Cuba crede nella cooperazione, la solidarietà e la necessità dell’azione collettiva senza egoismo nè intransigenze.
Abbiamo nella comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi –Celac- i principi e i meccanismi per ottenerlo – ha detto ieri mercoledì 27, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, nel dibattito generale del IV Vertice di questo organismo.
Díaz-Canel, alla guida della delegazione cubana all’evento che si è svolto nella sede dell’Unione delle Nazioni sudamericane a Quito, ha ringraziato i paesi fratelli dell’America Latina e dei Caraibi per il sostegno dato,reclamando l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti all’Isola ed ha chiesto che si restituisca il territorio occupato illegalmente con la base militare di Guantánamo.
Il dirigente cubano ha reiterato l’appoggio al Venezuela, nazione attualmente vittima di una complessa situazione economica internazionale ed ha reclamato la derogazione dell’ordine esecutivo del presidente Obama che dichiara il Venezuela “una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, oltre all’eliminazione delle sanzioni applicate su questa base ai cittadini venezuelani.
Il IV Vertice della Celac è iniziato con un discorso del presidente ecuadoriano Rafael Correa, e dopo la foto ufficiale dell’evento, i mandatari si sono riuniti a porte chiuse.
In questo chiamato “ritiro” le delegazioni hanno discusso temi relazionati con le conversazioni di pace tra il Governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, che si svolgono a L’Avana e della situazione del cambio climatico.
Poi si è svolto un dibattito generale nel quale sono intervenute le delegazioni dei paesi dell’organismo regionale ed è stata approvata la dichiarazione politica di Quito. Alla fine della giornata è stata effettuata la cerimonia del passaggio della presidenza pro tempore della Celac.
Il presidente ecuadoriano Rafael Correa ha consegnato il mandato alla Repubblica Dominicana rappresentata dal suo presidente, Danilo Medina.
Fondata in Ecuador la Rete Parlamentare Latinoamericana
I legislatori di 17 paesi hanno fondato martedì in Ecuador, la Rete Parlamentare per la Sovranità e l’Unità Latinoamericana e dei Caraibi, con l’obiettivo di difendere questi valori e affrontare l’ingiustizia e le menzogne.
Per la presidente dell’Assemblea Nazionale dell’Ecuador, Gabriela Rivadeneira, questo è stato un passo importante, che permetterà agli attori politici dei paesi di avere una maggior comunicazione, di stare allerta e distribuire informazioni reali sugli avvenimenti nelle nazioni della regione.
Gabriela Rivadeneira ha indicato che una delle grandi preoccupazioni dei progetti della sinistra è la diffusione di false notizie e il silenzio complice su fatti ingiusti ed anche illegittimi da parte della maggioranza dei media di comunicazione.
La parlamentare ha affermato che l’iniziativa è stata proposta dagli stessi parlamentari ed ha segnalato l’importanza di renderla concreta il giorno prima della celebrazione del IV Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi – CELAC – che si è svolto ieri mercoledì 27