Il Papa Francisco, Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica e Capo di Stato della Città del Vaticano, realizzerà una visita apostolica a Cuba tra il 19 e il 22 settembre.
Al suo arrivo a L’Avana riceverà un cordiale Benvenuto dal Governo cubano e dal popolo della capitale. Sua Santità potrà apprezzare il rispetto, l’affetto e l’ospitalità che tutti gli offriremo durante il suo soggiorno nella nostra Patria.
Constaterà che il nostro patriottismo e l’arduo e fruttifero sforzo della nazione per esaltare l’essere umano, per la giustizia e la cultura, per questo mondo migliore che non solo è possibile, ma è anche indispensabile.
La sua presenza in Cuba confermerà il buono stato delle relazioni esistenti tra il Governo cubano e la Santa Sede, che quest’anno hanno celebrato l’80º anniversario di vincoli ininterrotti.
Tra i più importanti momenti si segnalano la visita del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz alla Santa Sede nel 1996, quelle realizzate a Cuba dai Sommi Pontefici Juan Pablo II nel 1998 e Benedetto XVI nel 2012, così come il positivo incontro, nel maggio scorso tra il presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri Raúl Castro Ruz con il Papa Francesco, nel Vaticano.
Negli ultimi mesi le autorità del Vaticano e della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Cuba, con il Governo, hanno lavorato per creare le condizioni che permettono una positiva realizzazione delle attività previste.
I pellegrini di altre parti del mondo che vorranno accompagnarci in questa significativa occasione saranno accolti con l’amabilità che caratterizza i cubani.
Le messe che il Papa officerà in piazza della Rivoluzione “José Martí”, de L’Avana e “Calixto García” a Holguín, rispettivamente, la mattina di domenica 20 e lunedì 21 settembre, conteranno su una grande presenza di compatrioti di tutte le province.
Il Papa incontrerà vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi e laici.
Saluterà giovani e famiglie cubane. Celebrerà una messa nel Santuario della Vergine della Carità del Cobre, dichiarata dal Papa Benedetto XV Patrona di Cuba.
Ascolteremo le parole di Sua Santità con rispetto e attenzione, mostrando che siamo un popolo educato e nobile, che come degno anfitrione gli presenterà la sua storia, la cultura e le tradizioni, immerso nel processo d’attualizzazione del suo modello socioeconomico, impegnato nella difesa della sovranità nazionale e nella preservazione delle sue conquiste sociali, per ottenere il maggior benessere per tutti, senza esclusioni.
Saluteremo il primo Papa latinoamericano dall’eroica città di Santiago di Cuba, dopo avergli offerto una vera dimostrazione della nostra unità, solidarietà e impegno con l’umanità