La politica di ostilità delle amministrazioni degli
Stati Uniti contro Cuba mantiene oggi piena vigenza, pochi giorni
dopo il 54º anniversario del trionfo della Rivoluzione in
quest’isola dei Caraibi.
Lo
conferma una delle più recenti rivelazioni sul tema, che indica che un esperto
ex agente della CIA,
Daniel Gabriel,
addestra un gruppo di detti ‘giornalisti
indipendenti’ in Cuba
con il proposito di stimolare la sovversione nel paese.
L’informazione, diffusa poco prima della fine dell’anno nel blog
“Along the Malecon”, del giornalista statunitense Tracey Eaton, segnala che
Washington ha assunto l’ex agente, con profondi vincoli con il Pentagono e il
Dipartimento di Stato. L’obiettivo del lavoro era creare e gestire un gruppo di
almeno 10 ‘comunicatori’ in territorio cubano.
“Daniel Gabriel ha una preparazione eccezionale. È un ex
assistente alle operazioni della CNN che più tardi si unì alla CIA e completò
sei visite in Afganistan e in Iraq, in appoggio dell’Operazione Libertà
Duratura e dell’Operazione Libertà Irachena”, ha indicato il blog.
Gabriel viene descritto come un ex ufficiale per azioni segrete,
che ha passato dieci anni “nella lotta contro l’estremismo violento”, dirigendo
le operazioni della contro insorgenza. Una richiesta della Giunta dei
Governatori della Radio-Diffusione (BBG, la sigla in inglese) ha proposto il 7
settembre che ‘gli allievi di Gabriel operino nelle principali città di Cuba,
includendo L’Avana e Santiago’.
Da questi luoghi i presunti professionisti della parola
offriranno notizie locali regolarmente e reportage.
La BBG, che amministra l’Ufficio delle Trasmissioni a Cuba, ha
detto che la gestione dell’ex agente permetterà di produrre “almeno cinque
storie a settimana, dipendendo dal ciclo delle notizie”.
In varie occasioni L’Avana ha dichiarato che la sovversione,
unita all’indurimento del
blocco economico
commerciale e finanziario e l’utilizzo di nuovi pretesti per evitare un dialogo
serio e rispettoso, in condizioni d’uguaglianza, non aiuta ma, al contrario,
dimostrano che l’attuale governo degli Stati Uniti non ha la volontà reale di
cancellare le peggiori politiche e le pratiche della guerra fredda, ha
dichiarato il Ministero delle Relazioni Estere cubano.