L’impunità premia il delitto, stimola il delinquente

Raul Antonio Capote https://lapupilainsomne.wordpress.com

Quando uno ascolta Hoyo Colorao, un rapper come Tenente Rey e altri, che difendono da un arte di qualità, niente di pubblicitario, ma sì in modo esplicito la Rivoluzione, la domanda che sorge spontanea, perché i nostri mass media non li promuovono . Cosa succede con questi musicisti che non hanno mai o hanno poco spazio nella nostra TV e nostra radio.

Ho avuto l’esperienza di vedere Teniente Rey riempire una piazza di giovani che ballavano e pensavano al ritmo del suo rap accesso. Certo, le cose che canta Teniente Rey non piacciono ai programmatori di spettacoli, indirizzati ai nuovi ricchi ed aspiranti potenti, al pubblico che frequenta i cabaret, locali notturni, piscine degli alberghi, etc.

Ricordo alcuni amici camerieri di un certo hotel, indignati per la maleducazione dei consumatori che, ogni domenica, si davano appuntamento presso la piscina per trascorrere la giornata (il costo era di 20 CUC a persona, per l’accesso, senza consumazione inclusa), scortesia, bullismo, volgarità, arroganza, maltrattamento dei dipendenti che li servivano; uno dei miei amici, arrabbiato, ci ha chiesto : “guardate per vedere se, tra questi clienti, c’è qualche medico famoso, un insegnante, un intellettuale, un lavoratore di rinomanza”, certamente no, non c’era nessuno, eravamo circondati da versioni di Johnny la mula, il peggio del reggaeton rimbombava da quelle parti e i signori davano libero sfogo alla loro maleducazione, era un triste spettacolo, lo dico senza esagerare.

Non sto cercando, in alcun modo, di denigrare, non è il caso, quelle persone che con il loro lavoro onesto, con il loro impegno personale, grazie ai sistemi fiscali ben tolleranti, ad avere garantiti gli stessi diritti che tutti hanno a Cuba, tra cui la famosa tessera di approvvigionamento, assistenza sanitaria gratuita, istruzione gratuita, infine, grazie al loro sforzo e talento ma soprattutto per vivere a Cuba rivoluzionaria, hanno accumulato certa quantità di ricchezze.

Mi riferisco ai Gilbertman e a Johny la mula, quasi tutti quei Johnny la mula, appartenevano a gruppi di persone con alti redditi, provenienti da attività poco chiare, dalla speculazione, dall’approfittarsi della tolleranza della Rivoluzione, sono persone che sfruttano le crepe che ha il nostro modello economico in un onesto processo di riadattamento, in generale, sono persone non molto attaccate allo studio, che non approfittarono degli enormi e noti vantaggi, riconosciuti a livello mondiale, che la Rivoluzione dà ai suoi figli e figlie di studiare, eccellere nella vita e acquisire una cultura integrale; sono persone che hanno scelto di cercare il successo nella vita nel modo in cui gli ha mostrato il nord e da altre regioni del mondo capitalista, gli autentici Johnny la mula.

L’impunità li ha fatto crescere, diceva Eduardo Galeano: “l’impunità, premia il delitto, induce alla ripetizione e li fa la propaganda, stimola il delinquente e contagia il suo esempio”. La tolleranza mal intesa, stimola il modo di vita parassitario di questi tipi, viviamo in uno Stato di Diritto, una delle grandi conquiste della Rivoluzione è che costruisce uno Stato di Diritto, dico costruisce perché non è un fatto compiuto, uno Stato di Diritto Socialista, abbiamo leggi e dobbiamo farle rispettare.

I Gilbert man e i Johnny, si permettono il lusso di sfornire i Mercati Agricoli in segno di protesta per ciò che hanno detto i nostri Deputati nell’Assemblea Nazionale, per le affermazione del nostro Presidente Raúl Castro? Non ho prove concrete, ma gli ho sentito dire chiaramente che è perchè Raul ha detto che bloccherà i prezzi, bloccarli, chiarisco, per porre fine all’abuso degli speculatori.

Il nuovo “ricchi”, accecati dalle loro facili fortune hanno dimenticato molte cose.

I nostri mass media sono assaliti dal tentativo di questa “classe” di far predominare i propri gusti estetici ed etici, hanno già conquistato molti dei nostri spazi notturni di ricreazione, dove dominano. Quale maestro, ingegnere, medico, operaio, può permettersi di pagare o chi pagherà 100 CUC l’ingresso, per ascoltare o ballare con una delle super promosse stelle del reggaeton?

