Il presidente Raúl Castro Ruz ha invitato nella più recente riunione del Consiglio dei Ministri ad affrontare i problemi lì dove si presentano.
“Si deve andare sino lì, conversare e non lasciare spazio allo scoraggiamento”.
Il Generale d’Esercito, prima di cominciare il dibattito dei temi dell’agenda ha detto che: “Di fronte alle difficoltà non possiamo lasciare che l’animo si abbatta; si deve continuare a combattere, come disse Fidel quel 18 dicembre, in un giorno come questo ma del 1959, quando c’incontrammo a Cinco Palmas e riunimmo sette fucili”.
“Lui ha trionfato, perché ha avuto sempre questo spirito e a 25 mesi dallo sbarco entrò a Santiago con la vittoria nella mano”.
“Le difficoltà dopo il 1º gennaio sono state più grandi, ha aggiunto, ma dobbiamo continuare a lottare senza perderci d’animo nemmeno un secondo. Dobbiamo svilupparci, avere relazioni con tutti i paesi, commerciare con tutti, non dipendere da un solo prodotto, ma da molti. Abbiamo la possibilità di farlo: lì c’è il turismo e ogni hotel che si termina è una fabbrica aperta. Li c’è anche la biotecnologia, tra l’altro”.
Raúl ha parlato anche del lavoro ideologico soprattutto con i giovani: “Con i quali ci si deve relazionare con uno stile nuovo. Le nuove generazioni sono diverse da noi e ricordate che i giovani somigliano più al loro tempo che ai loro genitori, e a questo dobbiamo prestare una maggiore attenzione”.