferenza
stampa in
Messico,
dopo la sua
partecipazione
alla
sessione
semestrale
della
Società
Interamericana
della Stampa
(SIP),
che
"ritornava a
Cuba per
fondare un
organo di
stampa.
So che è
impossibile,
che
legalmente é
impossibile,
ma non sarò
io che mi
pongo i
limiti.
La vita mi
ha insegnato
che il muro
si abbatte
spingendo di
fronte al
mondo".
La sua nuova
provocazione
è ormai ben
delineata,
cercherà di
infrangere
la legge e
poi si
presenterà
come vittima
del regime,
con il
sostegno
orchestrato
della CIA.
Per caso
questo
stesso non
l'hanno
fatto con i
colpi di
stato che
eseguirono
per anni in
America
Latina, gli
assassinii
di leader
politici e
altre
menzogne
progettate
dall'Agenzia?
Yoani stessa
lo ha detto
durante la
conferenza
stampa
assicurando
che ha già
il sostegno
e la
protezione
delle
persone che
ha
conosciuto
nel tour che
realizza in
America ed
Europa.
A quali
persone si
riferisce,
ai membri
delle
organizzazioni
che lavorano
per la CIA
nella
Repubblica
Ceca e
Spagna.
Sicuramente
si.
Per
dare più
drammaticità
alle sue
azioni si è
auto
definita
come un
"prodotto
del secolo
XXI" per la
sua
"perizia"
nell'uso
delle
tecnologie,
ma non ha
menzionato
il totale
appoggio
della CIA
nel suo
progetto di
Generazione
Y, e la
larghezza di
banda che
possiede,
la
traduzione
immediata in
9 lingue che
riceve in
forma
'gratuita'
da
"collaboratori
internazionali"
ed i mezzi
tecnici che
le portano
sino a casa
sua gli
emissari
della CIA,
sotto la
copertura di
semplici ed
innocenti
"turisti".
Nella
campagna
d'immagine
fabbricata
dai nord
americani
nella loro
guerra
psicologica
contro Cuba,
la
diplo-blogger
di
Washington
dice che ha
inviato,
durante
cinque anni,
più di
15.000
messaggi sul
social
network
Twitter
nonostante
ripeta che
"per il suo
prezzo
Internet è
praticamente
inaccessibile
ai cubani
poiché per
un'ora in
rete la
gente deve
pagare un
terzo o la
metà del
loro
stipendio
mensile".
Non si
accorgere
che nel
mondo ci
sono molte
persone
intelligenti
e che sanno
contare?
Se è così
semplice e
lei ha così
tanto
know-how
tecnologico,
come può
coprire le
spese se né
lei e né suo
marito
lavorano?
Saranno
maghi, oltre
ai prodotti
tecnologici
del secolo
XXI, o é che
hanno un
finanziamento
degli yankee
che le
permette di
far tutto
ciò che
vuole fare?
Ognuno
tragga le
sue
conclusioni,
io per parte
mia faccio
presto a
trarre le
mie.
La CIA paga
le sue
attività, di
ciò non ho
il minimo
dubbio.
Las nuevas orientaciones de la CIA
Arthur Gónzalez
Toda hace indicar que la diplobloguera oficialista de Washington Yoani
Sánchez Cordero ha recibido nuevas orientaciones de los oficiales de la
CIA que la guían en su carrera como “opositora” al gobierno cubano.
Quienes hayan leído algunos textos escritos por ex oficiales de la CIA
como los de William Blue, John Stockwell o Phillip Agee, verá que su
actuación es copia fiel de otros planes de la CIA ejecutados entre 1960
y el 2009, casi no hay nada nuevo en materia de manipulación mediática y
fabricación de imagen.
Desde su regreso de la Republica Checa y de España, la diplobloguera
está emitiendo señales de la nueva línea de acción impartida para cuando
retorne a Cuba y ha empezado a brindar informaciones de sus planes
inmediatos, en los que busca una confrontación más abierta con las
autoridades cubanas, quizás por la promesa de un fuerte apoyo político a
cualquier respuesta legal por parte del gobierno, con el respaldo
algunos partidos y organizaciones internacionales de derecha.
En este sentido, declaró durante una rueda de prensa celebrada en México,
posterior a su participación en la sesión semestral de la Sociedad
Interamericana de Prensa (SIP), que “regresaba a Cuba a fundar un medio
de prensa. Sé que es imposible, que legalmente es imposible, pero no
seré yo quien me ponga los límites. La vida me ha enseñado que el muro
se tumba empujando de cara al mundo”.
Su nueva provocación está ya bien delineada, buscará violar la ley y
después se presentará como víctima del régimen con el apoyo orquestado
de la CIA. ¿A caso eso mismo no lo han hecho hasta con los golpes de
estado que ejecutaron durante años en América latina, los asesinatos de
dirigentes políticos y otras patrañas diseñadas por la Agencia?
Yoani misma lo dijo en esa rueda de prensa, al asegurar que ya cuenta
con el respaldo y protección de la gente que ha conocido en la gira que
realiza por América y Europa. ¿A qué gente se refiere, a los miembros de
las organizaciones que trabajan para la CIA en Chequia y España.
Seguramente si.
Para darle más dramatismo a sus actos se autodefinió como un “producto
del siglo XXI” por su “pericia” en el uso de las tecnologías, pero
omitió referirse al apoyo total de la CIA en su proyecto Generación Y,
al ancho de banda que posee, a la traducción inmediata a 9 idiomas que
recibe de forma “gratuita” por “colaboradores internacionales” y a los
medios técnicos que le llevan hasta su casa emisarios de la CIA, bajo la
cobertura de simples e inocentes “turistas”.
En la campaña de imagen fabricada por los norteamericanos en su guerra
sicológica contra Cuba, la diplobloguera de Washington asegura que ha
enviado más de 15 mil mensajes en la red social Twitter durante cinco
años, a pesar de repetir que “por su precio actualmente Internet es
prácticamente inaccesible para los cubanos ya que por una hora a la red
la gente tiene que pagar un tercio o la mitad de su salario mensual”.
¿No se dará cuenta que en el mundo hay muchas personas inteligentes y
que saben contar? Si esto es así de simple y ella tiene tanta pericia
tecnológica, ¿cómo puede sufragar sus gastos si ella ni su esposo
trabajan?
¿Serán magos, además de productos tecnológicos del siglo XXI, o es que
tienen un financiamiento de los yanquis que les permite hacer todo lo
que asegura hacer?
Cada uno que saque sus propias conclusiones, yo por mi parte hace rato
que saque las mías. La CIA paga sus actividades, de eso no me cabe la
menor duda.
|