I Johnny e i Gilbertman hanno anche la loro stampa, hanno il pieno sostegno della stampa che dagli USA o dall’Europa, ha gente tariffata al sevizio della restaurazione del capitalismo a Cuba, mascherata in molti modi, ma identificabile, la stessa che critica i 30 pesos CUP che il Gran Teatro dell’Avana Alicia Alonso ha incassato per l’entrata ad uno spettacolo di altissimo livello artistico, realizzato per la riapertura di questo Gioiello di Cuba, che è quel teatro, gala condotta da un altro grande gioiello della cultura cubana, che è il nostro Balletto Nazionale di Cuba, e che non dice nemmeno una parola sui 100 CUC che incassano le “stelle” del cattivo gusto in locali notturni.

La stampa di Gilbertman e surrogati meno evidenti, non dicono una parola del prezzo dei nostri stadi sportivi, davvero simbolico, del prezzo degli spettacoli di alto valore artistico nelle istituzioni statali, preferirei dire del popolo, del valore del biglietto dei musei, mostre d’arti plastiche, della possibilità che ha il cubano ad accedere alla più alta cultura artistica senza pagare un centesimo, ah, ma che non ci pensi nessuna istituzione culturale del popolo ad incassare 30 pesos cubani, equivalenti a un CUC e qualche centesimo, a un dollaro, per vedere il meglio dell’arte della danza, i corifei impazziscono, quegli stessi corifei che non dicono nulla dei prezzi praticati dagli spazi privati, tutto ciò che è del popolo è sbagliato, criticare la Rivoluzione è redditizio e non assumi nessun rischio a farlo, difenderla è molto pericoloso nel mondo di oggi, può chiuderti molte delle porte del successo Gilbertman, dove ci sono i soldi.

Beh, stavo per parlarvi di Hoyo Colorao, ma non superai la tentazione di commentare su questo tema caldo, qui è come me l’ha dettato il cuore, stropicciato dai 30 pesos che quei malfattori incassano per una libbra di pomodori, ma innamorato di questo paese , di questa Rivoluzione che difendono milioni di lavoratori, soldati, intellettuali, maestri, contadini, studenti, lavoratori autonomi, persone oneste, insomma, e non lo dimentichino, i Gilbertman e i Johnny, il popolo di Baraguá.

La impunidad premia el delito, estimula al delincuente y contagia su ejemplo

Raúl Antonio Capote

Cuando uno escucha a Hoyo Colorao, a raperos como Teniente Rey y otros que defienden desde un arte de calidad, nada panfletario, pero sí explícitamente a la Revolución, la pregunta se cae de la mata, por qué nuestros medios masivos de difusión no los promueven. Qué pasa con estos músicos que jamás tienen un espacio o tienen bien poco espacio en nuestra TV y nuestra radio.

Tuve la experiencia de ver a Teniente Rey llenar una plaza de jóvenes que bailaban y pensaban al ritmo de su rap encendido. Claro las cosas que canta Teniente Rey no le gustan a los programadores de espectáculos dirigidos a los nuevos ricos y aspirantes a poderosos, del público que asiste a cabarets, centros nocturnos, piscinas de hoteles, etc.

Recuerdo a unos amigos camareros de cierto hotel, indignados por la mala educación de los consumidores que cada domingo se daban cita en la piscina a pasar el día (Costaba 20 Cuc por persona la entrada, sin consumo incluido), descortesía, bravuconería, vulgaridad, arrogancia, mal trato a los empleados que les servían, uno de mis amigos molesto nos preguntó, “miren a ver si entre estos clientes hay algún médico famoso, un maestro, un intelectual, un trabajador de renombre”, ciertamente no había ninguno, estabamos rodeados de versiones de Johnny el mula, el peor reguetón atronaba eso lares y los señores daban rienda suelta a su mala educación, era un triste espectáculo, lo digo sin exagerar.

No estoy de ninguna manera intentando denigrar, no es el caso, a aquellas personas que con su trabajo honrado, con su esfuerzo personal, gracias a sistemas impositivos bien tolerantes, a tener garantizados los mismos derechos que todo el mundo en Cuba, incluso la famosa libreta de abastecimientos, salud gratis, educación gratis, en fin que, gracias a su esfuerzo y talento pero sobre todo por vivir en Cuba revolucionaria han acumulado determinada cantidad de riquezas.

