Questo è ciò che i politici di Miami

 

vorrebbero portare a Cuba

 

 

 

2.03.2013 - Edmundo Garcia www.latardesemueve.com http://cambiosencuba.blogspot.it/

 

 

 

In ritardo e nascondendo informazioni che a quanto pare lo comprometterebbe, El Nuevo Herald di Miami si è deciso a trattare apertamente uno scandalo politico che è apparso sul Miami New Times almeno dal 15 ottobre 2012, quando il giornalista Francisco Alvarado ha pubblicato un articolo dal titolo "Carlos Giménez, Rebeca Sosa and David Rivera Shower Favors On Ex-Cocaine Trafficker" (Carlos Gimenez, Rebeca Sosa e David Rivera favoriscono un ex trafficante di cocaina). Prima di andare avanti, lasciatemi dire che il Miami New Times è un settimanale, in inglese, abbastanza indipendente che si dedica a rassegnare gli eventi culturali in primo luogo nella zona di Miami Beach, ma ha giornalisti, editorialisti ed articolisti di grande valore e professionalità giornalistica. Nell'articolo dell'ottobre 2012 Francisco Alvarado informava che il Sindaco di Hialeah Carlos Hernandez e un gruppo di politici locali, avevano partecipato ad una cerimonia per ufficializzare la nomina di una parte della 10th Avenue del SE Hialeah come "Banah Sweet Way", di fronte ad un locale del celebre ex detenuto Alexander I. Perez, noto come Alex, presidente della società "Banah Sugar". Questo circo di corruzione amministrativa e compiacenza politica giustifica davvero che il settimanale Miami New Times abbia presentato l'articolo di Francisco Alvarado nella categoria "Banana Republican" (Repubblica Bananera).

Di recente, lo scorso martedì 26 febbraio lo stesso Francisco Alvarado é tornato sulla faccenda nel Miami New Times nell'articolo "Banah Sugar, Hialeah Firm Promised Big Tax Breaks, Files for Bankruptcy" (Banah Sugar, l'azienda di Hialeah con agevolazioni fiscali si dichiara in bancarotta). Come ho detto, questa volta El Nuevo Herald ha reagito rapidamente e lo stesso 26 febbraio usciva un articolo di Enrique Flor intitolato "Controversa azienda di Hialeah si dichiara in bancarotta". Entrambe le pubblicazioni dicevano quasi la stessa cosa, anche se El Herald taceva qualcosa di importante: i nessi dell'ex detenuto con i piani più alti della politica locale. Alex Perez, apparentemente un modello d'impresario responsabile, è andato a fondo con la sua Banah Sugar International Group Inc che si é dichiarata in bancarotta con debiti tra $ 1 milioni e $ 10 milioni; pregiudicando una lista di 232 persone e aziende con cui aveva rapporto. I truffati sono davvero seccati ed alcuni hanno detto che perfino gli inviano assegni a vuoto nelle transazioni. Tutto questo disastro economico e finanziario sopravviene nonostante i vantaggi concessi dai suoi protettori politici; come l'ottenimento di agevolazioni fiscali per circa 400.000 dollari grazie alla mediazione di Rebeca Sosa, oggi Presidente della Commissione di Miami Dade, e Carlos Gimenez, attuale sindaco della contea. Questo è un altro exploit che mostra la crisi del complesso  politico-aziendale cubano americano di Miami.

Alexander I. Perez, detenuto per 4 anni in una prigione federale per accuse relative al traffico di droga, che lui stesso ha riconosciuto, ha ottenuto una decorazione del Congresso Federale degli Stati Uniti come figure esemplari della nazione. E' il "Certificate of Special Congressional Recognition" (Certificato di Riconoscimento Speciale del Congresso), che in questo caso è stato concesso per "outstanding and
invaluable service to the community" (incalcolabili ed eccezionali servizi alla comunità). Ma c'è un altro dato interessante: chi sono coloro che hanno promosso, materializzato e officiato la cerimonia di consegna di questo riconoscimento all'ex detenuto Alexander I. Perez a Washington DC? Beh, né più né meno che i tre congressisti repubblicani del sud della Florida, in quel momento, Ileana Ros-Lehtinen, Mario Diaz-Balart e David Rivera, perché questo signore - Alex Perez - era un buono sponsor, all'epoca, delle campagne politiche. I legislatori hanno calpestato una trappola simile a quella che ha calpestato il senatore Bob Menendez con il famoso Dr. Salomon Melgen, un altro grande "premiato" ed investigato imprenditore. Ma queste cose non si sanno da El Nuevo Herald, che copia quasi tutto del Miami New Times, ma nasconde, ai suoi lettori, la cosa principale.

