Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha assicurato che la sua visita a Cuba alla fine del prossimo mese di marzo sarà un’opportunità per continuare ad avanzare nella normalità dei vincoli tra i due paesi.
“Mi riunirò con il Presidente Raúl Castro per discutere come continuare a rendere normali le relazioni, ed anche come rendere più facile il commercio, l’accesso a Internet dei cubani e l’apertura per affari propri”, ha detto sabato 20 il presidente Obama durante il discorso settimanale che la Casa Bianca diffonde.
“Quando Michelle (Obama) ed io andremo a L’Avana, sarà la prima visita di un presidente degli USA a Cuba in quasi 90 anni”, ha ricordato a proposito del profondo simbolismo della visita, la cui conferma ha occupato tutti i i titoli nella stampa di tutto il mondo.
L’ultimo mandatario nordamericano in esercizio che visitò l’Isola fu Calvin Coolidge nel gennaio del 1928, quando andò a L’Avana per fare un discorso, durante la 6ª Conferenza Internazionale degli Stati Americani, in piena dittatura di Gerardo Machado.
Obama ha spiegato che questo passo si basa nella decisione che ha preso da un anno di cominciare un nuovo capitolo nelle relazioni con Cuba.
La Casa Bianca ha appena confermato le intenzioni di Obama, sulle quali si speculava da diversi mesi.
A L’Avana la direttrice Generale degli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estese di Cuba, Josefina Vidal, ha affermato in una dichiarazione alla stampa e ha detto che Obama sarà benvenuto dal governo e dal popolo cubano, con l’ospitalità che li caratterizzano.
“Il modo migliore di far avanzare i valori e gli interessi statunitensi, il miglior modo di aiutare il popolo cubano a migliorare la sua vita, è attraverso lo scambio, rendendo normali le relazioni tra i nostri governi, incrementando i contatti tra i nostri popoli”, ha aggiunto Obama, riconoscendo i passi avanti registrati nell’ultimo anno.
“Oggi la bandiera degli USA sventola davanti alla nostra ambasciata e nostri diplomatici hanno contatti più ampi con la popolazione cubana”, ha detto ancora.
“Cresce il numero degli statunitensi che visitano Cuba e questo sta formando nuovi vincoli e amicizie tra i due paesi, e quando cominceranno i voli diretti e i ferry, saranno di più i nostri cittadini che avranno l’opportunità di viaggiare e lavorare insieme e conoscerci”.
“Nei due paesi c’è un appoggio molto forte a questa nuova relazione”, ha riferito.
“Le compagnie statunitensi stanno cominciando a fare affari in Cuba, aiutando a nutrire le imprese private e dando nuove opportunità agli imprenditori cubani”.
Nonostante il ristabilimento delle relazioni pero, le leggi vigenti del blocco non permettono di mettere in pratica la stragrande maggioranza degli accordi concreti in materia economica e commerciale.
L’attuale amministrazione ha applicato tre tornate di misure esecutive in gennaio e settembre dell’anno scorso e nel gennaio del 2016, ma la maggioranza delle politiche d’aggressione sono vigenti e rendono inapplicabile quanto approvato.
“Così come quando mi sono riunito con il presidente Castro l’anno scorso, parlerò candidamente delle nostre serie differenze con il Governo cubano, includendo i temi della democrazia e dei diritti umani”, ha detto Obama.
Interrogata da *Granma* su questo tema alcuni giorni fa, Josefina Vidal ha spiegato che in effetti tra i due paesi esistono differenti concezioni, che esistono anche in altri temi ma che Cuba è aperta al dialogo con il governo degli Stati Uniti su qualsiasi tema, includendo i diritti umani.
“A questo proposito abbiamo dialogato sulla base del rispetto, dell’uguaglianza, della reciprocità e senza intromissioni in temi interni”, ha assicurato la diplomatica cubana ed ha segnalato le esperienze positive e i successi che ha l’Isola da condividere in questo settore.
Il presidente ha precisato che durante il suo soggiorno a Cuba si riunirà con membri della società civile e imprenditori e parlerà direttamente al popolo cubano.
“Ci vediamo a L’Avana”, ha concluso Obama in spagnolo, in un messaggio al popolo di Cuba.