Cuba nella batteria delle menzogne guerrafondaie

Morales Aguilera Norelys  http://islamiacu.blogspot.it

misilprensaCome se fosse il pane quotidiano, i conglomerati mediatici del capitale transnazionale, mostrano il loro coinvolgimento criminale nella promozione dell’odio, con preconcetti informativi, distorsioni e silenzi, xenofobia e razzismo e persino il culto della guerra e delle armi, qualcosa che, tra le molti fonti, può essere corroborato nel libro di Pascual Serrano, “Media violenti. Parole e immagini per l’odio e la guerra”, pubblicato nel 2008. [1]

Negli ultimi tempi continua la tendenza, con una lega meschina di raffinatezza o di grossolane falsità, a seconda delle campagne progettate a fini del dominio, che manovrano con una batteria di operazioni multimediali “guerrafondaie e belligeranti” per rispondere agli interessi dell’Occidente, secondo quanto ha valutato il giornalista e analista argentino di politica internazionale, Jorge Creisnes. [2]

raul-cuba-siriaLa scandalosa menzogna diffusa dalla catena USA Fox News, sulla presunta presenza di truppe cubane in Siria per combattere il sedicente Stato Islamico (EI), è stata smentita e smantellata. Lo scopo era quello di provocare la pressione del Partito Repubblicano negli organi legislativi USA per ottenere, che Obama riconsideri la sua politica di normalizzazione dei rapporti con Cuba.

Jaime Suchlick, direttore dell’Istituto per gli Studi Cubani e Cubano-Americani, un’istituzione legata alla estrema destra di Miami e opposto all’attuale dialogo tra Cuba e USA, sostiene che rese pubblica le informazioni che ha ricevuto da un presunto “militare arabo” anonimo.

“Questo significa che Raul Castro sta inviando un messaggio al Governo USA: che per Cuba è molto più importante il rapporto con la Russia, l’Iran e la Siria che i negoziati ed il commercio con gli USA. (…) Ci sarà moltissima pressione da parte del Congresso. Io, possibilmente, vada alle audizioni del Congresso e del Senato, che hanno ricevuto tali informazioni. Ho parlato con Ileana (Ros Lehtinen, leader del Congresso dell’estrema destra cubano-americana), vale a dire, c’è un grande interesse da parte del Congresso per enfatizzare ciò che sta accadendo. “[3]

Dalle dichiarazioni del signore Suchlick, si evince che Cuba è anche nella batteria dei dardi mediatici che seguono piani globali, del nuovo periodo della Guerra Fredda, secondo alcuni analisti, e per altri, in una Terza Guerra Mondiale per tappe, che stanno sviluppando gli USA e i loro alleati. Collegare Cuba a questi scenari globali potrebbe comportare dividendi ai falchi di Washington.

Colpisce il fatto che, nel contesto della guerra informativa contro la Russia, il direttore del Dipartimento di Latinoamerica del Ministero degli Esteri russo, Alexander Schetinin, ha dovuto smentire che la Russia abbia programmi di implementare basi militari a Cuba, dicendo che i rapporti con l’isola si sviluppano in un’altra direzione, secondo RIA Novosti. [4]

Sechetinin ha fornito un altro elemento, valido per capire il motivo per cui il presidente Barack Obama è venuto meno ad una delle sue più sbandierate promesse elettorali, che sembra non adempirà: chiudere la prigione installata nella illegale Base Navale USA inchiodata in territorio cubano.

Secondo il dirigente del Ministero degli Esteri russo, gli USA si oppongono a restituire Guantanamo a Cuba per paura del trasferimento della stessa alla Russia. “Il governo cubano è nel diritto di chiedere la restituzione di Guantanamo, come parte del processo di normalizzazione delle relazioni con gli USA”, ha detto. A cui andrà sempre aggiunta che è una questione di sovranità, qualcosa che non entra in discussione tra l’Avana e Washington.

Nessuno può dubitare che i media hanno dichiarato guerra contro Cuba, molto tempo prima del trionfo della Rivoluzione, essendo in questo momento una variabile di rilievo nelle relazioni Cuba-USA, e nelle finalità di eversione aperte o segrete. E’ lo stesso. [5]

Se riassumiamo il modus operandi per attuare la batteria di bugie guerrafondaie e belligerante dei conglomerati mediatici transnazionali, che rispondono ai grandi interessi del capitale, Eduardo Galeano lo dice graficamente: “Contro Cuba si applica un’enorme lente d’ingrandimento che ingrandisce tutto ciò che lì accade, ogni volta che sia opportuno agli interessi nemici, attirando l’attenzione su ciò che accade nella Rivoluzione, mentre la lente si distrae e non riesce a vedere altre cose importanti e che i media fanno a meno d’informare”. [6]

Se questa è la diagnosi, informare la verità è l’antidoto, di fronte ad uno scenario visibilmente straordinario di menzogne ​​e di propaganda di guerra, nel culturale, tecnologico e mediatico. La sfida è enorme, non c’è dubbio. Nessuno ha detto che non ci costi in ogni modo lo sforzo, e tanto meno che sia un letto di rose perché abbiamo ragione. Ma, anche a piccoli passi, senza fermarci, consolidando ogni tratto percorso, è possibile. E, non mancano le prove, soprattutto, per coloro che a Cuba, sotto le più dure limitazioni, nè abbiamo rinunciato né rinunceremo.

