Cuba ha assunto ieri, martedì 19 gennaio, la presidenza pro tempore dell’Associazione degli Stati dei Caraibi da Haiti, nella cornice della XXI Riunione Ordinaria del Consiglio dei Ministri di questo organismo.
Dopo aver assunto la responsabilità a nome dell’Isola, il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez Parrilla, ha espresso la volontà di fare uno sforzo per rivitalizzare questa istituzione regionale.
“Desidero reiterare la fiducia di Cuba nelle potenzialità della ASC, per dare un contributo importante all’integrazione latinoamericana e caraibica, per affrontare con successo le sfide politiche, economiche, sociali, ambientali e culturali di questi tempi”, ha detto Rodríguez Parrilla, sottolineando l’impegno di continuare a rinforzate la cooperazione nella zona.
Il ministro ha incitato ad uno sviluppo regionale integrato, non escludente ed equo, che assicuri un trattamento speciale, differenziato e favorevole ai piccoli Stati dei Caraibi, considerando la loro vulnerabilità economica e ambientale.
Poi ha indicato che la cooperazione è stata una delle caratteristiche dei Caraibi e della ASEC, ma che è necessario definire le priorità e agire mobilitando le risorse collettive, per avanzare verso i nostri obiettivi.
Nella riunione il cancelliere cubano ha annunciato la realizzazione quest’anno a L’Avana del VII Vertice dell’organizzazione.
Prensa Latina ha informato che il dibattito in questa occasione è stato centrato sulla situazione del mare dei Caraibi di fronte al cambio climatico, partendo dai risultati del seminario degli esperti del tema che si è svolto nel novembre del 2015 a Trinidad y Tobago.
All’incontro di due giorni avevano partecipato ministri e delegazioni delle relazioni estere di Santa Lucía, Guyana, Bahamas, Costa Rica, Cuba, Giamaica, Trinidad y Tobago, Venezuela, Repubblica Dominicana e Colombia, così come viceministri di Messico, El Salvador, Nicaragua, Panama e Honduras, oltre a delegazioni di Antigua y Barbuda, Barbados, Guatemala, Belice e della Comunità dei Caraibi (Caricom), mentre in qualità di osservatori parteciparono rappresentanti di Argentina, Finlandia, Spagna, Serbia, Turchia, India e dell’Unione Europea come organismi multilaterali.
Il Guatemala occuperà la vicepresidenza del Comitato del Fondo Speciale della ASC
Il Guatemala occuperà la vicepresidenza del Comitato dei Rappresentanti Nazionali del Fondo Speciale dell’Associazione degli Stati dei Caraibi (ASC), per le Relazioni del Comitato Speciale per la Riduzione del rischio d disastri, ha segnalato il ministero degli Esteri.
Un comunicato emesso dal MINREX informa che il paese è stato selezionato per questo incarico nell’ambito della XXI Riunione Ordinaria del Consiglio dei Ministri del meccanismo regionale che si è svolto ieri, martedì 19 nella capitale di Haiti, Port au Prince.
Il comunicato aggiunge che la delegazione del Guatemala ha ricevuto il sostegno degli Stati membri dell’associazione per estendere per un periodo addizionale di due anni la nomina del guatemalteco Julio Orozco alla guida della direzione per un Turismo Sostenibile”.
“Durante la riunione è stata accettata la proposta di Cuba di realizzare nel primo semestre del 2016 il VII Vertice dell’associazione, come si legge nel sito del ministero degli Esteri cubano.
L’Isola eserciterà la presidenza pro tempore della ASC, uno strumento d’integrazione che si dedica a consultazioni, cooperazione e azioni nei settori del commercio, trasporto, turismo sostenibile e disastri naturali nei Caraibi.
All’incontro ad Haiti hanno partecipato i rappresentanti dei 25 Stati dell’organizzazione, tra i quali i membri pieni Antigua y Barbuda, Bahamas, Barbados, Belice, Colombia, Costa Rica, Cuba, Dominica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Granada, Guatemala e Guyana, con Haiti, Honduras, Messico, Giamaica, Nicaragua, Panama, San Cristóbal y Nieves, Santa Lucía, San Vicente y las Granadinas, Suriname, Trinidad y Tobago e Venezuela. Aruba, Curazao, Guyana Francese, San Bartolomé, Guadalupe, Bonaire, Saba y Saint Eustatius, Martinica e le Isole Turcas y Caicos, sono invece Stati associati.
I dibattiti nella riunione hanno riguardato lo sviluppo sostenibile della regione, oltre alle conclusioni e raccomandazioni approvate nel Primo Simposio della Commissione del Mar dei Caraibi (Trinidad y Tobago, 23 e 24 novembre de 2015).
Inoltre sono state apportate idee per rinforzare la protezione e la preservazione del Mar dei Caraibi in un contesto nel quale il cambio del clima minaccia i piccoli Stati insulari, dato che la maggior parte di questi dipende dal turismo e da altri servizi che gli sono direttamente legati.