A Miami è già motivo di scherzo la risposta che ha dato il congressista Mario Diaz-Balart, attraverso un membro della sua squadra, quando l'inevitabile domanda è arrivata nel suo ufficio: come é possibile che il Rappresentante premi nello stesso Congresso degli Stati Uniti un miamense ex detenuto per legami con il narcotraffico? La risposta dell'assistente Katrina Valdes lascia allibiti, più o meno ha detto che  Mario fu  imbarcato e che la birbonata era cosa di David Rivera: "(My) boss only attended the event as a professional courtesy to Rivera, who asked him to meet…”. Il team d'Ileana fu ancora più scivoloso e ha detto di non aver commenti al riguardo

Per un motivo o per un altro David  Rivera appare sempre come l'istigatore e  l'uomo del lavoro sporco; Rivera non può vedere un criminale fermo in un angolo, che vi si attacca. Questo scandalo, come gli altri che si trovano lungo la strada, è stato cantato e ne abbiamo parlato a lungo in La Tarde se Mueve. Si avvertì del passato di Rivera, si allertò di ​​tutto l'imbarazzo che poteva rappresentare la sua elezione a congressista; ma egli li uccise tirando al nucleo anti cubano di quel settore di Miami che ha smesso di amare la Cuba reale, fu eletto in quanto li portò verso il basso, promise che avrebbe fermato i viaggi e posto fine all'interscambio culturale. La storia di Rivera si é sempre discussa nella stampa alternativa. Il giornalismo servile di Miami e politici come Ileana Ros-Lehtinen, che lo ha prese sotto la sua ala nel suo antico Comitato Relazioni Estere del Congresso, e il senatore
Marco Rubio hanno gettato la spugna e lì é dove Rivera è arrivato: ad una passo dalla prigione.
 


 

Dato il fatto che una strada della città di Hialeah porta il nome della società del signor Alexander I. Perez, il sindaco Carlos Hernandez si è giustificato dicendo che egli non sapeva nulla dei suoi precedenti penali. Ma il 4 giugno 2011 lo stesso Sindaco Hernandez ha consegnato le chiavi della città di Hialeah al terrorista Luis Posada Carriles e lo scorso fine settimana lo ha invitato alla fiera d'arte di quella città per vendere dipinti naif per finanziare le sue malvagità. Il sindaco Hernandez non sa anche che Posada Carriles è un assassino internazionale? Neppure sa che Posada Carriles è stato detenuto ed è ancora ricercato come terrorista dalla giustizia di Panama e che il Venezuela ha chiesto la sua estradizione anche come terrorista? E' davvero questo circo di corruzione quello che vogliono implementare in una Cuba futura? Senza parlare di ciò, il futuro di Cuba rivoluzionaria é già stato deciso dagli stessi cubani dell'isola e certamente non contano su questo tipo di persone.

 

 

 

