Il razzismo contro i Bejay,

Cuba e gli Stati Uniti

 

 

19.04.2013 - Manuel E. Yepe Granma, 16 aprile 2013 http://www.giannimina-latinoamerica.it

 

 

Lo strepito che hanno armato i congressisti repubblicani statunitensi di origine cubana Marco Rubio e Ileana Ros Lehtinen  riguardo al recente viaggio a Cuba delle super star afroamericane Beyoncé e Jay-Z, ha acceso una luce su questioni che vanno ben oltre le ostilità fra le due sponde dello Stretto della Florida.


Sia il senatore Rubio che la Ros-Lethinen sono due figure politiche dello stato della Florida vincolate strettamente alle azioni e soprattutto ai fondi che da decenni Washington dedica alla lotta contro la Rivoluzione cubana. Entrambi fanno parte, in maniera non secondaria, di quella che a Cuba si conosce come la mafia controrivoluzionaria di Miami e in Florida viene definita come l’industria dell’odio (hate industry) contro Cuba.


La popolarissima coppia formata dal cantante rap Shawn Carter (nome d’arte Jay-Z) e la cantante pop Beyoncé Knowles.Carter, è nota professionalmente come i Bejay.


Sono sposati da cinque anni e hanno deciso di festeggiare il loro anniversario a Cuba, approfittando delle discrete aperture nel Travel Ban (la legge che proibisce i viaggi a Cuba) autorizzata recentemente dal governo del presidente Obama che permette di farlo a certe categorie di cittadini statunitensi appositamente approvati da Washington.


La coppia ha potuto fare il suo viaggio nell’ “isola proibita” insieme alle rispettive madri e ad alcuni familiari e collaboratori. A questo scopo hanno dovuto obbedire a tutta una serie di restrizioni che Washington impone ai suoi cittadini per viaggiare a Cuba. Il gruppo che ha organizzato il viaggio dei Bejay ha dovuto presentare all’Ufficio di Controllo di Attivi Stranieri del Tesoro (OFAC) un itinerario dettagliato affinché venisse concessa la licenza richiesta per poter realizzare il viaggio.


Le leggi e i regolamenti del blocco proibiscono i viaggi a Cuba degli statunitensi, ma durante il governo di Bill Clinton sono stati approvati, per certe categorie di persone, viaggi per motivi religiosi, umanitari o educativi, cosa che il presidente Gerge W. Bush ha poi soppresso e Barack Obama ha ripristinato come parte della politica di scambio “popolo a popolo”, il cui dichiarato proposito è che i viaggiatori promuovano fra i cubani “la democrazia” (parola che per Washington è sinonimo di capitalismo).


Cuba ha accettato sempre la sfida implicita in questo scopo che attenta contro la sovranità nazionale, perché all’atto pratico offre ai cubani l’opportunità di dimostrare ai viaggiatori le falsità della campagna ingaggiata da più di mezzo secolo dal governo e dai mezzi di informazione statunitensi contro Cuba.


La distanza che corre fra le manipolazioni di questa campagna e la verità e di una tale grandezza che, generalmente, al primo contatto con la realtà, i viaggiatori cominciano a capire le ragioni che hanno dato luogo alla storica impresa di popolo che è la Rivoluzione cubana e l’insensatezza della politica di ostilità del loro governo verso l’isola.


Mentre i Bejay dedicavano tutto il tempo del loro soggiorno a Cuba ad attività come la visita all’Istituto Superiore d’Arte, a godersi la prestazione di un famoso gruppo teatrale infantile e quella di un gruppo di danza moderna, fra altri eventi di carattere culturale, trascurando la visita alle tante spiagge e centri turistici dove vanno milioni di turisti nazionali ed esteri, negli Stati Uniti il senatore Marco Rubio e Ileana Ros-Lethinen ottenevano che molto spazio della stampa statunitense e mondiale si dedicassero a suggerire la panzana che Beyoncé e Jay-Z si erano recati a Cuba illegalmente (o senza la necessaria licenza) per provocare uno scandalo.


Cercavano, in questo modo, di capovolgere le disposizioni di Obama che hanno portato a un certo addolcimento delle proibizioni dei viaggi a Cuba che pregiudicavano tanto i cittadini statunitensi e, nello stesso tempo, descrivere Obama come un difensore del governo di Cuba, cosa che certamente non è.


In questo modo suggerivano anche che Obama dava un trattamento preferenziale agli afroamericani e, in aggiunta, cercavano di guadagnare prestigio fra gli statunitensi non negri per la loro crociata anticubana, accusando i Bejay e i loro amici e familiari neri di aver violato le leggi del loro paese viaggiando a Cuba.


