Investigatori del Centro degli Studi Demografici – Cedem – dell’Università de l’Avana hanno valutato la composizione e la dinamica della popolazione nella capitale, partendo dalla caratterizzazione della mortalità, la fecondità, le migrazioni, le risorse del lavoro e il processo dell’invecchiamento.
La dottora Grisell Rodríguez Gómez, vice direttrice di questa istituzione, ha dato queste indicazioni a Granma durante la realizzazione del Seminario Cedem nel suo 44º anniversario: strategia progetti e prospettive.
I risultati dello studio indicano che la provincia de l’Avana presenta il tasso di fecondità più basso del paese, con un numero medio di figli per donna di 1.39 nel 2014 e di 0.67 nel caso specifico del femmine, cioè ogni madre non ha una figlia come rimpiazzo.
Per età, le avanere hanno i loro figli tra i 20 e i 29 anni e circa il 60% del nascite sono di madri in unione e il 7% di nubili.
A proposito delle gravidanze nell’adolescenza, il lavoro ha mostrato che predominano quelle non pianificate nè desiderate e che in buona misura queste gravidanze obbediscono ad un uso irregolare e inadeguato dei mezzi anticoncezionali.
Il dottor Antonio Aja, direttore del Cedem, ha spiegato che al di là del lavoro da un punto di vista investigativo in questioni di grande importanza della problematica demografica della nazione, l’entità offre particolare attenzione alla formazione e specializzazione degli specialisti in questa disciplina scientifica nelle differenti province.