Un vaccino inattivato contro tutti i virus prodotti dalla poliomielite – IPV- si somministra da ieri 11 gennaio per via iniettabile ai bambini cubani, come parte della 55ª campagna nazionale per eliminare questa malattia.
“Il vaccino viene somministrato a tutti i bambini nati da gennaio a settembre del 2015”, ha informato il dottor Francisco Durán, direttore nazionale d’Epidemiologia del Ministero di Salute Pubblica (Minsap).
“In forma simultanea, ha aggiunto, i piccoli che sono arrivati al quarto mese riceveranno dosi d’alta qualità nei consultori medici e nei policlinici”.
Il dirigente ha assicurato che è garantita l’efficacia della IPV applicata dal 1955 in altre nazioni dichiarate libere dalla polio, con eccezione del Paquistan e dell’Afganistan, dove si riportano ancora alcuni casi.
Durán ha detto che l’applicazione di questo vaccino sviluppato in Olanda, parte dalla decisione indicata dall’Organizzazione Mondiale della Salute – OMS – con l’obiettivo di sradicare la malattia nel pianeta per il 2019, e in questa realtà hanno influito le relazioni che l’Isola sviluppa con la OMS dal 2005.
La dottoressa Sonia Resik, specialista dell’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí, ha detto che per realizzare questo obiettivo è necessario lasciare poco a poco la vaccinazione orale e passare a quella prodotta con Poliovirus inattivati o morti.
“Se si combinano i due tipi di vaccino, la risposta del sistema immunologico è maggiore e questo contribuirà a far sì che i bambini siano protetti meglio” ha informato.
La somministrazione di queste dosi non esclude che nel mese di febbraio prossimo si realizzerà come si fa da 54 anni, la 55ª Campagna Antipoliomielitica, somministrata in maniera orale.
Secondo gli specialisti, il vaccino può provocare a volte un poco di febbre nel bambino o dolore nella zona dell’iniezione.
Riferendosi alla logistica della campagna, il dottor Miguel Galindo, assessore del Programma Nazionale d’Immunizzazione del Minsap, ha informato che sono pronte tutte le condizioni per il successo del processo.
“Più di 1800 persone, tra medici, infermiere, specialisti materno-infantili e di epidemiologia sono preparati”, ha concluso.
La poliomielite è una malattia molto contagiosa che colpisce soprattutto i bambini, non ha cura, ma si previene per mezzo della vaccinazione.