Il 21 febbraio è una data che i nicaraguensi ricordano con tristezza perché in questo giorno del 1934 il Generale Augusto C. Sandino fu assassinato per ordine di Anastasio Somoza García.
In una cerimonia per ricordare la figura di Sandino il presidente del Nicaragua, Comandante Daniel Ortega ha detto che il generale fu la voce dei popoli del mondo e di questa nazionale dell’America Centrale, che lottarono per la dignità, la pace e la sovranità.
Da Niquinohomo, terra natale di Sandino, Daniel Ortega ha indicato che: “Il Generale è morto per la pace, anche se solo fisicamente, perchè la sua forza è restata con noi”, ha riportato La Voce del Sandinismo.
“Il Generale rinasce nel cuore di tutto un popolo che difende quella pace per la quale lottò e diede la vita”, ha insistito Daniel Ortega accompagnato dalla sua compagna Rosario Murillo, Coordinatrice del Consiglio di Comunicazione e Cittadinanza.
Il presidente ha indicato che il Nicaragua è riuscito a lavorare in armonia con il popolo e la sua gente, divenuti attori e autori della storia che si costruisce nel paese, una cosa che stupisce molti fratelli e popoli che vedono il Nicaragua che avanza prosperando in’unità di riconciliazione.
Augusto César Sandino, Eroe Nazionale del Nicaragua, fu un leader che si alzò contro l’esercito d’occupazione statunitense nel suo paese e riuscì a far abbandonare la nazione centroamericana da quelle truppe straniere.