Esto es lo que los políticos de Miami quisieran llevar a Cuba

Por Edmundo García (www.latardesemueve.com)http://cambiosencuba.blogspot.it/

Con retraso y escondiendo información que al parecer le comprometía, El Nuevo Herald de Miami se decidió a tratar abiertamente un escándalo político que apareció en el Miami New Times por lo menos desde el 15 de octubre del 2012, cuando el periodista Francisco Alvarado publicó un artículo titulado “Carlos Giménez, Rebeca Sosa and David Rivera Shower Favors On Ex-Cocaine Trafficker” (Carlos Giménez, Rebeca Sosa y David Rivera favorecen a ex traficante de cocaína). Antes de seguir adelante déjenme decirles que el Miami New Times es un semanario en inglés de bastante independencia, que se dedica a reseñar espectáculos culturales principalmente de la zona de Miami Beach, pero tiene reporteros, columnistas y articulistas de gran valor y profesionalidad periodística. En el artículo de octubre del 2012 Francisco Alvarado informaba que el Alcalde de Hialeah Carlos Hernández y un grupo de políticos locales, habían participado en una ceremonia para oficializar el nombramiento de una parte de la 10th Avenida del S.E. de Hialeah como “Banah Sweet Way”, frente a un negocio del celebrado ex convicto Alexander I. Pérez, conocido como Alex, presidente de la compañía “Banah Sugar”. Este circo de corrupción administrativa y complacencia política justifica realmente que el semanario Miami New Times tenga archivado el artículo de Francisco Alvarado en la categoría “Banana Republican” (República Platanera).
Recientemente, el pasado martes 26 de febrero el propio Francisco Alvarado ha vuelto a tratar la historia en el Miami New Times con el artículo “Banah Sugar, Hialeah Firm Promised Big Tax Breaks, Files for Bankruptcy” (Banah Sugar, la empresa de Hialeah con favores impositivos se declara en bancarrota). Como les decía, esta vez El Nuevo Herald reaccionó rápidamente y el propio día 26 de febrero sacaba un artículo de Enrique Flor titulado “Polémica empresa de Hialeah se declara en bancarrota”. Las dos publicaciones decían casi lo mismo, aunque El Herald se callaba algo importante: los nexos del ex convicto con la plana más alta de la política local. Alex Pérez, aparentemente un modelo de empresario responsable, se ha ido a pique con su Banah Sugar International Group Inc que se ha declarado en bancarrota con una deuda de entre $ 1 millón y $ 10 millones; perjudicando a una lista de 232 personas y empresas con las que tenía relación. Los estafados están realmente muy molestos y alguno ha declarado que hasta le enviaban cheques sin fondos en las transacciones. Todo este desastre económico y financiero sobrevino a pesar de las ventajas otorgadas por sus protectores políticos; como el logro de rebajas de impuestos por unos 400 mil dólares gracias a la mediación de Rebeca Sosa, hoy Presidenta de la Comisión de Miami Dade, y Carlos Giménez, actual Alcalde del Condado. Este es otro explote que muestra la crisis del complejo político-empresarial cubanoamericano de Miami.
Alexander I. Pérez, convicto por 4 años en una prisión federal por cargos ligados al narcotráfico reconocidos por él mismo, obtuvo una condecoración del Congreso Federal de los Estados Unidos para figuras ejemplares de la nación. Se trata del “Certificate of Special Congressional Recognition” (Certificado de Reconocimiento Especial del Congreso), que en este caso se otorgó por “outstanding and invaluable service to the community” (Incalculables y excepcionales servicios a la comunidad). Pero hay otro dato interesante: ¿Quiénes promovieron, materializaron y oficiaron la ceremonia de entrega de este reconocimiento al ex convicto Alexander I. Pérez en Washington DC? Pues ni más ni menos que los tres congresistas Republicanos del sur de la Florida en aquel momento, Ileana Ros-Lehtinen, Mario Díaz-Balart y David Rivera; porque este señor Alex Pérez era un buen patrocinador en época de campañas políticas. Los congresistas pisaron una trampa parecida a la que pisó el Senador Bob Menéndez con el ya famoso Doctor Salomon Melgen, otro gran “laureado” e investigado empresario. Pero estas cosas no las sabemos por El Nuevo Herald, que copia casi todo de Miami New Times pero esconde a sus lectores lo principal.
En Miami es ya un motivo de chiste la respuesta que dio el Congresista Mario Díaz-Balart, a través de una integrante de su equipo, cuando la pregunta obligada llegó a su oficina: ¿Cómo es posible que el Representante condecore en el mismo Congreso de los Estados Unidos a un miamense ex convicto por vínculos con el narcotráfico? La respuesta de la asistente Katrina Valdés no tiene desperdicio; dijo más o menos que a Mario lo embarcaron y que la trastada era cosa de David Rivera: “(My) boss only attended the event as a professional courtesy to Rivera, who asked him to meet…”. Los del equipo de Ileana fueron todavía más resbalosos y dijeron no tener comentarios.
Por una razón o por otra David Rivera aparece siempre como el instigador y el hombre del trabajo sucio; Rivera no puede ver un delincuente parado en una esquina porque se le pega. Este escándalo, como otros que vienen en camino, estaba cantado y hemos hablado mucho de ello en La Tarde se Mueve. Se advirtió del pasado de Rivera, se alertó de todo el bochorno que podría representar su elección como congresista; pero él los mató tirando a la médula anticubana de ese sector de Miami que ha dejado de querer a la Cuba real, lo eligieron porque les tomó la baja, les prometió que iba a parar los viajes y acabar con el intercambio cultural. El historial de Rivera siempre se cuestionó en la prensa alternativa. El periodismo servil de Miami y políticos como Ileana Ros-Lehtinen que se lo llevó bajo su manto a su antiguo Comité de Relaciones Exteriores del Congreso y el Senador Marco Rubio le tiraron la toalla y ahí tienen donde ha llegado Rivera: a un paso de la cárcel.
Ante el hecho de que una calle de la ciudad de Hialeah lleve el nombre de la empresa de este Sr. Alexander I. Pérez, el alcalde Carlos Hernández se ha justificado diciendo que él no sabía nada de sus antecedentes delictivos. Pero el 4 de junio del 2011 el mismo Alcalde Hernández le entregó las llaves de la ciudad de Hialeah al terrorista Luis Posada Carriles y el pasado fin de semana lo invitó a la feria de arte de esa ciudad a vender cuadros domingueros para que financie sus maldades. ¿También desconoce el Alcalde Hernández que Posada Carriles es un asesino internacional? ¿Tampoco sabe que Posada Carriles fue convicto y sigue siendo buscado por terrorista por la justicia de Panamá y que Venezuela pide su extradición también por terrorista? ¿Realmente es este circo de corrupción lo que quieren implantar en una Cuba futura? Ni hablar de eso, el futuro de Cuba revolucionaria ya está decidido por los propios cubanos de la isla y de seguro no cuenta con este tipo de gente.