Accademici ed ex funzionari statunitensi e cubani hanno
presentato 25 raccomandazioni per i loro governi da applicare in vista di
iniziare un miglioramento delle relazioni bilaterali segnate dalla sfiducia da
più di mezzo secolo di ostilità.
Le idee sono contenute nel libro “Opportunità per le relazioni Cuba Stati
Uniti”, presentato nel XXI Congresso delle Associazioni degli Studi
Latinoamericani (LASA la sigla in inglese) che si sta svolgendo a Washington da
ieri, 29 maggio, sino al 1º giugno.
I suggerimenti sono stati presentati dai loro autori, un gruppo di accademici e
di ex funzionari dei due paesi che li hanno elaborati in questi anni nei detti
Seminari Accademici Cuba-USA (TACE), espressioni della complessità del tema, i
cui partecipanti cubani all’iniziativa, Milagros Martínez e Rafael Hernández,
non erano presenti perchè è stato rifiutato loro il visto dalle autorità
statunitensi per partecipare all’incontro, con una decina di accademici
dell’Isola.
L’accademico cubano Jorge Mario Sánchez, presentando le proposte, ha ricordato
che sono state scritte grazie ad iniziative dell’Università de L’Avana e della
American University con il supporto della Coordinatrice regionale delle
Investigazioni economiche e sociali, presieduta da Andrés Serbin.
Le proposte presentate in un salone strapieno comprendono il settore della
collaborazione scientifico- tecnica, accademica e la cultura, la libertà di
viaggiare, il commercio internazionale e lo sviluppo, il terrorismo, la
sicurezza e l’ambiente.
Tra i suggerimenti più importanti, quello che il Governo degli Stati Uniti
elimini Cuba
dalla lista degli Stati che patrocinano il terrorismo,
dato che l’inclusione in questa lista è un ostacolo alla cooperazione dei due
paesi nella lotta contro il terrorismo.
Nella stessa area altri suggerimenti sono lo scambio di alti funzionari, il
riconoscimento reciproco delle proposte presentate per migliorare la sicurezza,
l’inizio delle conversazioni per accordi contro il terrorismo e le droghe, la
revisione delle sentenze di persone condannate dai rispettivi tribunali per
delitti commessi a nome dell’altro paese.
Per la collaborazione accademica propongono il miglioramento dei processi di
consegna di visti, aggiustamenti nella politica migratoria, la promozione di
riunioni di personalità politiche e parlamentari e l’esortazione al Governo
degli Stati Uniti d’eliminare restrizioni all’acquisizione di strumenti per
investigare di uso civile.
Per la libertà di viaggiare propongono di semplificare le documentazioni
vincolate al diritto di viaggiare dei familiari, reciprocamente, le
assicurazioni e l’assistenza medica, vigilare le pratiche degli operatori ed
eliminare, da parte degli Stati Uniti, i limiti alle spese di viaggio dei loro
cittadini e la proibizione dell’uso delle carte di credito.
Inoltre si chiede a Washington di riconoscere i cambi economici in Cuba e a
L’Avana e di continuare ad andare avanti in questo processo, modificare le
regole che obbligano Cuba a comprare alimenti e medicinali con il pagamento
prima dell’invio, mantenendo la politica di non ostacolare le rimesse familiari
e analizzando il ritorno di Cuba nelle organizzazioni finanziarie
internazionali.
Per l’ambiente si propone di eliminare le proibizioni di trasferimento a Cuba di
tecnologie per mitigare i rischi di disastri, fomentando la cooperazione tra i
governi locali e le organizzazioni non governative, conversare per affrontare i
disastri e fare piani congiunti per i casi di terremoti, e accordare protocolli
di pesca.
I partecipanti al TACE hanno indicato a PL che il proposito è far giungere le
proposte ai governi dei due paesi con l’obiettivo di aiutare ad aprire spazi per
cominciare a sostituire la sfiducia e le ostilità con aree di consenso.
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