Cuba ha riaffermato la necessità urgente di realizzare l’eliminazione totale delle armi nucleari, considerando che la loro esistenza è una minaccia contro l’umanità.
Questo va fatto in forma trasparente, irreversibile e verificabile, con un cronogramma multilateralmente accordato, ha sottolineato in un comunicato la Missione Permanente dell’Isola a Ginevra, in occasione della commemorazione del 26 settembre, Giorno Internazionale per l’Eliminazione Totale delle Armi Nucleari.
Cuba propone una Convenzione totale della proibizione, dove siano incluse la proibizione del possesso, lo sviluppo, la produzione, l’acquisto, le prove, la conservazione, il trasferimento, l’uso o la minaccia dell’uso, e che stipuli la distruzione sotto uno stretto controllo internazionale, ha segnalato.
La rappresentazione diplomatica ha segnalato che l’uso di una parte infima delle più di seimila armi nucleari esistenti delle quali circa quattromila sono operative, avrebbe conseguenze catastrofiche per il pianeta.
Il loro uso è illegittimo e immorale e non si giustifica con nessun concetto o dottrina di sicurezza.
Si deve abbandonare definitivamente il concetto della “dissuasione nucleare” come base di dottrine militari insostenibili e inaccettabili, che lontane dal dare un contributo al disarmo, stimolano il possesso perpetuo di queste armi.
Le risorse di milioni che si dedicano al mantenimento e la modernizzazione degli arsenali nucleari si dovrebbero usare a beneficio dell’uamanità, promuovendo lo sviluppo dei paesi e sradicando definitivamente la povertà.
La Missione Permanente di Cuba ha fatto un riferimento al Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, “e questo è stato un passo storico”è stato segnalato.
Il Proclama è stato adottato il 29 gennaio del 2014 in occasione del II Vertice della Comunità degli Stati Latinomericani e Caraibici svolto a l’Avana.