Cuba en la batería de mentiras guerreristas y belicistas

Norelys Morales Aguilera

Como si fuese el pan de cada día los conglomerados mediáticos del capital transnacional, evidencian su implicación criminal en el fomento del odio, con sesgos informativos, tergiversaciones y silencios, xenofobia y racismo e incluso culto a la guerra y las armas, algo que entre muchas fuentes puede constatarse en el libro de Pascual Serrano, “Medios violentos. Palabras e imágenes para el odio y la guerra”, publicado en 2008. [1]

En los últimos tiempo continúa la tendencia con una aleación mezquina de refinamiento o de gruesas falsedades, dependiendo de las campañas diseñadas para los fines de la dominación, que maniobran con una una batería de operaciones mediáticas “guerreristas y belicistas” para responder a los intereses de Occidente, según ha valorado el periodista y analista argentino en política internacional, Jorge Creisnes. [2]

La escandalosa mentira difundida por la cadena estadounidense Fox News, sobre la supuesta presencia de tropas cubanas en Siria para combatir al autodenominado Estado Islámico (EI), ha sido desmentida y desmontada. El propósito fue provocar la presión del Partido Republicano en los órganos legislativos de EEUU para conseguir que Obama rectifique su política de normalización de relaciones con Cuba.

Jaime Suchlick, director del Instituto de Estudios Cubanos y Cubano-Americanos, un centro vinculado a la ultraderecha de Miami y opuesto al actual diálogo Cuba-EEUU , sostiene que hizo pública la información que recibió de un supuesto “militar árabe” anónimo.

“Esto quiere decir que Raúl Castro le está mandando un mensaje a la Administración de los EEUU: que para Cuba es más importante la relación con Rusia, Irán y Siria que las negociaciones y el comercio con EEUU. (…) Va a haber mucha presión del Congreso. Yo posiblemente vaya a audiencias al Congreso y el Senado, que han recibido esta información. Yo hablé con Ileana (Ros Lehtinen, líder congresista de la ultraderecha cubanoamericana), o sea, hay gran interés por parte del Congreso de enfatizar lo que está pasando”.[3]

De las declaraciones del señor Suchlick, se infiere que Cuba está también en la batería de dardos mediáticos que se acomodan a planes globales, del nuevo período de Guerra Fría, según unos analistas, y para otros, en una Tercera Guerra Mundial por etapas, que están desarrollando Estados Unidos y sus aliados. Vincular a Cuba a esos escenarios globales podría acarrear dividendos a los halcones de Washington.

Es llamativo que en el contexto de la guerra informativa contra Rusia, el director del Departamento de América Latina de la Cancillería rusa, Alexandr Schetinin, haya tenido que negar versiones de que Rusia tenga planes de desplegar bases militares en Cuba, argumentando, que las relaciones con la Isla se desarrollan en otra dirección, de acuerdo con RIA Novosti. [4]

Sechetinin aportó otro elemento, válido para entender por qué el presidente Barack Obama no ha podido cumplir una de sus más cacareadas promesas electorales, que parece no cumplirá: cerrar la prisión instalada en la ilegal Base Naval de Estados Unidos enclavada en tierra cubana.

Según el ejecutivo de la Cancillería rusa, EEUU se resiste a devolver Guantánamo a Cuba por temor a cesión a Rusia. “El Gobierno cubano está en el derecho de plantear la devolución de Guantánamo, como parte del proceso de normalización de sus relaciones con EEUU”, señaló. A lo que siempre deberá añadirse que es cuestión de soberanía, algo que no entra en discusión entre La Habana y Washington.

Nadie puede dudar que los medios de comunicación declararon la guerra a Cuba mucho desde mucho antes de que triunfara una revolución, siendo en estos momentos una variable de relevancia en las relaciones Cuba-Estados Unidos, y en los propósitos de subversión abiertos o encubiertos. Da lo mismo.[5]

Si queremos resumir el modus operandi para aplicar la batería de mentiras guerreristas y belicistas de los conglomerados mediáticos transnacionales, que responden a grandes intereses del capital, Eduardo Galeano lo dice gráficamente: ”Contra Cuba se aplica una lupa inmensa que magnifica todo lo que allí ocurre cada vez que conviene a los intereses enemigos, llamando la atención sobre lo que pasa en la revolución, mientras la lupa se distrae y no alcanza ver otras cosas importantes y que los medios de comunicación no hacen por informar”. [6]

Si ese es el diagnóstico, informar la verdad es el antídoto, frente a un escenario visiblemente descomunal de la mentira y la propaganda de guerra, en lo cultural, tecnológico y mediático. El desafío es colosal, sin dudas. Nadie ha dicho que no nos cueste en todos los sentidos el empeño, ni que sea un lecho de rosas porque tengamos la razón. Pero, dando aunque sea pequeños pasos, sin detenernos, consolidando cada trecho recorrido, es posible. Y, pruebas no faltan, en especial, para los que en Cuba, bajo las más férreas limitaciones, ni hemos renunciado ni vamos a renunciar.

[1] http://www.rebelion.org/noticia.php?id=65875
[2] http://www.telesurtv.net/news/Mentiras-mediaticas-buscan-sabotear-relaciones-EE.UU.–Cuba-20151022-0060.html
[3] http://islamiacu.blogspot.com/2015/10/falsa-noticia-de-tropas-cubanas-en.html
[4] http://mundo.sputniknews.com/politica/20151026/1052913026/rusia-cuba-base-militar.html
[5] http://estebanmoralesdominguez.blogspot.com/
[6] http://www.cubadebate.cu/noticias/2010/03/10/eduardo-galeano-dice-cuba-mirada-lupa-magnifica-interesa-enemigos/#.VjetKrcrLIU

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