La Camera dei Rappresentanti USA ha respinto con 247 voti a 177 un progetto che autorizzava il presidente Barack Obama a chiudere il carcere nella base navale di Guantánamo, nell’est di Cuba.
Dal 2002 la Casa Bianca mantiene questo centro di detenzione nell’installazione navale che si trova in territorio cubano contro la volontà del Governo e del popolo dell’Isola.
L’iniziativa presentata dai democratici come parte del bilancio di difesa nazionale per l’anno fiscale 2015, voleva cancellare la proibizione di trasferimento dei detenuti in territorio continentale nordamericano e la chiusura della prigione a partire dal 2017.
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione nel gennaio scorso, Obama aveva detto che il 2014 doveva essere l’anno in cui il Congresso doveva eliminare le restrizioni per il trasferimento dei detenuti e la chiusura definitiva del carcere, dove sono rinchiusi 154 prigionieri.
Con il suo primo incarico nel 2009, il capo della Casa Bianca aveva firmato un ordine esecutivo per chiudere la prigione in meno di un anno.
Un rapporto recente del Pentagono ha riconosciuto che la prigione costa circa 1000 milioni di dollari annualmente e l’ammontare totale supererà i 5000 milioni per la fine dell’anno fiscale 2014
Esistono numerose denunce sull’utilizzo di tecniche crudeli in questa prigione, come la privazione del sonno, la chiusura dei prigionieri nudi in celle gelide e gli interrogatori estenuanti.