Rubio e Ros-Lethinen non hanno mai mosso un dito a favore della pelle scura dei latini residenti negli Stati Uniti e ancor meno dei negri statunitensi. Da bravi sostenitori del capitalismo, si servono del razzismo, del sessismo e dell’omofobia per mantenere i popoli divisi e impediti di unirsi contro l’ordine ingiusto che li opprime.

 

 

Perché preoccupa alla mafia anticubana di

Miami il viaggio di Beyonce a Cuba?

 

 

8.04.2013 - M. H. Lagarde http://cambiosencuba.blogspot.it/

 

 

Perché i rappresentanti della mafia terrorista di Miami nel Congresso degli Stati Uniti protestano e chiedono indagini quando personaggi nordamericani come la cantante Beyoncé e il marito Jay-Z si recano a Cuba?

Secondo
Ileana Ros Lehtinen e Mario Diaz Balart, che hanno appena inviato una lettera di protesta al Dipartimento del Tesoro, la loro preoccupazione si basa sul fatto che numerosi giornalisti sostengono che la coppia di artisti ha fatto un viaggio turistico a Cuba, dove l'industria del turismo è completamente controllata dal governo e quindi tale visita viola le leggi dell'embargo a Cuba al fornire risorse monetarie al regime dell'Avana.

Ma a queste ragioni credono solo i protestatari e i loro accoliti, come nel caso dell'organizzazione terroristica con sede a Miami, la
Fondazione Nazionale Cubano Americana. Secondo un articolo pubblicato nel 2009 sul quotidiano spagnolo El Pais, che come sappiamo non è affatto un sostenitore della Rivoluzione cubana, i veri motivi dei mafiosi di Miami, più che politici, sono di interesse particolare.

Secondo il rapporto di  Public Campaign citato dal quotidiano spagnolo "circa 400 legislatori degli Stati Uniti hanno ricevuto denaro, dal 2004, per seguire la linea dura con Cuba", cioè per mantenere il
blocco contro Cuba. E guarda caso tra i più beneficiati da tale fiorente attività figurano coloro che oggi protestano a Miami contro la visita di Beyonce e suo marito a L'Avana.

Il citato articolo di El País sottolinea: Lincoln Diaz-Balart, secondo Public Campaign, ha ricevuto $ 366964; il fratello Mario, 364176, e Ileana Ros-Lehtinen, 240050. McCain, 183415, e il senatore democratico
Bob Menendez, 165800. (...) I Diaz-Balart si sono stancati di ripetere che non si rischia la revoca dell'embargo, perché "hanno controllata la maggior parte dei legislatori".

Risulta logico allora, in qualche misura, che la Diaz-Balart e Ileana Ros facciano clamore e pongano lettere in ogni cassetta postale per protestare per viaggi, come quello di Beyonce e suo marito, potrebbero significare una breccia nel blocco degli Stati Uniti contro Cuba.

Per mezzo secolo, la mafia senza scrupoli di Miami, non ha esitato - per il bene delle loro casse private -, nel sottoporre ad un blocco omicida il popolo cubano che, presumibilmente, presso il Campidoglio di Washington, sostiene di rappresentare.
 


La mafia anticubana di Miami  chiede

 

indagine sulla visita di Beyonce a Cuba
 


 

I congressisti della mafia di Miami hanno richiesto un'indagine ufficiale sul viaggio che hanno realizzato, la scorsa settimana, la cantante Beyoncé ed il marito Jay-Z a Cuba.

I  repubblicani della Florida di origine cubana Ileana Ros-Lehtinen e Mario Diaz-Balart vogliono sapere se la coppia ha violato una regola del blocco USA all'isola e se aveva il permesso di visitare la maggiore delle Antille.

La coppia è stata fotografata, la scorsa settimana, a L'Avana e sembra si sia recata nell'isola per festeggiare il loro quinto anniversario di matrimonio.

I congressisti anti-cubani hanno inviato una lettera al Dipartimento del Tesoro nella quale cercano di sapere che tipo di autorizzazione da parte del Dipartimento del Tesoro ha ricevuto la coppia per fare tale viaggio.

Cuba era un posto popolare estivo per gli statunitensi nel 50, ma dopo il trionfo della rivoluzione di Fidel Castro e l'imposizione dell'embargo commerciale degli Stati Uniti, le cose sono cambiate per i nordamericani. I cittadini degli Stati Uniti non possono viaggiare a Cuba, divieto che viola la costituzione USA e mette in discussione lo slogan che gli Stati Uniti sono il paese della libertà.

Nel 2012 l'amministrazione del presidente Barack Obama ha revocato alcune restrizioni di viaggio a Cuba e istituì un programma che richiede un rigoroso percorso ai visitatori.

