La sovversione degli USA contro Cuba

mantiene un’assoluta vigenza

 

 

5.01.2013  - D.F.Mexidor www.granma.cu

 

 

La politica di ostilità delle amministrazioni degli Stati Uniti contro Cuba mantiene oggi piena vigenza,  pochi giorni dopo il 54º anniversario del trionfo della Rivoluzione in quest’isola dei Caraibi.

 

Lo conferma una delle più recenti rivelazioni sul tema, che  indica che un esperto ex agente della CIA, Daniel Gabriel, addestra un gruppo di detti ‘giornalisti  indipendenti’ in Cuba con il proposito di stimolare la sovversione nel paese.

 

L’informazione, diffusa poco prima della fine dell’anno nel blog “Along the Malecon”, del giornalista statunitense Tracey Eaton, segnala che Washington ha assunto l’ex agente, con profondi vincoli con il Pentagono e il Dipartimento di Stato. L’obiettivo del lavoro era creare e gestire un gruppo di almeno 10 ‘comunicatori’ in territorio cubano.

 

“Daniel Gabriel ha una preparazione  eccezionale.  È un ex assistente alle operazioni della CNN che più tardi si unì alla CIA e completò sei visite in Afganistan e in Iraq, in appoggio dell’Operazione Libertà Duratura  e dell’Operazione Libertà Irachena”, ha indicato il blog.

 

Gabriel viene descritto come un ex ufficiale per azioni segrete, che ha passato dieci anni “nella lotta contro l’estremismo violento”, dirigendo le operazioni della contro insorgenza. Una richiesta  della Giunta dei Governatori della Radio-Diffusione (BBG, la sigla in inglese) ha proposto il 7 settembre che ‘gli allievi di Gabriel operino nelle principali città di Cuba, includendo L’Avana e Santiago’.

 

Da questi luoghi i presunti professionisti della parola offriranno notizie locali regolarmente e reportage.

 

La BBG, che amministra l’Ufficio delle Trasmissioni a Cuba, ha detto che la gestione dell’ex agente permetterà di  produrre “almeno cinque storie a settimana, dipendendo dal ciclo delle notizie”.

 

In varie occasioni L’Avana ha dichiarato che la sovversione, unita all’indurimento del blocco economico commerciale e finanziario e l’utilizzo di nuovi pretesti per evitare un dialogo serio e rispettoso, in condizioni d’uguaglianza, non aiuta ma, al contrario, dimostrano che l’attuale governo degli Stati Uniti non ha la volontà reale di cancellare le peggiori politiche e le pratiche della guerra fredda, ha dichiarato il Ministero delle Relazioni Estere cubano.