Me refiero a los Gilbertman y Johny la mula, casi todos aquellos Johnny la mula, pertencían a grupos de personas que tienen altos ingresos que provienen de negocios no muy claros, de la especulación, de aprovecharse de la tolerancia de la Revolución, son personas que se aprovechan de las fisuras que tiene nuestro modelo económico en franco proceso de reajuste, por lo general, son personas no muy apegadas al estudio, que no aprovecharon las tremendas y reconocidas ventajas, reconocidas en todo el mundo, que la Revolución da a sus hijos e hijas para estudiar, superarse en la vida y armarse de una cultura integral, son personas que escogieron buscar éxito en la vida por el camino que les mostró desde el norte y otras regiones del mundo capitalista los auténticos Johnny la mula.

La impunidad les ha hecho crecer, decía Eduardo Galeano: “la impunidad, premia el delito, induce a la repetición y le hace propaganda, estimula al delincuente y contagia su ejemplo” La tolerancia mal entendida, estimula el modo de vida parasitario de estos tipos, vivimos en un Estado de Derecho, una de las grandes conquistas de la Revolución es que construye un Estado de Derecho, digo construye porque no es un hecho terminado, un Estado de Derecho Socialista, tenemos leyes, y tenemos que hacerlas cumplir.

¿Los Gilbert man y los Johnny se dan el lujo de desabastecer los Mercados Agropercuarios en protesta por lo dicho por nuestros Diputados en la Asamblea Nacional por lo planteado por nuestro Presidente Raúl Castro? No tengo pruebas concretas, pero les he escuchado decir claramente que es porque Raúl dijo que iban a topar los precios, toparlos aclaro para acabar con el abuso de los especuladores.

Los nuevos “ricos”, enceguecidos por sus fáciles fortunas han olvidado muchas cosas.

Nuestros medios masivos de comunicación se ven asaltados por el intento de esa “clase” de hacer predominar sus gustos estéticos y éticos, ya conquistaron muchos de nuestros espacios nocturnos de recreación, donde dominan. Qué maestro, ingeniero, médico, obrero, puede pagar o quien va a pagar 100 CUC la entrada, para escuchar o bailar con una de las súper promocionadas estrellas del reguetón.

Los Johnny y Gilbertman tienen su prensa también, tienen el apoyo total de la prensa que desde los EEUU o desde Europa, tiene gente tarifada al sevicio de la restauración del capitalismo en Cuba, enmascarada de muchas formas, pero identificable, la misma que critica los 30 pesos CUP que el Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso cobró por las entradas a una gala de altisimo nivel artístico, realizada por la reapertura de esa Joya de Cuba que es ese teatro, gala realizada por otra gran Joya de la cultura cubana que es nuestro Ballet Nacional de Cuba y que no dice una palabra de los 100 CUC que cobran las “estrellas” del mal gusto en centros nocturnos.

La prensa de Gilbertman y sucedáneos menos evidentes, no dicen una palabra del precio de nuestros estadios deportivos, en verdad simbólicos, del precio de espectáculos de alto valor artístico en instituciones estatales, preferiría decir del pueblo, del valor de la entrada a los museos, exposiciones de artes plásticas, de la posibilidad que tiene el cubano de acceder a la más alta cultura artística sin pagar un centavo, ah pero que no se le ocurra a una institución cultural del pueblo cobrar 30 pesos cubanos, equivalente a un CUC y centavos, a un dólar, por ver a lo mejor del arte danzario, los corifeos enfurecen, eso mismos corifeos que no dicen nada de los precios que cobran los espacios particulares, todo lo que es del pueblo está mal, criticar a la Revolución es rentable y no asumes ningún riesgo al hacerlo, defenderla es muy peligroso en el mundo de hoy, puede cerrarte muchas de las puertas al éxito Gilbertman, donde está el dinero.

Bueno, les iba a hablar de Hoyo Colorao pero no vencí la tentación de opinar sobre este candente tema, aquí está como me lo dictó el corazón, estrujado por los 30 pesos que esos malhechores cobran por una libra de tomate, pero enamorado de este país, de esta Revolución que defienden millones de trabajadores, soldados, intelectuales, maestos, campesinos, estudiantes, cuentapropistas, gente honrada, en fin, y no lo olviden los Gilbertman y los Johnny, el pueblo de Baraguá.

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