"Ogni viaggiatore deve avere un programma completo di attività di scambio educativo che comporterà l'interazione tra il viaggiatore e le persone a Cuba" segnala la guida del Dipartimento del Tesoro.

I congressisti anti-cubani, che ricevono grandi profitti dal mantenere il blocco degli Stati Uniti contro Cuba, vogliono sapere che tipo di viaggio ha realizzato la coppia di cantanti.

 

 

¿Por qué le preocupa a la mafia anticubana de Miami el viaje de Beyonce a Cuba?

Por M. H. Lagarde

¿Por qué los representantes de la mafia terrorista de Miami en el Congreso de Estados Unidos protestan y reclaman investigaciones cuando personalidades estadounidenses como la cantante Beyonce y su esposo Jay-Z viajan a Cuba?
Según Ileana Ros Lehtinen y Mario Díaz Balart, quienes acaban de enviar una carta quejándose al Departamento de Tesoro, su preocupación se basa en que numerosos reportes de prensa aseguran que la pareja de artistas realizó un viaje turístico a Cuba, donde la industria turística está totalmente controlada por el gobierno y por tal motivo tal visita viola las leyes del embargo a Cuba al proporcionarle recursos monetarios al régimen de La Habana.
Pero tales razones solo se las creen los protestantes y sus acólitos, como es el caso de la organización terrorista radicada en Miami, la Fundación Nacional Cubano Americana. Según un articulo publicado en 2009 en el diario español El País, que como se sabe no es para nada un defensor de la Revolución cubana, los verdaderos motivos de los mafiosos de Miami, más que políticos, son de interés particular.
De acuerdo con el informe de Public Campaign citado por el diario español “cerca de 400 legisladores estadounidenses han recibido dinero desde 2004 para seguir la línea dura con Cuba”, o sea para mantener el bloqueo contra Cuba. Y casualmente entre los más beneficiados por tan próspero negocio figuran quienes hoy protestan en Miami contra la visita de Beyonce y su esposo a La Habana.
El citado artículo de El País destaca:
Lincoln Diaz-Balart, según Public Campaign, ha recibido 366.964 dólares; su hermano Mario, 364.176, e Ileana Ross-Lehtinen, 240.050. McCain, 183.415, y el senador demócrata de origen cubano Bob Menendez, 165.800. (…) Los Díaz-Balart se han cansado de repetir que no peligra el levantamiento del embargo porque "tienen controlada a la mayoría de legisladores".
Resulta lógico entonces, hasta cierto punto, que los Díaz Balart e Ileana Ros pongan el grito en el cielo y cartas en cualquier buzón para protestar por viajes que, como el de Beyonce y su esposo, podrían significar una brecha en el bloqueo de Estados Unidos contra Cuba.
Durante medio siglo, la inescrupulosa mafia de Miami, no ha vacilado -por el bien de sus arcas particulares-, en someter a un bloqueo homicida al pueblo cubano al que, supuestamente, en el capitolio de Washington, dice representar.
 

 


Mafia anticubana de Miami pide investigar visita de Beyonce a Cuba

Congresistas de la mafia de Miami solicitaron una investigación oficial sobre el viaje que realizaron la semana pasada los cantantes Beyonce y su esposo Jay-Z a Cuba.
Los republicanos de Florida de origen cubano Ileana Ros-Lehtinen y Mario Diaz-Balart buscan saber si la pareja violó alguna regla del bloqueo de Estados Unidos a la isla y si tenía permiso para visitar la mayor de las Antillas.
La pareja fue fotografiada la semana pasada en La Habana y al parecer viajó a la isla para celebrar su quinto aniversario de bodas.
Los congresistas anticubanos enviaron una carta al Departamento del Tesoro en la que buscan saber que clase de permiso del Departamento del Tesoro recibió la pareja para realizar ese viaje.
Cuba era un lugar popular de veraneo para los estadunidenses en los 50, pero tras el triunfo de la revolución de Fidel Castro y la imposición del embargo comercial de Estados Unidos las cosas cambiaron para los norteamericanos. Los ciudadanos estadounidenses no pueden viajar a Cuba, prohibición que viola la constitución de ese país y pone en entredicho el eslogan de que Estados Unidos es el país de la libertad.
En 2012 el gobierno del presidente Barack Obama levantó algunas restricciones de viaje a Cuba e instituyó un programa que requiere un itinerario estricto a los visitantes.
"Cada viajero debe tener un programa completo de actividades de intercambio educacional que redundará en la interacción entre el viajero e individuos en Cuba", señala la guía del Departamento del Tesoro.
Los congresistas anticubanos, que reciben grandes ganancia por mantener el bloqueo de Estados Unidos contra Cuba, quieren saber que tipo de viaje realizó la pareja de cantantes.