È stato diagnosticato il secondo caso di paziente con virus Zika, in una collaboratrice cubana diplomata in infermeria, di 51 anni, che è arrivata nell’Isola proveniente dal Venezuela (Táchira) il 23/02/2016 e risiede nella città di Manzanillo, in provincia Granma.
Il 23 febbraio ha presentato rash cutaneo accompagnato da prurito, infiammazione e dolore alla mano destra, ed è stata ricoverata il 25 marzo nell’Ospedale Celia Sánchez Manduley, dov’è stata prelevata una mostra per l’isolamento del virus Zika, inviata al IPK.
Dallo stesso giorno sono state realizzate tutte le azioni di controllo epidemiologico e di trasmissione della zanzara stabilite per questi casi.
Il 2 marzo il Laboratorio dell’Istituto di Medicina Tropicale ha informato che il PCR in tempo reale realizzato alla paziente nel momento del ricovero risultava positivo al virus Zika.
In questo momento la paziente è asintomatica e con uno stato generale buono.
Nota informativa del Ministero di Salute Pubblica
Diagnosticato il primo caso di virus del Zika importato in Cuba
2 marzo 2016 – Diagnosticato il primo caso di virus del Zika importato in Cuba, che corrisponde ad una dottoressa venezuelana di 28 anni, arrivata nel paese il 21 febbraio per seguire un corso di specializzazione in Gastroenterologia, proveniente dallo stato di Aragua, alloggiato nella Residenza Studentesca di Machurrucutu, nel municipio Bauta, in provincia di Artemisa, con altri 37 medici, dalla vigilanza epidemiologica (Controllo Sanitario Internazionale).
Il giorno 22 ha iniziato con una febbricola di 37,5 gradi centigradi e il 23 febbraio, nella notte è apparso un rash nel viso e nel tronco, oltre a dolore nelle articolazioni. Il 24 è stata ricoverata nell’Istituto di Medicina Tropicale “Pedro Kouri”, dove si trova. Non ha più avuto febbre da questo giorno, è in buono stato generale, il rash è scomparso e non ha presentato congiuntivite.
Ha riferito come precedente che suo marito ha avuto lo Zika diagnosticato clinicamente due mesi fa, ed anche suo cognato ha avuto la malattia due settimane prima della sua partenza.
Il 25 febbraio è stato informato negativo il PCR in tempo reale al virus del Zika, realizzato alla paziente nel momento del ricovero, ma nonostante è stata ripetuta la prova il 28 febbraio, perchè non coincideva il risultato con il quadro clinico e i precedenti epidemiologici, informandola positiva il giorno 29.
Il resto dei professionisti in vigilanza non hanno presentato sino al momento nessuna sintomatologia.