Il passaggio, su gran parte di Cuba, delle nubi associate ai resti della tormenta tropicale Erika (degradata a onda tropicale nella mattinata di sabato), in combinazione nella giornata di domenica con un’area di bassa pressione nel sud-est del Golfo del Messico, ha incrementato il numero di precipitazioni durante il fine settimana, nelle tre regioni del paese.
Sebbene la dispersione della quinta formazione ciclonica dell’attuale stagione abbia fatto sì che le precipitazioni fossero inferiore a quelle attese, ci sono state località in cui hanno superato i cento millimetri in 24 ore, valori che permettono di catalogarle come piogge intense.
Yinelis Bermudez, specialista del Centro Previsioni dell’Istituto di Meteorologia, ha spiegato a Granma che le più intese sono state registrate nei bacini di Tunas di Zaza, con 153 millimetri; Meyer, 146,7, Caracusey, 143,6; Banao, 138; e Mapos con 137, tutti nella provincia di Sancti Spiritus.
Sono stati registrati, inoltre, 129 millimetri nel Bacino Gibilterra, a Camaguey; 124 a Trinidad; 122 a Condado; 112,5 a Guasimal (Sancti Spiritus); 112 nel bacino La Yaya, Guantanamo, e 110 nella Stazione Idrometrica La Vergine, in provincia di Granma.
Sono previste per oggi alcune piogge e tempeste in gran parte del territorio nazionale, soprattutto dopo mezzogiorno.
E’ opportuno segnalare, che nella mattinata di ieri, nell’Atlantico orientale, in prossimità delle coste africane, si è formata la tormenta tropicale Fred, prossima, nella nottata di ieri, a trasformarsi in uragano.
Cuba inizierà una campagna per l’aumento artificiale delle piogge
Una nuova campagna per l’incremento artificiale delle piogge, nelle zone più colpite dalla prolungata siccità, avrà inizio il 15 settembre, informano gli esperti dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idriche (INRH).
L’obiettivo è aumentare le precipitazioni dalle nubi formatesi sull’area del bacino del fiume Cauto, nell’oriente del paese, con il fine di aumentare la sua portata e il flusso di acqua verso i laghi artificiali associati, ha spiegato l’ingegner Yosmary Gil dell’INRH.
La campagna avrà una durata di due mesi e l’efficacia dipenderà dalla presenza nelle condizioni necessarie nelle nuvole per “bombardarle” con proiettili di ioduro d’argento, un reagente chimico che facilita il processo.
La “semina delle nuvole”, come anche è conosciuta questa tecnica applicata in altre occasioni a Cuba per provocare l’aumento delle precipitazioni, sarà realizzata in forma aerea, perché esiste anche quella terrestre, ha illustrato Argelio Fernandez, specialista dei Servizi Idrogeologici dell’INRH.
Con tal fine, è già disponibile un aereo russo Yak-40, dotato della strumentazione necessaria per lo svolgimento della campagna nella zona orientale del paese, la più colpita dalla siccità.
Nel caso esistano le condizioni necessarie, saranno realizzate prove in estese aree della provincia di Camaguey, anche questa colpita dalle scarse precipitazioni.
Il periodo che va da gennaio a oggi è stato il più arido dal 1901, con appena 613 millimetri di precipitazioni accumulate a livello nazionale, cifra ancora più bassa di quella registrata nel 2004, quando Cuba ha affrontato una situazione similare.
Nel mese di agosto, Santiago di Cuba, Guantanamo, Artemisa e L’Avana sono state le province più colpite dalla siccità.
Altrettanto seria è la situazione dei 242 bacini artificiali gestiti dall’INRH, che accumulano, come media, solo il 36% della loro capacità massima di riempimento. Di questi, 25 sono o prosciugati o nel cosiddetto “punto morto”.