Le nuove linee guida della CIA

 

 

16.03.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

Tutto indica che la diplo-blogger ufficiale di Washington, Yoani Sánchez Cordero, ha ricevuto nuove istruzione da parte dei funzionari della CIA che la guidano nella sua carriera di "oppositrice" al governo cubano.

 

Coloro che hanno letto alcuni testi scritti da ex funzionari della CIA come quelli di William Blue, John Stockwell o Phillip Agee, vedranno che il suo agire è una copia fedele di altri piani della CIA, eseguiti tra il 1960 e il 2009, non c'è quasi nulla di nuovo in campo di manipolazione mediatica e fabbricazione d'immagine.

Da quando è tornata dalla Repubblica Ceca e dalla Spagna, la diplo-blogger sta emettendo segnali della nuova linea di azione impartita per quando ritornerà a Cuba e ha iniziato a fornire informazioni sui suoi progetti immediati, in cui cerca uno scontro più aperto con le autorità cubana, forse  con la promessa di un forte sostegno politico a qualsiasi risposta legale da parte del governo, con il sostegno di alcuni partiti e organizzazioni internazionali di destra.

A questo proposito, ha dichiarato durante una conferenza stampa in Messico, dopo la sua partecipazione alla sessione semestrale  della Società Interamericana della Stampa
(SIP), che "ritornava a Cuba per fondare un organo di stampa.
So che è impossibile, che legalmente é impossibile, ma non sarò io che mi pongo i limiti. La vita mi ha insegnato che il muro si abbatte spingendo di fronte al mondo".

La sua nuova provocazione è ormai ben delineata, cercherà di infrangere la legge e poi si presenterà come vittima del regime, con il sostegno orchestrato della CIA. Per caso questo stesso non l'hanno fatto con i colpi di stato che eseguirono per anni in America Latina, gli assassinii di leader politici e altre menzogne progettate dall'Agenzia?

Yoani stessa lo ha detto durante la conferenza stampa assicurando che ha già il sostegno e la protezione delle persone che ha conosciuto nel tour che realizza in America ed Europa. A quali persone si riferisce, ai membri delle organizzazioni che lavorano per la CIA nella Repubblica Ceca e Spagna. Sicuramente si.

Per dare più drammaticità alle sue azioni si è auto definita come un "prodotto del secolo XXI" per la sua "perizia" nell'uso delle tecnologie, ma non ha menzionato il totale appoggio della CIA nel suo progetto di Generazione Y, e la larghezza di banda che possiede, la traduzione immediata in 9 lingue che riceve in forma 'gratuita' da "collaboratori internazionali" ed i mezzi tecnici che le portano sino a casa sua gli emissari della CIA, sotto la copertura di semplici ed innocenti "turisti".

Nella campagna d'immagine fabbricata dai nord americani nella loro guerra psicologica contro Cuba, la diplo-blogger di Washington dice che ha inviato, durante cinque anni, più di 15.000 messaggi sul social network Twitter  nonostante ripeta che "per il suo prezzo Internet è praticamente inaccessibile ai cubani poiché per un'ora in rete la gente deve pagare un terzo o la metà del loro stipendio mensile". Non si accorgere che nel mondo ci sono molte persone intelligenti e che sanno contare? Se è così semplice e lei ha così tanto know-how tecnologico, come può coprire le spese se né lei e né suo marito lavorano?

Saranno maghi, oltre ai prodotti tecnologici del secolo XXI, o é che hanno un finanziamento degli yankee che le permette di far tutto ciò che vuole fare?

Ognuno tragga le sue conclusioni, io per parte mia faccio presto a trarre le mie. La CIA paga le sue attività, di ciò non ho il minimo dubbio.

 

 

 

Las nuevas orientaciones de la CIA

Arthur Gónzalez

Toda hace indicar que la diplobloguera oficialista de Washington Yoani Sánchez Cordero ha recibido nuevas orientaciones de los oficiales de la CIA que la guían en su carrera como “opositora” al gobierno cubano. Quienes hayan leído algunos textos escritos por ex oficiales de la CIA como los de William Blue, John Stockwell o Phillip Agee, verá que su actuación es copia fiel de otros planes de la CIA ejecutados entre 1960 y el 2009, casi no hay nada nuevo en materia de manipulación mediática y fabricación de imagen.
Desde su regreso de la Republica Checa y de España, la diplobloguera está emitiendo señales de la nueva línea de acción impartida para cuando retorne a Cuba y ha empezado a brindar informaciones de sus planes inmediatos, en los que busca una confrontación más abierta con las autoridades cubanas, quizás por la promesa de un fuerte apoyo político a cualquier respuesta legal por parte del gobierno, con el respaldo algunos partidos y organizaciones internacionales de derecha.
En este sentido, declaró durante una rueda de prensa celebrada en México, posterior a su participación en la sesión semestral de la Sociedad Interamericana de Prensa (SIP), que “regresaba a Cuba a fundar un medio de prensa. Sé que es imposible, que legalmente es imposible, pero no seré yo quien me ponga los límites. La vida me ha enseñado que el muro se tumba empujando de cara al mundo”.
Su nueva provocación está ya bien delineada, buscará violar la ley y después se presentará como víctima del régimen con el apoyo orquestado de la CIA. ¿A caso eso mismo no lo han hecho hasta con los golpes de estado que ejecutaron durante años en América latina, los asesinatos de dirigentes políticos y otras patrañas diseñadas por la Agencia?
Yoani misma lo dijo en esa rueda de prensa, al asegurar que ya cuenta con el respaldo y protección de la gente que ha conocido en la gira que realiza por América y Europa. ¿A qué gente se refiere, a los miembros de las organizaciones que trabajan para la CIA en Chequia y España. Seguramente si.
Para darle más dramatismo a sus actos se autodefinió como un “producto del siglo XXI” por su “pericia” en el uso de las tecnologías, pero omitió referirse al apoyo total de la CIA en su proyecto Generación Y, al ancho de banda que posee, a la traducción inmediata a 9 idiomas que recibe de forma “gratuita” por “colaboradores internacionales” y a los medios técnicos que le llevan hasta su casa emisarios de la CIA, bajo la cobertura de simples e inocentes “turistas”.
En la campaña de imagen fabricada por los norteamericanos en su guerra sicológica contra Cuba, la diplobloguera de Washington asegura que ha enviado más de 15 mil mensajes en la red social Twitter durante cinco años, a pesar de repetir que “por su precio actualmente Internet es prácticamente inaccesible para los cubanos ya que por una hora a la red la gente tiene que pagar un tercio o la mitad de su salario mensual”. ¿No se dará cuenta que en el mundo hay muchas personas inteligentes y que saben contar? Si esto es así de simple y ella tiene tanta pericia tecnológica, ¿cómo puede sufragar sus gastos si ella ni su esposo trabajan?
¿Serán magos, además de productos tecnológicos del siglo XXI, o es que tienen un financiamiento de los yanquis que les permite hacer todo lo que asegura hacer?
Cada uno que saque sus propias conclusiones, yo por mi parte hace rato que saque las mías. La CIA paga sus actividades, de eso no me cabe la menor duda.